Capitolo 8 : «è tornata monica...»

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Lunedì (un mese dopo)
Mi alzo e sembro uno zombie, ho troppo sonno.
Prendo i jeans neri strappati dalla sedia e gli indosso , metto il reggiseno sportivo , metto sempre reggiseni sportivi anche se non faccio sport è che sono comodi .
Cerco una t-shirt nell'armadio e alla fine ne trovo una bianca della nike che non me la ricordavo di averla la indosso e poi metto la mia solita grande felpa nera della adidas cerco le vans e ne trovo una sotto al letto e una in soggiorno , come è possibile? vabbé
Mi piastro i miei lunghi capelli mori vado in bagno , lavo i denti metto un po' di trucco ed esco .

«Ehi oggi esce di prigione mio fratello, mi accompagni a prenderlo?» chiedo a Jess appena arrivata a scuola.
«va bene» risponde Jess più sorridente del solito
E ci incamminiamo verso la classe.

Ultimamente stiamo facendo credere agli altri che io e Ian non facciamo più sesso e quasi non ci parliamo e abbiamo iniziato a insultarci ogni volta che ci vediamo come un tempo fa.

Si stiamo facendo a finta ma tra noi non c'è più quasi niente e non so se è meglio così o no.

«che bello tra poco iniziano le vacanze» dice la ragazza alla mia sinistra tentando di conversare con uno zombie.
«eh già che bello» dico facendo uno di quei sorrisi menefreghisti , non so nemmeno chi sia.

Bussano alla porta
«avanti» dice l'insegnante
Entra Ian, Ian?? Che cazzo ci fa qui?
«buongiorno ehm...il preside vorrebbe vedere Milkovich, Madison Milkovich» dice guardandomi
«ed ora che hai fatto?» mi incolpa subito l'insegnante
Mi alzo ed esco dalla porta con Ian
«cazzo vuole?» chiedo
«il preside Gallagher vorrebbe solo chiederti cosa c'è ancora tra noi due?» chiede
«non lo so» dico
«Mad , perché non stiamo insieme?» chiede
«perché , perché non posso» dico
«cos vuol dire?» chiede
«non posso stare con te» dico quasi urlando e rientro in classe.

Il pomeriggio vado come quasi ogni pomeriggio a casa della mia migliore amica Jess.
Io, lei e Ian siamo seduti sul divano colorato dei Gallagher a guardare la nuova tv vinta non so con quale culo, Ian passa tutto il tempo a guardarmi cercando di non farsi notare ma io ho le tattiche , faccio uno sbadiglio finto e subito dopo Ian sbadiglia , beccato mi stava guardando di nuovo .

«vi va una birra?» domanda Ian .
«e lo chiedi pure?» chiede Jess con un OVVIO spiaccicato in faccia.
Ian si alza fa una corsetta fino al frigo tira fuori 3 birre e ce le porta alla velocità di una lumaca.
Si butta sul divano e ci porge le birre.
Sorseggio la birra quando mi viene in mente mio fratello «che ore sono?» chiedo.
«15:46» risponde Ian guardando il suo orologio sul polso.

«Jess dobbiamo andare» dico alzandomi e prendendo la ragazza per la manica trascinando via.
Arrivate all'entrata della prigione ci fermiamo e aspettiamo l'uscita di Mickey.
«eccolo» dico vedendolo uscire dalla prigione con gli stessi vestiti che aveva quando ci è entrato, jeans mezzi rotti , una canottiera bianca e una camicetta in mano con già una sigaretta tra le labbra.
Corro ad abbracciarlo , si fa strano ma dopo 4 mesi che non lo vedo ci vuole un abbraccio.

«ehi Jess» la saluta e lei fa un cenno con la testa.
Fino a casa Jess se lo stava scopando con gli occhi e lui lo aveva notato e gli piaceva .

Arrivati a casa , Mickey entra di corsa saltando a due a due le scale mentre io e Jess rimaniamo un attimo fuori per farle una domanda.
«ti piace?»
«ma che?nah?quando mai?» chiede sbuffando e chiaramente vedendo che sta mentendo.
«ma se te lo scopavi con gli occhi prima» dico ridacchiando guardando verso la porta.
Lei non dice niente per l'imbarazzo e si copre la faccia con le mani «si vedeva tanto?» chiede tutta rossa in volto.
«abbastanza» rispondo scoppiando a ridere.

Passiamo il pomeriggio in compagnia di mio fratello a farci raccontare la sue "avventura" in prigione (manco fosse la prima volta che ci va).
Jess non gli toglieva lo sguardo di dosso e ogni battutina che faceva anche se non faceva ridere lei rideva di gusto. Innamorata.
Purtroppo lo è di mio fratello , stronzo, bastardo , egoista , menefreghista e puttaniere . Lo conosco bene so come è fatto ma la mia migliore amica no.

Non posso fermarli perché io scopo con suo fratello , non posso intromettermi.

Verso le 20:00 propongo a Jess di riaccompagnarla a casa ma Mickey si è offerto al posto mio , li saluto dalla porta e li vedo allontanarsi ridendo.

Esco a farmi un giretto e fumare una sigaretta.

Squilla il telefono

«che vuoi?» rispondo alla chiamata di Ian.
«ho bisogno di parlarti» dice con un tono preoccupato e con il respiro affannato.
«dove sei ?» domando tentando di nascondere la mia preoccupazione.
«al campetto da Baseball» risponde.
«non muoverti» dico prima di chiudere la chiamata e iniziare a correre verso il campetto.

All'arrivo vedo Ian seduto a gambe incrociate con la testa bassa.
«che è successo?» chiedo avvicinandomi.
«monica...mia madre è tornata e ha fatto su un casino a casa di Karen , vuole prendersi Liam perché dice che non è di Frank, dice anche che vuole riallacciare i rapporti con lui , Debbie e Carl ma con il resto no dato che noi siamo ormai troppo grandi e non la perdoneremo mai» dice tutto ad un fiato senza cambiare posizione.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio e l'unica cosa che mi viene in mente dato che non so consolare le persone.


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Ecco un altro capitolo

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