Capitolo 15 : "festa di ritorno"

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«quindi tu ed Ian avete deciso di fare la staffetta, ma non è detto che lo farete» dice Jess sedendosi al suo banco affianco a me .
«esatto, vengono scelte solo 4 persone per anno e verranno scritte di fuori negli avvisi in corridoio entro l'ora di andare a casa, diranno anche la posizione» dico.
«figo, io ho scelto salto in alto, tu ci tieni alla staffetta?» domanda iniziando a scarabocchiare il suo diario ormai distrutto.
«si vorrei stra un botto» dico per poi iniziare ad osservare il vecchio albero fuori scuola dalla finestra.
«hai mai notato che questo albero è cresciuto un botto, ricordo che quando andavamo alle elementari e passavamo di qui ogni giorno era molto più piccolo vero?» domando cambiando discorso.
«si è vero non c'ho mai fatto caso» dice osservando l'albero.

Suona la campanella della ricreazione e tutti gli studenti corrono a vedere se sono stati assegnati a quello che volevano.
Dopo aver sentivo esultazioni e bestemmie vado a controllare anche cosa devo fare io.

«Mad fai la staffetta, sei l'ultima non che quella che deve correre più velocemente e vincere» dice Jess quasi urlando prima che io iniziassi a leggere.
«vincere?? Non esagerare ricorda che abbiamo quelle più grandi contro» dico sbuffando.
«si è vero ma tu sei veloce puoi farcela» mi incoraggia mettendomi una mano sulla spalla.

«Ehi Mad» sento la voce di Lip alle mie spalle.
«quindi fai la staffetta» dice dopo aver letto cosa devo fare.
«esatto e tu?» domando curiosa.
«faccio ostacoli» dice.
«perfetto per te dato che ti alleni a scappare dalla polizia» dico.

«ciao ragazzi» ci viene in contro Ian.
«ehi» dico per poi stamparli un bacio sulle labbra.
«fai la staffetta a quanto ho sentito» dice sorridente.
«si e tu?» domando.
«anche io, sono in partenza» dice felice.

Al ritorno a casa c'eravamo solo io Jess perché gli altri due dovevamo andare a fare un qualcosa di "top sicret" è inquietante sentirlo dire da due maschi soprattutto loro due.

«andiamo fuori a pranzo? Ci prendiamo un panino al bar» dice Jess risvegliandomi dai miei pensieri.
«offri tu non ho soldi» dico controllando le tasche.
«come sempre» dice per poi sorridere a trentadue denti.

Arrivate al bar, non all'alibi prendiamo un tost al formaggio e prosciutto ma essendo troppo grande lo dividiamo a metà, insieme a due thè alla pesca.

«senti ti devo chiedere una cosa a cui preferirei che tu risponda» dico seria appena finito la mia metà di tost.
«...sentiamo» dice dopo un breve silenzio.
«che ti ha detto mio fratello?» domando avvicinandomi sperando in una risposta.
«te lo dirà lui quando sarà il momento» dice calma bevendo il thè.
«ma di che cazzo si tratta??» domando quasi incazzata .
«rilassati te lo dirà prima o poi non è una cosa semplice» dice per poi farmi venire altri dubbi.

Non riesco a capire, cosa diavolo ha mio fratello?? Che ha fatto??

«va bene lo scoprirò da sola» finisco la conversazione.

A fine giornata torno a casa stanca morta dopo una luuuunga giornata in biblioteca a studiare biologia per l'ultima verifica dell'anno di domani e spero vivamente che vada bene.

Giunta a casa era completamente deserta non c'era nessuno, nemmeno i miei cugini che del solito sono incollati alla tv.

Decido di chiamare mia sorella

Poco dopo risponde
«cazzo vuoi ?»
«ciao troietta dove siete tutti?» domando pensando al fatto che ormai sono quasi le 8 e hanno saltato cena, cosa frequentemente ma fa lo stesso.
«papà ci ha portati a festeggiare il suo ritorno all'alibi» dice
«ah capisco ciao» dico per poi riattaccare.

Capisco al fatto che mio padre mi odio ma poteva invitarmi alla "festa di ritorno" quel bastardo.

«chi se ne frega» dico buttandomi nel letto.

Passo qualche minuto a messaggiare con Ian per poi addormentarmi.

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Scusate ma in questo capitolo la fantasia mi ha abbandonata

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