INNAMORATA di un GALLAGHER

Capitolo 13 : assemblea part 1

La mattina seguente mi sveglia Mandy tirandomi due cuscinate in faccia.

«svegliati stronza almeno vai a scuola l'ultima settimana di scuola» urla per poi uscire dalla stanza lasciando la porta spalancata.

Mi lamento silenziosamente poi mi alzo e mi metto a fissare l'armadio.

Tiro fuori dei shorts blu scuro ed una t-shirt bianca della nirvana per poi infiarla nei shorts ed uscire dalla stanza dirigendomi verso il bagno, mezza addormentata mi sciacquo il viso metto una crema idratante mi osservo per un po' per poi dire "che cazzo mi guardo che sono in ritardo" metto un filo di eyeliner un po' di mascara.

Mi sciolgo le trecce che mi sono fatta la sera prima dopo aver fatto la doccia e vedo i capelli ondulati più orribili del mondo. No dai mi accontento, lavo i denti metto il gloss sulle labbra ed esco dal bagno, corro in salotto dove ho lasciato le scarpe ieri sera, le indosso afferrò lo zaino preparto la sera prima, il telefono ed esco di corsa.

Squilla il telefono

«dimmi» rispondendo alla chiamata di Lip
«dove sei ?» domanda Ian, potrebbe sembrare preoccupazione il tono che ha usato.
«sto arrivando » dico correndo.
«fai con calma ti aspettiamo all'alibi che oggi si entra alle 10» dice Lip per poi chiudere la chiamata.

Entro dalla porta del bar e subito vedo la chioma rossa di Ian e li raggiungo.

Noto che Jess non c'è ed è la seconda cosa che chiedo dopo aver baciato Ian.

«è in bagno ora ci raggiunge» dice Lip per poi farmi segno di accomodarmi vicino ad Ian con tanto di cappuccino.

Dopo pochi minuti dopo Jess come ha detto Lip ci ha raggiunti ma ne momento in cui lei si stava per sedere affianco a me, entra dalla porta mio fratello seguito dai miei due cugini Tony e Jimie.

Mancavano solo loro.

I nostri occhi si incontrano e lui quasi perde due battiti quando vede Jess affianco a me.
Mi mima con la bocca "e la scuola?" ed in risposta gli mimo con la bocca "cazzi miei".

Si siedono al bancone e chiedono 3 birre a Kev.

Birra alle 8 di mattina iniziamo bene direi, dopo pochi minuti mi stanco delle continue evitate occhiate tra Jess e Mick quindi decido di alzarmi e dirigermi verso di lui.

«hai intenzione di fare qualcosa?» quasi urlo durante il tragitto fino a Mick e tutti iniziano a guardarmi.
«cosa vuoi?» domanda impassibile.
«dillo bastardo che ci tieni a lei, non so sai ma ieri sera ti ho sentito piangere, eh già Mickey Milkovich che piange, e non per poco fino all'una sicura hai pianto poi ti sei addormentato» dico stanca tutto ad un fiato.
«c-come hai fatto a sentirmi?» domanda quasi impaurito balbettando.
«ricordo che abbiamo le stanze attaccate e se ti appoggi al muro si sente tutto, se ti sento piangere pensa come ti sento quando stia s-» non riesco a finire la frase che arriva Ian e mi copre la bocca.

Dopo avermi mollato faccio venire Jess da noi per poi farli fare pace.

«s-senti non è meglio se ce ne andiamo di fuori o da qualunque altra parte qui è imbarazzante» sono le uniche parole che riesce a dire Jess per poi far alzare il moro ed uscire dal bar.

Sono da troppo tempo fuori, avranno fatto pace e ora stanno "passando tempo insieme".

«che ore sono?» mi risveglia Lip dai miei pensieri.
«eh? Ah si - afferro il cellulare per osservare l'ora- sono le 9 meno 10 usciamo a fare un giro?» domando ai due fratelli.
«io dovrei essere da Karen alle 9 quindi mi dileguo» dice Lip per poi sfrecciare fuori dalla porta urlando «a dopo grazie kev» .

«andiamo a fare un giro anche noi?» domanda Ian annoiato.
«si dai andiamo» dico alzandoci in piedi contemporaneamente raggiungendo la porta.
«sicuri che andate a fare solo un giro voi due?» chiede V facendoci un sorriso perverso dei suoi .
Le sorridiamo ed usciamo.

...

Non abbiamo fatto niente di ciò che pensava gran parte del bar quando V ha detto quella frase.

Abbiamo passato il tempo passeggiando e parlando di tutto di più.

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