8 | perfume

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ho appena notato di aver fatto durare la domenica e il sabato per 3 capitoli ciascuno...
Fatemi sapere se questa lentezza vi piace oppure volete che cambi

**

Il tragitto per scuola è pieno di pensieri, tutti riguardanti quel ragazzo che è entrato nella mia vita portando una folata di felicità che non ho quasi mai avuto.
Una sensazione nuova e appagante occupa il mio cuore.
Ho paura di ciò che provo, di lasciarmi andare, forse ho paura di essere felice, non voglio ferirmi e non voglio essere deluso, sopratutto da lui.
Quando arrivo a destinazione vedo mia sorella davanti il suo armadietto e sorrido mentre si passa un altro strato di rossetto sulle labbra.
"Che ci fai qui così presto?"
"Che dici? Sono una brava studentessa; arrivo sempre in orario"
Incrocio le braccia al petto e sbatto gli occhi qualche volta.
"Scusa, cosa? Penso di aver sentito male"
Lei sbuffa e porta lo sguardo al soffitto, poi le sfugge un sorriso e mi guarda sconfitta.
"Simon è uno di quei tipi nerd affascinanti, voglio impressionarlo"
"Sei interessata ad un ragazzo? Quando aspettavi a dirmelo?" mi avvicino a lei e le afferro una mano.
"É il ragazzo della festa, quella di sabato"
Annuisco e mollo la presa.
"Non devi cambiare i tuoi modi o le tue abitudini per impressionarlo, sei fantastica così come sei e sicuramente lui la penserà come me"
"Tu dici?" Chiede lei preoccupata.
"Penso sia il ragazzo con la maglietta di Star Wars vicino ai bagni, ti guarda affascinato e ha uno sguardo abbastanza ostile nei miei confronti" annuisco.
Lei si gira velocemente verso quella direzione e, appena i loro sguardo si incrociano, vedo le spalle di entrambi rilassarsi.
Isabelle alza una mano in segno di saluto e Simon si incammina verso di noi.
Guardo la postura di mia sorella e vedo com'è cresciuta, vedo la giovane donna e l'affascinante combattente dietro quegli occhi marroni.
"Ciao Isabelle" dice agitato il ragazzo, mettendosi apposto gli occhiali sul naso.
"Simon" sorride lei in risposta.
Io faccio finta di sorridere per avere l'attenzione di entrambi.
"Ciao Simon, piacere, sono Alec, il fratello di Isabelle" allungo una mano e vedo il sollievo passare negli occhi del nerd.
Lui la stringe e mi sorride imbarazzato.
Mi viene da ridere pensando alla gelosia del ragazzo.
Io etero? Davvero?
Mia sorella fa qualche domanda riguardo la maglietta del ragazzo e lui inizia a parlare a vanvera di cose che non conosco.
Vedo Isabelle davvero interessata, ascolta ogni singola parola anche se con fatica.
Io invece inizio a pensare ai fatti miei e appoggio una spalla sugli armadietti.
Qualcuno mi mette la mani davanti agli occhi e io sobbalzo per lo spavento.
Le sue mani sono piene di anelli e questo mi basta per riconoscere la figura alle mie spalle.
Il ragazzo sente la tensione abbandonarmi i muscoli e si avvicina al mio orecchio, probabilmente mettendosi in punta di piedi.
"Hai già capito chi sono. Sono impressionato, i miei complimenti" sussurra lentamente.
"Magnus" mi scappa dalle labbra e lui mi toglie le mani dal viso.
Quando riapro gli occhi vedo Isabelle sorridere entusiasta e Simon guardare tutti e tre leggermente confuso.
Mi giro verso Magnus e sorrido involontariamente.
Solo dopo noto un particolare che mi scalda ulteriormente il cuore; sta indossando la mia giacca.
Il mio sguardo vaga sul suo petto e sulle spalle, dove il mio indumento gli sta un po' largo e le maniche gli vanno lunghe, sorrido senza controllarmi.
É così bello che mi toglie il fiato
"Noi andiamo" esclama ad alta voce mia sorella prendendo Simon per il braccio e andandosene facendo un occhiolino a Magnus.
"Ieri non mi sono ricordato di ridarti la giacca" la voce di Magnus mi riporta con i piedi per terra.
"Non ti preoccupare"
Ci guardiamo dritto negli occhi e sorridiamo tranquilli.
"Sta indubbiamente meglio a te" si osserva allungando le braccia.
Arrossisco leggermente e allungo le mani verso i suoi polsi.
Sotto il suo sguardo attento, ripiego leggermente il tessuto per diminuire la lunghezza.
"Già meglio, no?" rimango abbastanza vicino al suo corpo.
Lui annuisce e riporta le braccia lungo i fianchi.
"Ti ho mentito" dice ad un tratto.
Io mi allontano di un passo, preoccupato e spaventato.
Lui vede nei miei occhi la paura e per questo riprende subito a parlare.
"Non mi sono dimenticato, l'ho fatto di proposito, volevo la tua giacca per sentirti vicino con il tuo profumo"
Sento le gambe tremare e ho paura ad aprire bocca.
"E perché?" balbetto leggermente.
Lui alza le spalle e sorride furbo.
"Mi andava" dice quotando una frase detta da me la mattina prima.
Alzo un angolo della bocca e roteo gli occhi.
"Io-, la serata ti è piaciuta?" Mi gratto la nuca imbarazzato.
"Assolutamente sì" sorride lui.
Io annuisco e sospiro sollevato.
Lui fa per togliersi la giacca ma io lo fermo.
"Puoi tenerla se vuoi, è ottobre, fa fresco"
"Alexander fa caldissimo" ride leggermente mentre si toglie definitivamente l'indumento.
Me lo porge ed io lo riprendo sfiorando le sue mani di proposito.
La campanella suona e Magnus si avvicina per darmi un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo in classe"
Io annuisco arrossendo e mi rimetto la giacca mentre lui sparisce dalla mia visuale.

Il calore del suo corpo avvolge il mio petto e il suo profumo mischiato al mio diventa la mia fragranza preferita

Sono completamente fottuto.

***
Con l'imminente inizio di un nuovo anno scolastico pre-annuncio l'altissima probabilità che la regolarità di un capitolo a settimana verrà a mancare.

(Il tono drama é dovuto alla disperazione per la fine delle vacanze)

what a beautiful choice | malecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora