Capitolo 12: il mondo senza eroi

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C'era tranquillità, sicurezza, calore e benessere dentro quel letto matrimoniale, in quella camera d'albergo. Si, a quattro stelle. Lo riconoscevo perché tutti gli alberghi hanno quel caratteristico suono, non so di cosa sia precisamente e poi c'è il profumo delle lenzuola. Si sentiva che erano state appena cambiate, erano pulite con il solito detersivo. Sembrava quasi che tutti gli hotel si mettessero d'accordo su quale usare.
Qualcosa però stava stonando con tutto questo: io non dovevo essere in una camera d'albergo e non dovrebbe esserci qualcuno con la voce di Loki che bussa furiosamente alla mia porta urlando che qualcosa era andato storto. Aprii gli occhi. Effettivamente ero in un hotel, ma cosa ci facevo?
Accesi la luce e mi guardai intorno cercando di ricordare cosa fosse successo.
Allora, ero uno gigolò, sposato con Tony in un'altra realtà e avevamo attraversato un portale per tornare a casa.
-oh cazzo!- mi alzai in piedi e aprii la porta trovandomi davanti un uomo con occhi azzurri, capelli corti, biondi e mossi.
-lei sarebbe?- chiesi.
-non fare il cretino Clint! Sono io! Loki!-
-Loki? Hai cambiato aspetto?- chiesi.
-no! non capisco che sia successo! Mi sono ritrovato in questo hotel, conciato così e l'unica cosa che sono riuscito a fare è venirti a cercare perché appena sono uscito sono stato assalito!- esclamò peggio di una diva.
-assalito? Nemici? Teschio Rosso?!- dissi preoccupato.
-no! donne! Migliaia di donne!-
Risi divertito.
-A Stark sarebbe piaciuto essere nei tuoi panni.- disse il capitano Rogers.
-oh credo che tu ti sbagli di grosso.- dissi sicuro.
-ah si? Stark è uno dei peggiori donnaioli. Se fossi una donna non lo sposerei mai, potrebbe farmi le corna anche la notte delle nozze.-
-è per questo che ha sposato me.- sibilai.
Lui rimase zitto.
-se Tony avesse voluto essere nei panni di Loki, be nessuno avrebbe voluto essere nei suoi.- sorrisi.
-waaaaa- un urlo che si avvicinava.
Ci voltammo tutti e vedemmo Tony correre verso di noi, quando mi vide mi si arrampicò addosso.
-che è successo?-
-donne! Miliardi di donne! Ancora un po' e mi violentavano!- urlò disperato.
Sospirai:-con me queste cose non capitano.- mi strinsi nelle spalle.
-dobbiamo cercare gli altri. Cosa più importante e capire dove diavolo siamo finiti e come faremo a tornare a casa!- brontolò Loki.
-una cosa per volta. Cerchiamo gli altri.- annuii.
Ci dividemmo a coppie e girammo per l'albergo.
Io e Tony riuscimmo a trovare Fury e Maria Hill, in due camere separate ma accanto.
Degli altri nessuna traccia.
-andiamo nella hall, magari Loki e Steve hanno trovato gli altri.-
-sì, almeno vediamo di fare il conto della situazione.- annuì Tony.
Scendemmo e trovammo i due insieme a Thor e Phil.
Phil era seduto su una poltrona, sembrava molto provato.
-tutto ok?- chiesi.
-è sotto shock.- disse Loki.
-come tutti.- intervenne Fury.
-si può sapere che è successo?- Maria sembrava quasi essere tornata in se, ma stava solo recitando la parte della spia perfetta per poter superare questo problema.
-abbiamo sbagliato.- rispose Loki.
-dovevamo tornare nel nostro mondo! Nella nostra realtà! Hai presente qual è la nostra realtà Clint?!-
-lo so! Non è di certo colpa mia! Le tue care amiche Moire potevano dircelo che c'erano due portali!- sbraitai.
-non ce n'erano due.- intervenne Tony.
-altrimenti lo avremmo trovato come abbiamo trovato l'altro.-
-giusto.- annuii.
-allora che diavolo è successo?-
-c'è stato uno strappo credo.-
Ci voltammo e vedemmo Bruce in compagnia di una ragazza bionda.
-Natasha?- la guardai spalancando la bocca.
-non dire niente.- strillò lei disperata.
-però... non sei mica male bionda.- si complimentò Tony.
-oh sta zitto te.- brontolò.
-per carità cerchiamo di capire come uscirne!- urlò Loki.
-spiegati meglio dottore.-
-credo che noi siamo entrati nel momento sbagliato, proprio mentre all'interno del portale stava avvenendo una frattura spazio temporale dimensionale.-
-in poche parole questa è un'altra dimensione!- semplificò Tony.
-Fantastico!- mi battei una mano sulla fronte.
-quindi dobbiamo semplicemente trovare un altro portare e tornare da dove siamo venuti.- esclamò Fury.
-no.- dicemmo io, Tony, Nat, Bruce e Loki in coro.
-dobbiamo cercare il portale che ci condurrà nella nostra realtà di appartenenza.- spiegò Nat.
-quella da dove siamo venuti.- insistette Fury.
-no.-
Silenzio, era la prima volta che sentivo quella voce da quando eravamo caduti in questa realtà.
Mi voltai verso Phil, aprii a bocca ma non riuscii a dire niente.
Fu lui a parlare:-quella non era la nostra vera realtà, ho capito bene?-
Annuii solamente.
Anche lui assentì e si alzò in piedi:-io ci sto. Avrete tutto il mio appoggio.-
Tony si fece avanti:-e perché dovresti? E perché noi dovremmo chiedere il tuo aiuto. Dopo quello che hai fatto...-
-Tony...- dissi piano. Lui si voltò verso di me, io scossi la testa. Lui rimase zitto.
-le persone cambiano, anche se non ci vuoi credere.- disse lui.
-lo spero. Perché avremo troppi problemi da risolvere e sapere che tu non inizierai a costruire castelli per i tuoi fini, sarebbe un meraviglioso problema in meno.- affermai.
Allargò le braccia:-guardami! Non so neanche chi sono! Come potrei fare castelli!?-
-questo è il primo problema.- disse Steve:-non sappiamo chi siamo qua.-
-ma certo che lo sapete!- esclamò una voce femminile mai sentita fino a quel momento.
Ci voltammo e trovammo una donna bionda, con un sorriso gentile e un vestito molto simile ad un tailleur, si avvicinò.
-siete Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Tom Hiddleston, Clark Gregg, Cobie Smulders, Scarlett Johansson e Samuel L. Jackson.- disse lei indicandoci per ogni nome che pronunciava.
-e tu saresti?- chiese Phil/Clark.
-ma siete per caso caduti in un container di scorie radioattive e avete perso la memoria?-
La guardammo.
-io da piccolo ci sono caduto dentro.- disse Steve annuendo piano.
Ci voltammo a guardarlo:-è vero!- si difese.
-oh questa poi!- esclamò la bionda:-io sono Gwyneth Paltrow.-
Annuimmo, non ci diceva niente, anche se a me la sua figura sembrava familiare.
-siamo degli attori!- aggiunse.
-attori? Davvero?-
-be questo lo sapevo di già.- intervenne Maria.
-io non sono un attore, sono un regista.- disse il marito.
-e di cosa? Dei filmini delle medie?- sorrise.
-ecco dove ti ho già vista!- esclamai, il suo sorriso mi fece capire chi era.
-tu sei Pepper...-
Il suo sorriso si spense:-oh santo cielo no. Ti prego dimmi che non è successo!-
-successo cosa?- mi avvicinai.
-voi non dovreste essere qui! Dovreste essere a casa!-
-ci abbiamo provato! Ma siamo stati sputati qua!- le spiegai, la gioia che si vedeva nei miei occhi era immensa. Era la prima volta che trovavamo qualcuno che sapesse chi eravamo davvero e cosa stava succedendo.
-perché non ce ne siamo accorte prima! Deve essere successo qualcosa con le fratture spazio temporali.-
-è quello che avevo pensato anche io.- disse Doc.
