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Eccoci qui davanti alla mia nuova scuola, spero solo di non dover sopportare l'inferno della precedente. Faccio un bel respiro profondo, e prima che io possa scendere dalla macchina, Reiji attira la mia attenzione

-senti Eternity ci vediamo alle 2 a.m qui davanti scuola, e cerca di fare attenzione. Questa non è una scuola come le altre, è molto diversa da una scuola norm....-

-Reiji sta tranquillo, so che ci sarete voi nei paraggi, quindi starò bene- dico rassicurandolo, per poi salutare tutti e scendere dall'auto. Mi dirigo subito verso la segreteria e prendo gli orari nuovi, con la password del mio armadietto

-signorina Sakamaki benvenuta. E faccia attenzione, qui non tutti sono normali-dice la signora anziana guardandomi drilla negli occhi, e subito dopo un brivido mi trapassa la schiena

-certo, la ringrazio- cerco di risponderle con tono sicuro, per poi fuggire da quella situazione. Sento la campanella suonare, e vado verso la mia classe, e dopo una piccola presentazione la mia prima lezione comincia, verso il cambio dell'ora ci dobbiamo spostare in un altra classe "come le scuole americane" e devo dire che è una cosa molto bella. Grazie a una delle rappresentati di istituto, sono riuscita anche a vedere bene tutta la scuola, cosi anche da ricordami dove sono le classi, a mensa e anche la palestra. Ho socializzato un po con tutti, anche se timidamente.

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Le lezioni sono finite, e sto posando quei pochi libri che devo lasciare qui nell'armadietto, e solo a ripensare a questa giornata mi appare un sorriso sulle labbra. Le urla di qualcuno attirano la mi attenzione, e mi distraggono dai miei pensieri. Il mio istinto dice di andare a controllare, come se ci fosse qualcuno in pericolo, ed io debba agire. 
Appena mi dirigo verso la provenienza delle urla, noto subito molti studenti in un unico punto a fissare qualcuno, ed in lontananza ci sono due ragazzi che stanno per fare a botte. Appena mi avvicino meglio per vedere chi siano i due, il mio cuore inizia a battere velocemente per l'agitazione

-LAITO-urlo in modo agitato e preoccupato, per poi superare tutti quanti e andare davanti a lui, con lo sguardo di tutti i presenti rivolto verso di me. Fisso per pochi secondi il ragazzo dai capelli bianchi, e appena anche lui mi guarda, vengo travolta dai suoi occhi viola

-Eternity, allora stai bene-mi dice mio fratello facendomi tornare alla realtà, e mi guarda con aria preoccupata

-certo coglione, forza andiamo via ci stanno aspettando gli altri-dico prendendogli il polso, e con l'altra mano la sua cartella. Appena siamo abbastanza lontani lo lascio andare per poi sbattergli la mia cartella sul petto. Esigo una spiegazione logica, soprattutto per quella domanda che mi ha fatto

-mi spieghi che cazzo stavi per fare? Sbaglio o dobbiamo tenerci lontano dai guai?- non sono arrabbiata con lui, ho solo avuto molta paura che gli potesse succedere qualcosa

-quel coglione di Klerk ha detto che ti avevano fatto del male, e...- non lo lascio nemmeno continuare, che poggio una mano sulla sua guancia, e lui si tranquillizza subito

-ehi guardami, sto bene. Ora torna a prendere le tue cose, ci vediamo fuori-gli dico con tono tranquillo e lui mi abbraccia, per poi dividerci. Mentre cammino dei corridoi per andare verso l'uscita, qualcuno mi prende il polso e finisco dentro uno sgabuzzino

-finalmente-dice il ragazzo davanti a me, ed è il ragazzo dagli occhi viola. Mi ci perdo di nuovo per qualche secondo, per poi realizzare cosa ha fatto e dove sono

-mi spieghi cosa vuoi, prima Laito e adesso me, cosa vuoi?- chiedo con tono arrabbiamo avvicinandomi a lui

-te, non mi serve altro. Devi venire con me, questo è un ordine-dice e cerca di abbassarmi il cappuccio per guardarmi meglio, ma lo spingo per allontanarlo, anche se in uno spazio cosi ristretto non funziona

-non toccarmi, e adesso fammi uscire-dico e cercando di spostarlo dalla porta, ma nulla, non ne vuole proprio sapere di lasciarmi andare

-non vuoi nemmeno sapere del tuo passato, della tua famiglia biologica?- appena sento quella parola, una parte di me prende il sopravvento, ed io mi blocco completamente

-co...cosa? Tu come fai a saperlo? Cosa sai di me esattamente?- non dovrei rimanere qui, perché il fatto che lui sappia già questa cosa di me è inquietante

-io già ti conosco mia cara Eternity, eravamo molto amici da bambini. Allora? Cosa hai deciso? Non ho tutto il giorno- mi dice mettendomi fretta, e solo il fatto che lui mi conosca ed io no mi spaventa

-no, non posso- dico con tono titubante, e la campanella dell'uscita suona distraendo entrambi dalla conversazione, e visto che era distratto, lo spingo di lato con tutta la mia forza, ed esco velocemente e inizio a correre verso l'uscita.

-scusate il ritardo- dico con il fiatone appena arrivo davanti a loro, e sto cercando di mantenere la calma per la situazione di prima

-sei in perfetto orario, è successo qualcosa?-chiede Reiji vedendomi in quelle condizioni e scuoto la testa sorridendo

-no, niente, anzi è stata una giornata molto tranquilla e divertente-dico cercando di sorridere, e sento una strana sensazione dietro di me. Appena mi giro e vedo il ragazzo di prima che mi guarda e sorride. Vorrei solamente prenderlo a pugni per quel che ha fatto e detto prima

-Eternity, che ti succede?-dice Kanato scuotendomi attirando la mia attenzione

-quel ragazzo, ehm Kougi...no no Klerk, mi ha chiuso in uno sgabuzzino, voleva che io andassi con lui perché sa molte cose su di me, e sulla mia famiglia biologica- non gli posso nascondere le cose, non a loro per lo no. Essendo i miei fratelli, se non mi confido con loro, con chi potrei farlo?
Con la coda dell'occhio vedo Laito che stringe i pugni e so già cosa vuole fare, ma per fortuna uno dei nostri fratelli interviene prima di me

-fermati Laito, non ne vale la pena, andiamo a casa-dice Ayato mettendosi davanti a lui per fermarlo

-prima di sono fermato perché è intervenuta lei, ma se dovesse succedere una terza volta, non controllerò le mie azioni- ci dice guardandoci a tutti, per poi salire in macchina senza fare storia. Se questo è stato il primo giorno, non voglio immaginare il resto dell'anno...

Il demone custode...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora