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Ermal POV'S
Sono passate parecchie settimane dall'incidente di Fabri.
Lui ora sta meglio, ma io non lo vedo da troppo tempo, non lo vedo da quel giorno in ospedale, da quando gli ho detto "addio"... che non è mai stato un vero addio perché ho continuato ad avere la sua foto come sfondo, perché forse quello era l'unico modo per averlo vicino.
Mi manca, mi manca come l'aria ma ho fatto la scelta giusta.
L'ho lasciato alla sua famiglia dove ha una compagna che lo ama e due figli che vivono per lui.
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È mattina e mi alzo dal letto.
Le giornate passate tra instore e casa, giornate semplici, ma allo stesso tempo molto stancanti.
Tra poco inizierà il mio tuor e potrò vederlo ancora meno.
Decido cosi di cambiarmi e prendere il primo treno per Roma.
Se non lo faccio ora non lo faccio mai più.
E poi tanto devo invitarlo al Forum di Assago...
Scendo in cucina, saluto mamma e Sabina e mi avvio verso la stazione.
Non so cosa sto facendo,
non sono più sicuro di un cazzo.
Faccio il biglietto e salgo.
Bari-Roma sono 5 ore di viaggio, ho tempo di prenotarmi un hotel e pensare alla cazzata che sto facendo.
Passano le ore e tra una canzone e un pensiero arrivo a Roma Termini, scendo dal treno e decido di chiamare Giada.
E: "Hey,come stai?
Ascolta,sono per Roma...
È un problema se passo a casa vostra un attimo?
Così saluto Fabri e vedo come sta"
G: "Ciao Ermal!
Certo che si!
Hai fatto bene a chiamare, sto apparecchiando così ti fermi anche a pranzo."
Stacco la chiamata e salgo sul tram.
Alla fermata scendo e mi accorgo di non avere qualcosa da portare, perciò entro in una pasticceria e compro una torta alla panna, pago ed esco.
Arrivato davanti alla casa faccio un respiro e busso.
Viene ad aprirmi Libero che quando mi vede mi salta in braccio seguito dalla sorellina
AeL:"È arrivato zio Ermal!"
Ricambio l'abbraccio e poi saluto Giada.
Volto lo sguardo per tutta casa ma non lo vedo.
G: "Fabri è a letto...
Ha ancora un po' di mal di schiena, se vuoi ti accompagno."
E:"Oh si grazie!"
Ho le farfalle nello stomaco.
Giada mi accompagna davanti ad una porta e poi se ne va.
Spingo la maniglia e entro,
sta dormendo.
Chiudo delicatamente la porta dietro di me e silenziosamente mi avvicino a lui.
Mi siedo lì, di fianco, e lo osservo.
Dio, se mi era mancato.
Le sue lentiggini, i suoi capelli, le sue labbra, i suoi tatuaggi, le sue braccia, la sua barbetta.
Mi mancava tutto.
Resto minuti e minuti a guardarlo, guardarlo e basta.
Mentre pensavo, pensavo a tutto ciò che ci era successo fino ad ora.
Mi scende qualche lacrima sul viso, ed una finisce sulla sua mano.
Gliela stringo, e sorrido involontariamente alla sua bellezza.
Dopo qualche secondo Fabrizio si sveglia, è un po' disorientato.
F: "buongiorno!" dice con gli occhi ancora socchiusi
E: "b...b... buongiorno"
F: "Ermal? Ermal sei tu?" apre gli occhi.
E: "sono io bizio, sono qua."
Fabrizio punta lo sguardo su di me e dice: "dimmi che non è un sogno."
E: "No Fabbrì, non è un sogno! È la realtà!"
Fabrizio sorride, "Non ci credo."
e subito dopo scoppia a piangere.
E: "Bizio, ti prego non piangere. Per favore."
Fabrizio mi abbraccia, mi stritola.
F: "Dio dio Ermal non ci credo cazzo!"
E: "non ci credo neppure io." e mi scende di nuovo qualche lacrima.
F: "Amore dio sei tu, il mio Ricciolì!"
Annuisco.
E dopo queste parole mi prende la faccia con le sue splendide mani, mi guarda per un secondo negli occhi sorridendomi e con gli occhi lucidi e le guance un po' bagnate e mi bacia, mi bacia come non aveva fatto mai.
Mi mancava,
mi mancava come l'aria.
Ma devo dirglielo, devo dirgli cosa intendo fare.
Non posso continuare così, non possiamo continuare.
Mi stacco da lui.
F: "hei amore, che ti prende?"
E: "non posso, non possiamo!"
F: "cosa? cosa non possiamo?"
E: "non possiamo continuare così!"
F: "perché dici questo?!"
E: "perché hai una compagna splendida e due figli che ti amano, ed io sono un intralcio!"
F: "Ermal..."
E: "nono, fammi continuare!
io ti amo Fab, ti amo con tutto me stesso e queste settimane senza di te sono state terribili perché la tua mancanza si faceva sentire sempre di più.