-credo di potervi dare una mano, ma dovete fare i bravi perché quelli che state impersonando ora esistono e sono dispersi da qualche parte. Vedete di non complicargli la vita.- sussurrò.
Annuii:-faremo del nostro meglio.-
-fantastico. Ora vado a cercare gli agenti del tempo, loro vi possono aiutare.-
-Grazie Pepper.- dissi prima che se ne andasse.
- mi chiamo Gwyneth. Non sono Pepper.- sorrise e fece per andarsene di nuovo ma Tony la fermò.
-aspetta! Hai detto che siamo attori, ma di cosa?-
-avete interpretato voi stessi in un film.-
-cioè?- chiese Phil.
-cioè Robert ha interpretato Tony, Jeremy Clint e così via.-
-e il vero Tony Stark di questa realtà non si lamenta che qualcuno gli frega il posto?- disse scioccato.
Lei ci guardò triste:-ragazzi, in questo universo, gli eroi non esistono.- se ne andò.
-non esistono?! È assurdo!- intervenne Phil.
Sorrisi, quello era il caro e vecchio Phil, quello fan di Capitan America.
-bene, quindi ora restiamo qui, seduti e aspettiamo che ritorni. Non credo ci sia altro da fare.- proposi.
-a me piacerebbe andare in esplorazione di questo universo...- ammise Tony.
-non dobbiamo cacciarci nei guai.- lo fissai.
-oh, dovremo stare qui allora.- disse lui sedendosi sul divanetto.
-vedo che hai capito.- sorrisi e mi misi accanto a lui.
Mi strinse a se mentre tutti gli altri si sedettero.
-allora, da quanto state insieme voi due?- chiese Tony a Bruce.
-come scusa?-
-hai capito, tu e Natasha da quanto state insieme?-
Bruce arrossì, fu Nat a rispondere:-da poco.-
-anche se si piacevano da tanto.- intervenni.
-oh che storia interessante.-
-per niente.- disse Loki a braccia incrociate.
-quanto sei acido.- gli feci la linguaccia.
-quanto sei sexy quando fai così.- disse Tony piano al mio orecchio.
-per te sono sempre sexy.- ridacchiai.
-è vero.- mi baciò.
-ROBERT!- ci voltammo e vedemmo un uomo, carino, inglese e con un'attaccatura dei capelli molto più alta di quella di Loki che ci fissava.
-penso ce l'abbia con te.- dissi senza farmi vedere.
Tony si alzò:-che succede?-
-che succede? Osi pure dirmi che succede?! Lo stavi baciando! E non osare dire che non è così perché vi ho visti!-
-ehm... non è come credi!- provò a giustificarsi.
-non.. non è come credo?!- mi guardò:-io ti meno!- mi si lanciò addosso.
-ehi! Fermo!- esclamai, parando il suo pugno ed evitando che mi picchiasse.
-ti vuoi calmare? Chiunque tu sia!?- ero spaventato, questo qui voleva ammazzarmi!
-CIUNQUE IO SIA?!?! Io sono Jude, il suo fidanzato!!- urlò.
Gli diedi uno spintone, cercando di non fargli male ma da evitare che riprovasse a picchiarmi.
Lui mi fissò, poi guardò Tony e gli tirò un pugno in faccia prima di andarsene.
Mi voltai a guardare Tony che aveva una mano sul naso sanguinante. Bruce si era avvicinato per vedere se poteva aiutarlo.
Lo fissai truce, arrabbiato per questa cosa.
-Clint?- disse lui piano.
Me ne andai, uscii dall'hotel riuscendo ad evitare quel bordello di ragazze che mi assalirono e trovai un piccolo parchetto con una panchina. Mi ci sedetti arrabbiato.
Sapevo che non era colpa sua, ma avevo lo stesso quel senso di fastidio. Non so per quale motivo, in fondo quell'uomo stava con Robert, non di certo con il mio Tony.
Sospirai cercando di far sbollire la rabbia quando qualcuno si sedette accanto a me:-salve!-
Mi voltai e vidi una ragazza, molto giovane, aveva dei cortissimi capelli bianchi, gli occhi marroni, indossava una semplice canotta nera e dei pantaloni, ai piedi aveva le Creepers, ma la cosa più strana era il suo cappotto. Sembrava quello di un capitano della marina.
-ciao. Non faccio autografi.- brontolai.
Lei rise:-oh lo so, tu non sei Jeremy.-
-come fai a saperlo?-
-io mi chiamo Omega. Sono un'agente del tempo.-
-sei una di quelli che Pepper cercava.-
- Gwyneth.- mi corresse annuendo.
-vabbè, ci siamo capiti.- abbassai lo sguardo sui miei piedi sperando che si volatilizzasse così come era arrivata.
-l'avete fatta grossa lì dentro.-
-be non è colpa nostra.-
-si può dire che la colpa è vostra.-
Le lanciai un'occhiataccia.
-dovrete rimediare.- mi disse seria.
-cosa, scusa?-
Lei sospirò:-senti, le cose stanno così. Prima che voi arrivaste qui c'erano delle persone che vivevano la loro vita, con le loro relazioni e tutto il resto. Poi siete arrivati voi e loro adesso sono dispersi nel nulla aspettando che il corpo estraneo venga rimosso. Loro torneranno quando voi ve ne andrete. Ma Jude, il fidanzato di Robert, si ricorderà che ti ha baciato mentre Robert non ricorderà assolutamente nulla. Quindi avete leggermente distrutto la linea temporale di questo universo e dovete rimediare.-
-perché dovrebbe interessarci?- gli chiesi.
-perché a voi serve il nostro aiuto e finché non avrete sistemato tutto, voi non andrete da nessuna parte.- si alzò in piedi:-noi siamo i vigilanti del tempo. Quando un cattivo, come Hitler, ha compiuto una strage, prima che arrivi la sua morte lo prendiamo gli facciamo pagare caro quello che ha fatto. Nello stesso tempo aiutiamo poveri disgraziati, come voi, a tornare a casa propria. Noi tuteliamo il tempo e voi avete appena infranto una delle più importanti regole. Non vi possiamo ne vogliamo punire ma dovete rimettere le cose al loro posto.-
Sospirai:-non abbiamo altra scelta immagino.-
Lei annuì tornando a sedersi:-ma non dovrete dire a Jude che siete di un altro universo. Nessuno deve sapere che ne esistono altri. Sarebbe la fine.-
-lo avevo intuito.-
Restammo per un po' in silenzio, poi mi voltai e la guardai.
-che mondo è questo?- chiesi.
-un mondo perduto.- rispose Omega sospirando.
-perchè è così?-
-perchè hanno smesso di credere negli eroi.-
-ma non tutti.- se noi eravamo attori che impersonavano eroi, qualcuno che ci credeva c'era ancora.
-no, c'è ancora qualcuno capace di sognare e di far sognare gli altri.- disse infatti.
-perchè siamo finiti qua? Avremmo dovuto tornare a casa. Così ci avevano detto.-
-forse perchè dovevate portare con voi questa esperienza.- sorrise lei.
-perchè?- non aveva senso.
-per sapere che un mondo senza eroi è un mondo senza speranza.- sorrise.
Annuii:-lo credo anche io.- dissi piano pensieroso.
Lei mi diede una manata sul ginocchio:-ora coraggio! Avete una missione da portare a termine. Ci rivedremo quando avrete sistemato.-
-ok.- mi voltai verso di lei, ma era già sparita.
-come diavolo...?- sospirai; era meglio lasciar perdere. Mi alzai e tornai all'hotel cercando gli altri.


Entrai nella hall trovandoli ancora tutti lì.
-Clint...- Tony mi si avvicinò, lo guardai sfiorandogli delicatamente il naso.
-fa male?-
Lui scosse la testa:-non poi così tanto.-
Annuii:-devi farci pace. Dobbiamo sistemare quel casino.-
-perché?- chiese Phil.
-perché non possiamo andarcene lasciando dietro di noi conti in sospeso.-
-no, perché se non lo facciamo, gli agenti del tempo non ci riportano a casa.- rispose Loki.
-grazie, Loki.- sibilai.
-ok, allora basta dirgli che lui non è il suo fidanzato.- disse Fury.
-no, non possiamo. Nessuno deve sapere quello che è successo.-
-e quindi?- Tony mi guardò allargando le braccia preoccupato.
-devi chiedere scusa e trovare una storia plausibile per Jude.-
-e che cosa dovrei dirgli?-
-non lo so, sei bravo ad inventarti storie.- mi sedetti su una poltrona, non so perché ero ancora così infastidito.
-non ho mai inventato storie con te.- mi puntò il dito avvicinandosi.
-vi prego! smettetela.- brontolò Phil esasperato.
-mi aspettavo questo commento da Loki, non da te.-
-oh certo, perché solo io mi lamento!- si lagnò il dio.
-smettetela di combattere!!- urlò Fury.
Ci fu silenzio.
-dobbiamo trovare quest'uomo: Jude.- disse Maria.
-adesso capisco perché voi siete i capi.- sogghignò Loki.
-veramente la Hill non è proprio il capo.- sottolineai io, leggermente stizzito.
-resta il fatto che hanno ragione.- disse Nat.
-bene, come facciamo?-
-be, se sta con Stark...- iniziò Steve.
-Robert.- dicemmo io e Tony in coro.
-quello che è. Dicevo; se stanno insieme vuol dire che dormiranno insieme. Magari lo si può trovare nella stanza dove ti sei svegliato.-
-ah, ci hai dormito insieme.- dissi senza guardarlo. Ora capivo perché ce l'avevo con lui.
-in effetti sono scappato dalla camera perché non ero solo e quella persona non eri tu...- sussurrò pensieroso grattandosi la testa.
-e quando aspettavi di dirmelo?-
-per favore ragazzi, smettetela.- Nat mi guardò.
-vado a vedere cosa riesco a fare.- disse Tony andando in camera.

Tornò dopo pochi minuti con il labbro spaccato.
-direi che non ha funzionato.- lo guardai.
-no, non mi ha creduto.-
-cosa gli hai detto?-
Mi fissò:-è meglio che non te lo dico.-
Annuii:-hai fatto la cazzata del secolo.-
-si.- annuì e si fece disinfettare da Bruce.
-che camera è?- gli chiesi.
-la 69.- rispose.
Mi alzai.
-immagino sia la tua preferita.- ridacchiò Steve.
-no.- esclamammo in coro io e Tony.
-vai da lui?- aggiunse poi.
-ci provo.- salii le scale arrivando alla camera 69, bussai.
-vattene stronzo!- sentii urlare da dentro il ragazzo.
-non sono Robert.-
La porta si aprì, mi fissò.
-sei comunque uno stronzo Jeremy.- fece per chiudere ma misi il piede dentro.
-aspetta. Vorrei spiegarti che è successo.-
Lui mi guardò aspettando. E ora che storia mi inventavo?
-lui ti ama, davvero.-
-allora perché ti ha baciato?-
Già, bella domanda.
-per una scommessa.- che scusa di merda.
Lui alzò un sopracciglio.
-era convinto di vincere invece ha perso e lo hanno costretto a baciarmi. Lui non voleva farlo perché sta con te. Neanche io volevo farlo, ma mi hanno costretto. Insomma sono fidanzato!- sperai che fosse vero.
-lo so.- sospirò:-ma anche io e Robert siamo sposati e abbiamo dei figli e nello stesso tempo stiamo insieme.-
-credo che per Robert un amante sia abbastanza. Non credi? E poi, credimi, non sono il tipo da uomini.- che bugia colossale, ma mica poteva saperlo lui.
Lui annuì.
Sorrisi e congiunsi le mani:-ti chiediamo tutti di perdonarlo, soprattutto Robert. Non si nota, ma sta male per quello che è successo.- fare il melodrammatico di solito funzionava.
-va bene.- aprì la porta.
-allora vai a fare pace.- sorrisi contento.
-ok, grazie Jeremy. Adesso capisco perché Robert vi vuole bene.- chiuse la porta della camera e corse verso la hall. Lo seguii mentre si avvicinava a Tony preoccupato.
