INNAMORATA di un GALLAGHER

Capitolo 14 : assemblea part 2

Arrivati davanti alla scuola, a quanto pare per primi ci sediamo sul muretto prima del portone e passiamo un po' di tempo a scherzare e ridere.

«Mad questa sera voglio chiederti una cosa» dice Ian tutto d'un tratto, serio.
«okay...C'è da preoccuparsi?» chiedo perdendo colpi.
«no no macché anzi» dice scoppiando a ridere e di conseguenza facendo ridere anche me.

Sentiamo la campanella delle 10 suonare per poi vedere l'insegnante di filosofia uscire dal portone per chiamarci all'interno.

Ognuno entra nella propria classe.

Mi siedo al mio solito posto, 3 fila su 4 banco vicino alla finestra.
Tutti corrono sempre a prendere i posti in fondo oppure quelli affianco alla finestra, solo che conoscendo la mia famiglia nessuno tocca il mio banco.

Mi guardo attorno ma nessuna traccia di Jess, che fine avrà fatto?.

Ad interrompere i miei pensieri è la voce troppo della prof, quella vecchia bacuca quand'è che va in pensione?

«eccomi» sento urlare per poi vedere Jess sfiondarsi sulla porta prima che venisse chiusa.

Dopo che si inventa qualcosa per giustificare il ritardo mi si siede affianco ed inizia a tirare fuori quaderni e roba varia a caso senza motivo.

«cosa hai?» domando aspettando velocemente una risposta.
«uh eh? No niente» dice, penso sia su un altro mondo.
«che ti ha detto Mickey?» domando dando un'occhiata all'insegnante.
«n..niente» dice ma si vede dal suo comportamento che è successo qualcosa.
«okay non insisto» dico per poi far finta di niente ma tanto le farò sputare il rospo.

Jess's pov

Non posso assolutamente dirle cosa mi ha raccontato Mickey, glielo ho promesso anche se ci sono rimasta male e delusa lo capisco.
Non è una cosa semplice e ha detto che sono l'unica a saperlo e gli dispiaceva di avermi ferito.
Ha ammesso di aver pianto, è stato uno sfogo, era troppo tempo che accumulava tutto ciò e non si sente ancora pronto a dirlo a qualcuno al in fuori di me.

Mad's pov

È troppo strana sarà successo qualcosa ma non vuole dirmelo ma le farò sputare tutto a casa .

Le ultime due ore c'hanno detto di radunarci nell'auditorium devono annunciare non so cosa.

E come loro vogliono ora siamo li.

«quindi ragazzi oggi vi ho radunati qui per dirvi una cosa che abbiamo organizzato di fare a cui tutti gli studenti devono partecipare...» annuncia il vice preside facendo una pausa per farci venire un infarto.
«....l'ultimo giorno di scuola ci saranno delle competenze sportive, siamo a martedì e la scuola finisce esattamente tra una settimana dovunque avete il tempo di allenarvi una settimana per le varie gare che dovrete fare, ora vi elenchiamo le varie gare e ne dovete scegliere una e direttamente domani mattina lo direte all'insegnante di quell'ora che ce lo riporterà» dice tutto ad un fiato, non so nemmeno come abbia fatto ma sembra fin troppo felice.

«ah e alla fine ci sarà la premiazione ed uno spuntino » aggiunge in finale.
«ed ecco come far venire tutti a questo stupido coso» dice la mia migliore amica alla mia destra.
«dovevamo per forza» dico girandomi verso Ian per sentire il suo parere.
«beh io ci vado e penso di voler fare la staffetta» dice sorridente.
«non la corsa ad ostacoli?» domando pensando al fatto che vorrebbe entrare nelle forze militari o roba simile e gli sarebbe utile.
«l'avevo pensato ma ho deciso di fare la staffetta falla anche tu tanto corri tutti i giorni sei allenata» dice .
«corre tutti i giorni?» domanda una ragazza che stava ascoltando la nostra conversazione, sta zoccola.
«si sveglia sempre in ritardo e deve farsi na bella corsetta dato che la scuola è stra lontana da casa sua» risponde Ian sta volta senza sorriso.

Usciamo dall'auditorium e ci dirigiamo subito a casa.

Jess, Ian ed io passiamo tutto il pomeriggio a correre, scherziamo e parliamo di cavolate, ma si vede sul volto di Jess che qualcosa è cambiato ma non voglio chiederlo anche perché non mi risponderà quindi tenterò di scoprirlo da sola.

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