Ma in tutto questo tempo ho anche avuto modo di pensare, di riflettere su di noi.
E la mia decisione è questa!"
F: "vuoi mandare all'aria tutto quanto?"
E: "lo devo fare per la felicità di Giada, Libero e Anita."
F: "ma non per la mia. Io sono felice con te, non con Giada."
E: "lo dici adesso questo, vedrai che non appena me ne andrò tutto cambierà e sarete tutti e quattro felici. Ve lo meritate."
F: "ma tu non sarai felice."
E: "questo non conta, non importa."
F: "a me importa invece, eccome se mi importa."
E: "Fabrizio basta, la mia decisione è questa. Sono venuto qua per dirti questo ed ora tolgo il disturbo!"
mi dirigo verso la porta e appoggio la mia mano sulla maniglia, ma Fabrizio si catapulta su di me
F: "tu non vai da nessuna parte, non senza di me, non senza aver sentito prima la mia opinione e tutto ciò che ho da dirti."
Lo guardo, non so cosa dire.
F: "senti Ermal, tu sei arrivato così a caso nella mia vita. Ti conosco da un paio di anni, ma non ci siamo mai frequentati più di tanto. L'anno scorso, durante il festival, mentre cantavi il tuo brano: "vietato morire" sentivo tutta la mia rabbia uscire dalla tua voce. E da lì ho capito che tu eri molto simile a me, che ne avevi passate tante, si vedeva, si vedeva dai tuoi occhi.
Poi ti contattai per "non mi avete fatto niente" e in quell'estate qualcosa è schioccato fra di noi.
Una nuova canzone è stata sfornata e noi ci siamo annusati, ci siamo conosciuti, ci siamo uniti.
Non ci aspettavamo nulla di tutto ciò, ma proprio zero. Noi volevamo solo diffondere il nostro messaggio e ne abbiamo avuto l'occasione, anzi più di una. A febbraio abbiamo partecipato al festival, abbiamo superato il panico più totale per l'accusa del plagio, abbiamo superato le critiche, tutto insieme.
Abbiamo vinto assieme, abbiamo alzato il premio assieme. Abbiamo vissuto tutti quei momenti assieme. E da quel momento, da quel giorno, durante il concerto dopo essere stati accusati del plagio e tu mi abbracciasti "perché sono per te come un fratello", proprio in quel momento, capii che cosa eri diventato per me, che cosa provavo per te.
Tu eri più di un fratello.
Tu mi hai fatto tornare a vivere.
Tu mi hai fatto vedere di nuovo la felicita che non vedevo da tanti anni.
Tu mi hai fatto rivivere l'amore.
Mi hai insegnato amare.
Mi hai rifatto innamorare.
Da quel giorno tu non sei più uscito dalla mia testa, anzi, da quando ti ho incontrato per scrivere il testo assieme, il tuo sorriso, il tuo profumo, i tuoi occhi, il tuo modo di essere, non sono mai usciti dalla mia testa. E poi ne sono successe tante, ma tante. Tanti sono stati gli abbracci, tanti i baci, tante l'emozioni passati assieme.
E tante ne succederanno ancora, lisbona, il tuo concerto, il mio all'olimpico.
Perché noi non ci lasceremo, non oggi.
Non è la fine, ma è l'inizio di un grande amore.
Ed io ti proibisco di dire di nuovo queste cazzate.
Perché con Giada non c'è più amore, ormai è sparito da due anni.
Ma continuiamo a convivere per i nostri figli.
E Libero e Anita ti amano, ti adorano.
Non rovinerai niente, te lo posso assicurare.
Ed io ti amo Ermal.
Morirei per te.
Ti amo, cazzo.
E non posso fare a meno di te.
Okay?"
finisce Fabrizio con gli occhi colmi di lacrime.
E anche io scoppiai a piangere.
E: "Io... io...non so cosa dire."
F: "non dire niente, viè qua!" dice allargando le braccia.
Mi butto in mezzo alle sue braccia, e lo bacio.
Fabrizio nel mentre accarezzava i miei riccioli e ad un certo punto avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi sussurra: "Ti amo Ricciolino."
ed io, sorridendogli e accarezzandogli la barbetta gli rispondo: "Ti amo anche io Fabbrì!" guardandolo negli occhi.

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ANGOLO AUTRICI
Ciao amoriii!
Ci siete mancati e si siamo tornate!
Per fortuna l'ispirazione ci è tornata e niente vi vogliamo bene.
Come al solito se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento!
Diteci cosa pensate del nostro ritorno e bom ve se ama💞
Arianna e Giulia💘

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 30, 2018 ⏰

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