"La nostra relazione
Oramai non ha più senso
Tu hai le tue ragioni
Ed io son forse troppo stanco
Tra l'altro non è facile
Ricominciare tutto
Lasciamo stare dai
Non rifacciamo un letto ormai disfatto"
Vasco Rossi.- Sono uno stronzo, perché non ti ho dato modo di replicare. Sono un immaturo. E sono quello sbagliato perché ho provato ancora a farti uscire dalla mia testa con n'altra. Sta sera, non riesco a non pensare, che sta luna l'avrei voluta vedè co te. Ma forse, sei in compagnia migliore. Buona serata Emma, domani sono a Roma.-
Ennesimo messaggio che le invio, è tutta la giornata che non mi risponde, è tutta la giornata che fa la stronza. Menomale che bisognava tenè coraggio e allontanarsi dai social. Coerente la tipa.
- Come al solito, non ti smentisci, ma tranquillo Briga. Non sei nessuno nella mia vita perché IO non ho mai voluto etichettarti, puoi scoparti chi vuoi. Comunque, il fotografo è gay.-
Per l'ennesima volta, mi scivola tra le dita. Non sono nessuno, perché lei non mi ha voluto etichettare, e non c'è niente di più vero. Per quanto abbia potuto dimostrarle in passato quanto volessi dedicarle i miei giorni, lei è sempre stata in allerta, un passo indietro. E per tutti i miei sbagli, che ne sono tanti, avrei potuto meritarmi un momento in cui potevo essere per lei tutto. Invece no, mi ha voluto salvaguardare, in realtà salvaguardando se stessa. Se solo mi avesse dato conferme, non mi sarei mai azzardato a farle del male. Avrei potuto curarla, viziarla come nessuno stronzo prima di me ha mai fatto. Potevo essere la sua ancora, invece no non sono nessuno. E allora non meriti il mio rispetto, perché l'orgoglio l'avrei messo sotto i piedi per te, ma se non merito un'etichetta nella tua vita sta sera ti dedico il mio silenzio.
Fanculo, forse era meglio mentire. Fanculo, perché non ne faccio una buona. Fanculo perché parto prevenuto su tutto, fanculo perché non ti ho ascoltata prima di scattare. Siamo perennemente a un passo dal perderci, ma mai a un passo dal tenerci. Lancio un sassolino al mare, distruggerei tutto. Non posso perderla di nuovo.
"Ehi" sento la voce di quella, mi giro, e lei si siede di fianco a me. Non le rispondo mi limito a guardare avanti. "Senti, ho capito, per te non vale nulla quello che è successo. Per me è stato comunque un piacere conoscerti" mi dice mettendomi una mano sulla spalla. Da prassi, finisce così sta cosa insensata. "Scusami" dico, alzandomi e lasciandola lì.
[...]
Sono tornato a Roma da un po', il pomeriggio è inoltrato, sto da sta mattina a notare strani movimenti su un qualcosa che ha potuto fare Emma in questi giorni. Foto negate, scattate male, modi bruschi. Ormai non sanno più che inventarsi per avere, un minuto di visibilità. Se Emma c'ha modi bruschi, io che so? Me viene da ridere. Lei sta rispondendo alle accuse. Vorrei starle vicino, ma forse sono l'ultima persona che vuole sentí. Per quanto vorrei raggiungerla, parlare delle mie frustrazioni, aiutarla a superare sto momento non posso farlo, sono solo un danno.
Non m'ha giustamente più scritto, te credo. Non l'avrei fatto fosse stato il contrario.
Ma più passa il tempo più mi tormenta il bisogno di sapere come sta.
Contatto Francesca. Perchè non posso sta così.
Mi dice che sono uno stronzo, che farei meglio a sparire dalla circolazione per il tuo bene. Poi mi dice che mi vuole bene, va a capi che devo fa. Mi dice che sta male, sta male perché cerca sempre di fare le cose per gli altri buttandosi sempre indietro, mi dice che era nervosa quella sera, a causa mia. Mi dice che ha bisogno di ridere, mi dice che è allo studio di registrazione e che hai bisogno di stare da sola.
"Mattia mi raccomando non andarci" mi dice ridendo. Era un chiaro riferimento al fatto che invece era quello che dovevo fare. Credo.
Ma che mi frega.
