10 | are you drunk?

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"E noi?" Chiede lui poggiando la testa sulla mia spalla e facendomi sentire il suo respiro caldo sul collo.

"Che intendi?" Chiedo io a bassa voce mentre sento i brividi e percepisco la pressione del suo petto poggiato sulla mia schiena.
"Noi che cosa siamo Alexander? Perché ho un'irrefrenabile voglia di baciarti" sussurra vicino il mio orecchio.
Basta.
Non riesco più a trattenermi.
Lui lo vuole, io lo voglio.
Mi giro di colpo e Magnus si scansa velocemente un po' confuso e amareggiato.
"Perché vuoi baciarmi?" butto fuori in un sospiro.
Lui sbatte gli occhi qualche volta di seguito e poi gli nasce un sorriso sul viso.
Si avvicina di nuovo a me, incastrandomi tra il suo corpo e il ripiano della cucina.
"Perché mi piaci Alexander, mi piaci davvero tanto, nel modo più genuino possibile, nel significato più sincero del termine. Perché penso a te in ogni momento, perché immagino il tuo corpo e il tuo viso. Perché voglio sentire le tue labbra sulle mie da quando ti ho visto in quella discoteca.
Perché sei uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto e uno dei più buoni che io abbia mai conosciuto"
Mi ritrovo a un palmo dal suo viso mentre soffia le ultime parole sulla mia bocca.
Socchiudo le labbra e sposto ripetutamente lo sguardo dai suoi occhi al suo sorriso.
"Ti basta?" aggiunge con un tono di voce estremamente eccitante.
Annuisco senza parole.
Un cellulare inizia a squillare.
Il mio.
E avrei anche lasciato perdere se non fosse stata la suoneria impostata per il contatto di Isabelle.
"S-scusa io, io devo rispondere" scivolo dalla sua presa e prendo il cellulare sul tavolo mentre vedo Magnus spegnere il fuoco del fornello.
"Is?" Alzo lo sguardo e appena i miei occhi incrociano quelli di Magnus abbasso la testa.
"Alec" dice ridendo.
"Isabelle, sei ubriaca?"
"Naaah" sbiascica, mentre sento anche Simon ridere dall'altra parte.
"Perché avete bevuto ad un appuntamento?"
"Stavamo sciogliendo il ghiaccio" sbuffa mentre inizia a ridere di nuovo.
"Ti vengo a prendere, Isabelle non muoverti"
"Certo certo vado da un'altra parte"
"No Isabelle, NON muoverti" sottolineo la parola che mia sorella non ha compreso.
La linea cade e non sento sua risposta.
Inizio a preoccuparmi.
Isabelle è sempre stata brava a sopportare l'alcol, a differenza mia.
"Che succede?" Chiede Magnus mentre io mi metto una mano tra i capelli.
"Mi dispiace interrompere tutto questo ma Isabelle...lei non è in sé e sta girando con Simon che sicuramente sarà messo anche peggio"
Vede la mia preoccupazione e mi prende una mano.
"Andiamo a cercarla" mi dice lui stringendola.

***

"Davvero stai rintracciando tua sorella grazie ad un'applicazione apposita?"
"L'ho installata quando ha iniziato a bere e andare alle varie feste" continuo a guardare lo schermo mentre camminiamo velocemente.
"Non faccio fatica a crederci"
Penso mi stia rimproverando quindi giro la testa verso di lui.
Lo vedo ridere e capisco la dolcezza nascosta dietro le sue parole.
"Attento" sento urlare da qualcuno.
Mi giro di colpo e vedo un ragazzo in bicicletta estremamente vicino al mio corpo.
Magnus mi afferra velocemente e mi spinge verso il suo corpo, mentre il ragazzo si allontana dicendo parole volgari.
Le mani sul petto del ragazzo e le labbra vicine per l'ennesima volta.
"G-grazie"
"Dovresti stare più attento Alexander" mi scosta una ciocca di capelli dagli occhi.
Mi avvicino ulteriormente alla sua bocca.
Gli occhi pieni di una luce che mi attrae tutte le volte.
Chiudo gli occhi e scuoto la testa.
Mi stacco da lui e anche solo guardandomi capisce che non è il momento.
La preoccupazione che ho per mia sorella è più grande di qualsiasi desiderio.

***

"Voi due!" Urlo avvicinandomi alla panchina dove i due ragazzi sono accasciati.
"Alec?" Chiede confusa Isabelle tentando di alzare le palpebre.
"No, un alieno" alzo gli occhi al cielo.
"UN ALIENO?" Urla Simon alzandosi dalla panchina.
Barcolla pericolosamente e Magnus lo afferra quando é a poco dal ritrovarsi con la faccia per terra.
Io prendo in braccio Isabelle che sembra sul punto di addormentarsi.
"Andiamo sorellina"
Lei mugola qualcosa e poi nasconde il viso contro il mio petto.
"Allora bello, ora ti reggi in piedi mentre io ti aiuto, ci stai?" Simon annuisce alle parole del ragazzo e si raddrizza un po' sulle gambe, mentre Magnus lo afferra meglio con un braccio.
"Questo è l'appuntamento peggiore della tua vita vero?" Chiedo a Magnus mentre riprendiamo a camminare.
"Appuntamento?"
Arrossisco di colpo rendendomi conto della parola utilizzata.
"Io- ecco"
Lui sorride.
"Sono con te, questo lo rende perfetto"

what a beautiful choice | malecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora