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-Eternity ti prego esci da li, devi nutrirti, sia di cibo che di sangue, potresti morire, ti prego- sento dire da qualcuno e nemmeno riesco a riconoscere la voce, ma non rispondo non ne ho la forza

-Sorellina-Laito-ti prego fammi entrare, non posso sentirti cosi- dice e giro solo lo sguardo verso la porta

-ci manchi piccola, ti prego esci di li, e da 3 settimate che non sentiamo la tua voce - Ayato 

-io ho dei nuovi coltelli da mostrarti, so che ne vai pazza pure tu- Azusa

-E IO INVECE, SENTITE SOLO IL PIÙ  BELLO DELLA FAMIGLIA, LASCIATEMI PROVARE- Kou, no vi prego basta ragazzi

-non la stressiamo, uscira quando ne avra voglia- Shu, no anche lui no

-andiamo a cenare forza- Subaru, Yuma, anche voi. Ci siete proprio tutti ragazzi, e io sono qui a fare l'egoista, sono una pessima sorella

-ti lasciamo dei libri, nel caso tu voglia intrattenerti- Ruki, Reiji, no no, anche voi no. Mi alzo e vado verso lo specchio, ho delle occhiaie orribili, e ancora il segno delle lacrime,non ci posso credere. Non riesco a parlare da quel giorno, e anche se ci provassi, non ci riusicrei lo stesso. Loro non sanno di Marc, ma prima di rinchiudermi raccontai tutto a Ben, e lui riferi. Non so cosa successe a lui, ma nemmeno mi interessa francamente, ora non più. Vado verso il bagno, e decido di farmi una doccia, ed è la cosa più bella del mondo. Riesco a sentirmi tuttuno con l'acqua. Appena finito, mi faccio una treccia, metto una maglietta nera scollata sul seno, e una gonna nera a fiori, e con scarpe con poco di tacco. Allungo la mano verso la maniglia, ma esito un attimo, ma non posso deludere i miei fratelli, ancora una volta. Giro la miniglia e vado verso le scale e scendo giù

-Eternity- dice Ayato e lo saluto con la mano, Kanato mi viene incontro e mi abbraccia

-finalmente sei uscita, devo farti provare delle nuove forme di tortura, e sono sicuro che le amerai-dice e annuisco sorridendo. Kou mi viene incontro e mi porge la mano,  la prendo e lui la bacia

-come ti senti?- chiede e sospriro, apro il quaderno e scrivo "non riesco più a parlare da quel giorno. Mi dispiace avervi fatto preoccupare"

-non fa niente, è colpa di quel bastardo, vedrai che le cose andranno meglio- dice Yuma e sorrido. Ci sediamo a mangiare, e poi i Mukami tornano alla loro villa. Prima che possa salire in biblioteca, qualcuno suona, e vado al portone

-ciao Eternity-

Il demone custode...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora