Louis ed Harry avevano trascorso la giornata in quel manicomio abbandonato e Harry aveva deciso di accompagnare Louis verso casa poiché passava di la per arrivare nella sua abitazione.
"Nella seconda strada quella con il numero 148, li c'è il palazzo in cui abito" disse Louis indicando ad Harold la via "Sei nel posto piú deserto di Wolverhampton, non soffri di solitudine?"
"Solitudine è il mio secondo nome"
"Bene solitudine, ci sono i tuoi genitori quindi io vado"
"Quali genitori Har? Mio padre stará riscontando le pene dell'inferno e mia madre..non voglio nemmeno saperlo, comunque vivo da solo,almeno per questo mese."
"Quindi insomma..posso.."
"Entra rompiballe."
Louis aprí la porta ed entrarono. Il salotto non era per niente accogliente, era gelido c'era un divano in pelle bianco al centro della stanza e mobili sparsi qua e la con della carta da imballaggio intorno, un camino spento e una televisione vecchio stile, roba che faceva accapponare la pelle ad uno come Harry "Lo so, fa davvero schifo"
" No Louis, solo dovresti sistemare ma non importa."
"Li su quel caminetto una volta c'era una mia foto,ora la cornice è vuota perchè l'hanno scorso mio padre l'ha incendiata, mi diceva che non ero un bravo ragazzo, che avrei preso la strada della droga e quando tornai dal manicomio lo trovai che era steso sul divano e a terra c'erano un infinità di bottiglie di alcool che nascondevano appena l'erba e il pacchetto di cartine."
"Lui è morto?"
"Non lo so e non mi interessa, spero solo che avrá avuto la sua punizione, come quella che avró io alla fine dei miei giorni"
"Non essere come lui"
"Lui era uno stronzo alcolizzato e io sono uno stronzo omicida, psicopatico,vedi, non sono come lui, a parte per lo stronzo"
"Allora mi fai vedere la tua camera?"
Louis annuí e salí le strette e polverose scale che portavano alla sua camera, alla vista di quella stanza ad Harry si geló il sangue delle vene "L'ultima volta che ho visto una cosa del genere era un film sugli esorcismi, credo"
Louis non riuscì a trattenere una risata "Esorcisimi dici? Non ci avevo pensato" E si buttó sul letto imitando una di quelle scene "Cazzo,ho scordato l'acqua santa" scoppiarono a ridere entrambi ed Harry si lasció cadere sul letto "il demonio ha vinto" disse poi recitando con un filo di voce.
Rimasero in silenzio per qualche secondo osservando il soffitto e poi Louis disse "Ti odio ma tu vuoi essermi amico, resta qua dormi dove vuoi come fanno gli amici, credo che funzioni cosí"
"Se è questo che vuoi resto basta che non mi sveglio in un lago di sangue"
"Non ti assicuro niente"
"Allora dovró rischiare"
"Mh.. eroico, ora puoi anche dormire con la luce spenta come i grandi"
"Idiota. Senti come va con le ragazze?"
"Mi fanno schifo"
"Come sarebbe che ti fanno schifo?"
"Ho baciato tante ragazze ma erano tutte delle puttanelle"
"Capisco."
"E a te? Intendo, a te come va con le ragazze?"
"I miei insistono che dovrei uscire con una ragazza che spesso viene da noi, si chiama Isabelle, ha una cotta per me da quando avevamo 10 anni, è molto carina, mi piace ma boh, non sono sicuro..ho sonno, tu no?"
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Darklight
Fanfictionun diciottenne di nome Louis Tomlison che ha passato la maggior parte del suo tempo tra galere e manicomi a causa della sua mente contorta un giorno verrá sorpreso da qualcosa,o meglio qualcuno,un ragazzo di nome Harold Styles, che riuscirá a strav...