Prendo l'auto e la raggiungo. Accendo lo stereo passano Ultimo, il nuovo burattino della mia casa discografica, forse sto iniziando a capire. Ma è bravo, molto."E ti dedico il rumore
Di queste inutili parole
Un quadro senza il suo colore
Che è andato via a volare altrove
Io ti dedico il silenzio tanto non comprendi le parole
Questa sera provo a farlo
Questa sera io ti chiamo
E tanto tu non mi rispondi
E tanto poi se mi rispondi
Dici che non siamo pronti
Ed io so quanto costa per te
Ma cerco solo un motivo
Per sentirmi vivo e non è semplice
So quanto pesano in te quelle paure lontane
Meriti anche tu un posto da visitare"Prima di salire, pubblico na cosa. Per farla ridere, deve ridere. Non deve sta male per ste stronzate.
-Anche con me le hai sempre fatte le foto. Però ce l'ho con te perché ancora non m'hai fatto le polpette. Le hai fatte a tutti e a me no 😡-
Busso, lei apre senza guardarmi neanche in faccia. Si aspettava Francesca, infatti sobbalza quando tossisco.
"Briga, che cazzo ci fai qui?" Mi guarda e mi fulmina con lo sguardo. Sorrido, è sempre bella.
"Volevo supportarti, magari puoi farmi le polpette" sbuffa e si passa la mano nei capelli arruffati. "Non ti voglio non capisci, te ne devi andare" mi dice. Infierisce co sta cosa. Sa che mi ferisce ogni volta. Sa che mi provoca a fare stronzate.
"Emma, non voglio nulla voglio sapere solo come stai poi vado via" mi butto sul divanetto, e la guardo, osservo ogni suo movimento goffo, tipico di quando sta con qualcuno "di casa". Vedo i suoi piedi scalzi, che l'accompagnano nella saletta dove recupera un ammasso di fogli .
"Comunque, meriterei almeno una risposta eh. Ti ho fatto una proposta"
Mi guarda di sfuggita, la conosco, sta evitando il mio sguardo. È incazzata. Continua a camminare nervosamente in giro aggiustando in un ordine inesistente i fogli. Ha le mani che tremano, le unghie rovinate.
Prende il telefono, smanetta un po' e poi mi arriva una notifica.
- Hai ragione ❤️-
Sorrido, e non volendo la scambio come una promessa questa farse.
"Vieni qui, non voglio nulla, siediti solo qui. Parlami dimmi cosa ti far star male"
"Tu mi fai male" dice battendo le mani sul piano di lavoro, si volta ha gli occhi rossi, profondi, "tu mi fai male, mi fa male essere sempre disponibile con i miei fans alla fine me li so trovati tutti contro, è un periodo di merda Briga. Io credo che dobbiamo allontanarci, dobbiamo un attimo capire cosa vogliamo" finisce sempre così, lei ha le sue ragioni ma io sono stanco di aspettare, poi ricominciare, lei non sarà mai pronta.
"Mattia, io non sono pronta per quello che vuoi tu. Possiamo fare piccoli passi, come i giorni passati. Ma per ora non posso darti di più. Ho il lavoro, tu pure. Non riesco ad abbandonarmi completamente a te e la colpa è mia. Tu hai tutta la vita da viverti, non posso tenerti frenato per qualcosa che ad ora non posso darti." Continua a fissarmi, io non ho più parole da aggiungere. Mi ha finalmente sputato in faccia quello che sapevo e che non aveva mai avuto il coraggio di dirmi così schiettamente. E va bene così.
"Forse, per tutte ste cose, non sei l'uomo giusto per me" conclude, sospirando. Mi alzo, le prendo la testa tra le mani, la fisso negli occhi che non mi da il tempo di scrutare, perché abbassa lo sguardo. "Non credo ad una parola" le sussurro nell'orecchio "Io sono il tuo uomo. Ma rispetto la tua parola." Continuo alzandole il mento. Finalmente incontro di nuovo i suoi occhi. "Ora vado, aspetto il tuo invito me devi preparà qualcosa" lei scuote la testa, mi allontana con il braccio. Sorrido ad alta voce, "Quando vuoi il mio numero lo hai".
"Mattia vai" conclude.
La tiro a me, ormai vicino la porta, le do un bacio sull'angolo della bocca. Mentre richiude la porta dietro di se.
Corro a casa, ho bisogno di scrivere, scrivere tanto. Ho bisogno di allontanarmi anche io. Fanculo.RAGAZZE CIAO!
Voglio augurare a tutti buone vacanze e spero di poter aggiornare presto.
Un bacione, spero vi piaccia 😘

STAI LEGGENDO
Ogni inizio è negli occhi
FanfictionCome certa musica che, senza sfiorarti, ti stende al tappeto per terra, ansimando per averne ancora, in una pozza di sudore e lacrime e pioggia. Ecco, io il sesso più bello della mia vita l'ho fatto così, senza che nessuno sfiorasse nessuno, con gli...