Lontano pt.1

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Lei va via, la guardo allontanarsi di nuovo. Francesca mi saluta da lontano, le voglio bene. Lei si allontana di nuovo e ormai sono abituato. Chiamo mia sorella, giusto per avvisare a casa che sono vivo.
"Amó, sto al mare, dillo a mamma" le dico, avvisandola. "Cazzo facevi con Emma ieri sera?". Scoppio a ridere, ovviamente non le sfugge nulla e neanche questa. Lei mi ha sempre spronato a lasciare tutti i motivi che ci tengono lontani, alle spalle. Ci ha sempre incoraggiati senza avere peli sulla lingua. Sento che sbuffa a telefono "Emma è appena andata via da qui in realtà, ora stacco, ti amo". Non le do il tempo di replicare, so già di averla lasciata con l'amaro in bocca ma non voglio dare troppe spiegazioni.
Torno in spiaggia da solo, mi metto a girare un po' su i social che ancora sono sconvolti da ieri e quasi a dare conferma metto un like ad una nostra foto, poi scopro che anche lei lo ha messo. Siamo belli. Aggiorno la home e vedo delle sue storie che devo però lasciare in sospeso per fare qualche foto con dei passanti che mi riconoscono. Quando finalmente posso tornare a guardare il profilo di Emma, vedo che si è vista con l'Amoroso. Sono carine insieme. E noto che Emma ha ancora il costume nero di mia madre.
Decido di mandarle un messaggio:
- il costume sarà la scusa per rivederci, il prima possibile-
Lei non mi risponde, mi scazzo. Mi arriva un messaggio freddo solo dopo ore dove mi avvisa che è con le altre ad un bar. Non capisco quando fa così, mi allontana e mi sta sul cazzo. Chiamo un mio amico di Fregene, ho bisogno di bere. Domani mattina devo partire presto ma non mi frega.
Andiamo in un locale, mi ubriaco. Le mando un audio. E faccio anche una storia, nel dubbio.
"La tua ragazza mi sta sul cazzo
Mi sta sul cazzo, mi stai sul cazzo"
Spengo internet, imposto la sveglia e mi riprendo solo in treno il giorno dopo, quando sembra di stare al polo e devo farmi 4 ore di treno. Accedo a Twitter, pubblico una foto. Avviso di sta sera, solite cose. Tra i mille messaggi di Whatsapp noto i 10 suoi. Mi insulta, chiede scusa, ascolto le note vocali, mi ama. Già così dice. Mi blocco, lei è online e sta scrivendo.
-in bocca a lupo per sta sera sono fiera di te. Questo premio è la tua rappresentazione. Rispondimi ti prego non essere impulsivo-
La chiamo perché infondo sono un codardo e ho bisogno di lei.
Non fa nemmeno passare uno squillo e sento la sua voce roca al telefono. "Ehi, ciao" mi dice, dolce, tranquilla. "Ciao un cazzo Emma, quando stai con quelle inizi ad ignorarmi e sai che odio questa cosa. A Giulia sto sul cazzo e lo sappiamo!" Dico tutto d'un fiato. Odio essere messo da parte quando io faccio girare tutto il mio mondo intorno a lei. "Mattia a me nessuno può influenzarmi, voglio solo che stiamo tranquilli. Saranno giorni complicati, saremo lontani. Non roviniamo tutto" mi implora, sento che è sincera. La amo anche io, ma non posso dirglielo.
"Va bene, facciamo le persone mature" dico prendendo la parola, "domani tu te ne vai, vai dal tuo amico, io devo lavorare forse è meglio per capire cosa vogliamo" lei resta in silenzio, non sa dove voglio parare, forse non lo so neanche io ma so solo che sono ancora incazzato altro che persona matura. "Forse è meglio che non ci sentiamo in maniera continua, solo se è necessario" finisco e non appena finisco di parlare mi pento. Come al solito.
"Devi sempre rovinare tutto Mattia, va bene, questa volta facciamo come dici tu, ci sentiamo quando mi chiami" non mi da modo di replicare, ma quello che è successo nei giorni seguenti è stata tutta una conseguenza delle mie azioni.
Lei mezza nuda sul palco, lei scazzata con il mondo per un fornello, lei in aeroporto, lei a Londra, i suoi like sotto le mie foto, le mie attenzioni mancate, ancora per poco. Lontano da me, senza di me.

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