Il destino ci vuole uniti (Federico Rossi)

Parte 3( notte in ospedale)

Son qui seduta in segreteria, sono le 23.30 ormai , Miriam mi ha chiamato almeno 5 volte per sapere  come stavo, come se non mi vedesse da tempo. Dopo un po sento un rumore, spaventata prendo la scopa e mi avvicino nella stanza delle riunioni dei medici, perché è da lì che proviene il rumore. Appena entrata mi accorgo che è solo il rumore del campanello dei pazienti, praticamente questo campanello sta in ogni stanza è serve ai pazienti per chiamare le infermiere in caso di necessità.  Il campanello che suona proviene dalla stanza 94, quella di Federico. Così lascio la scopa e vado nella stanza 94. Appena apro vedo Federico con gli occhi semi aperti, capelli arruffati che si allunga per suonare di nuovo il campanello. Appena si accorge della mia presenza subito si mette composto e inizia a fissarmi: 

"Potresti prendermi quel bicchiere di succo? Sai ho molta sete" dice lui, sembrava chissà cosa era successo. Presi il bicchiere e glielo diedi. Beveva e mi fistava allo stesso tempo, mentre io guardavo ancora le analisi con viso preoccupato. 

"Inutile che le guardi, le parole su quei fogli non cambieranno"dice lui con occhi di ghiaccio.

"Lo so, ma vedrai che tutto andrà per il verso giusto, ne sono certa" dIco io ottimista. Lui inizia a fare un sorriso malefico , quasi con disprezzo.

"Queste parole le sento ormai da 2 anni e mezzo e mi sono stufato di sentirle" dice " Però adesso parliamo di altro, siediti accanto a me, tanto tutti dormono" continua lui.

Iniziamo a parlare di tutto, dei gusti di gelato preferiti, degli sport preferiti e degli infermieri che per Federico sono antipatici quando poi si ferma e dice:" Tu non sei come le altre infermiere e pensa che ne ho conosciute tante in 2 anni e mezzo, tu sei unica con quei capelli color sangue e quegli occhi color nutella a volte dolci e a volte hanno il gusto di nocciola." Dopo averlo detto, inizia a chiudere gli occhi e si addormenta.