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Cap 8

Riconobbi subito quella voce,era inconfondibile.
"Ti ho detto di lasciarla andare!" urló.
Alzai lo sguardo per capire cosa stava acadendo.
Vidi Harry.
Si Harry era venuto qui in America e ora mi sta aiutando.
A fatica mi alzai,non riuscivo più a stare in piedi,le guance mi facevano male e le lacrime non smettevano di scendere.
"oh e tu chi saresti?" domadó Luke.
"Sono Harry,il suo fratello maggiore e se la picchi avrai dei problemi,grossi problemi.
Jess vieni qui".
Harry mi prese in braccio e mi portó a casa degli zii.

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Sentii delle voci,ma non capivo niente.
Aprii gli occhi e vidi Gemma,Harry e Jo discutere.
Erano in camera mia e stavano urlando tutti e tre e parlavano di Luke,Luke Hemmings.
"Oh ti sei svegliata finalmente!" disse Gemma.
"Ti avevo detto che non potevi uscire con questi ragazzi!"strillò.
"Te lo avevo detto che Luke picchia le ragazze!"aggiunse Jo.
"Se non fosse stato per me ora tu saresti ancora fuori a farti picchiare da qual maniaco!"sbraitó Harry.
Tutti e tre continuarono a darmi colpe su colpe.
La stanza era piena di urla e io non capivo più niente.
"Fanculo a tuti e tre! Lasciatemi stare decido io cosa faccio della mia vita!" gridai con le lacrime e intanto buttai fuori dalla mia camera tutti e tre.
Finalmente avevo un po' di pace,ma non del tutto.
Continuava a passarmi per la testa la scena di oggi,in cui Luke mi picchiava.
Mi toccai la guancia,mi faceva ancora un po' male,mi guardai allo specchio e intravidi dei segni blu,viola.
Mi buttai nel letto,finché non mi addormentai.
Il giorno dopo uscii un po' prima del solito per non farmi vedere dagli altri.
Non volevo vederli,perchésicuramente avremmo iniziato a litigare.
Quando arrivai a scuola tutti i ragazzi mi fissarono,mu sentivo a disagio.
Avevo tutti gli occhi puntati addosso,nessuno non mi fissava.
Mi sentivo sudare e avevo già il mal di testa.
Andai in bagno per rinfrescarmi un attimo e bagnarmi le tempie.
Sentii delle grida.
'Qualcuno sta male?' pensai.
Mi diressi verso la porta da cui provenivano le urla,fecu per aprire,ma mi bloccai subito.
Quelle non erano urla normali,ma urla di piacere,no non ci potevi credere,lostavano facendo davvero nel bagno!
Sentii anche la voce del ragazzo.
Quando sentii le sue parole mi bloccai,mi sentii persa.
Lui era...