-ehi, tranquillo. Non ti voglio picchiare.- sorrise alzando le mani in segno pacifico.
Tony annuì e si avvicinò. Fu abbracciato dall'uomo:-niente più scommesse, ok? Altrimenti la prossima volta ti picchio sul serio.-
Il moro annuì spaventato:-allora non ne parliamo più. Continuiamo come se non fosse successo nulla, va bene, tesoro?-
-va bene.- sorrise Jude.
Io ero lì dietro, avrei tanto voluto tirare un pugno a Tony e spappolare la testa di Jude contro il muro, ma mi costrinsi a restare fermo.
-ti amo.- disse Jude baciandolo.
Mi voltai, non potevo vederlo. Mi sentivo tradito, nonostante sapessi che lo faceva per farci tornare a casa.
-anche io.- disse lui piano sorridendo.
-torno in camera, a stasera allora.- lo salutò Jude e se ne andò.
-come hai fatto?- chiese Thor fissandomi.
-sono nato per mentire.- dissi con rabbia e disperazione:-ora torniamo a casa.- feci per uscire dall'hotel quando vidi quella ragazza di prima entrare e avvicinarsi a noi. Aveva una camminata davvero teatrale, come se immaginasse in sottofondo una musica d'effetto, tipo "the final Countdown".
-Omega, vero?-
-è increscioso che tu non ti ricordi come mi chiamo.- brontolò lei facendo gli stessi versi che farebbe una bambina.
-si, be, ho altri problemi per la testa.-
-vedo, ma non devi preoccuparti. Tony direi che è particolarmente attaccato a te e non basterà un JudeACaso a separarlo da te.-
Annuii appena:-quindi? Ora possiamo tornare a casa?-
-certo.- sorrise:-seguitemi.- uscì dall'hotel e noi tutti la seguimmo.
Nel frattempo prese il telefono e chiamò qualcuno.
-Gwyneth? Sì, li sto portando a bordo. Tutto è sistemato. Dillo alle altre.-
-a bordo?- chiese Thor.
-certo. Come volete viaggiare? È l'unico modo che avete di tornare a casa senza morire.- disse lei seria.
-cosa?- esclamò Fury.
-avete oltrepassato troppe volte il vuoto. Il vostro corpo non lo sopporta. Se passate di nuovo nel vuoto morirete. Però noi abbiamo sulla nostra astronave delle celle criogeniche che vi proteggeranno.-
-ferma ferma!- disse Nat confusa.
-vuoto? Astronave? Celle criogeniche?- Bruce espresse ad alta voce tutte le nostre perplessità.
-neanche lo S.H.I.E.L.D. aveva astronavi e celle criogeniche.- dissi.
-ovvio! Sono tecnologie più avanzate, del futuro!-
-futuro?- Phil non era convinto.
-ehi, se ci chiamiamo agenti del tempo un motivo ci sarà. Noi viaggiamo nel tempo e tra gli universi sistemando i vari casini. Altri ci chiamano Torchwood, ma non ci piace perché poi pensano che siamo come delle altre persone.-
-viaggi nel tempo. Fico.- esclamò Tony affascinato.
-si, be... siamo arrivati.- disse Omega facendo un salto e aggrappandosi ad una scaletta che scese da qualcosa che non c'era, o all'apparenza non c'era.
Salì sulle scalette:-forza venite su!- ci incitò a seguirla.
Fui il primo ad arrampicarmi, poi tutti gli altri.
Arrivammo ad un'astronave. Al suo interno molti uomini si voltarono a fissarci.
Mi sentivo come se fossi tornato al circo.
-ok, il pacchetto è a bordo. Ora deve essere incartato.- disse Omega in un auricolare.
-tu, tu e tu. Venite con me a metterli nelle celle. Tiny, tu avvia la sequenza per Terra 91084.-
-si capitano!- rispose quest'ultimo.
-sei un capitano?- la guardai.
-certo! Altrimenti perché avrei questo cappotto!- se lo sistemò.
-mi sembri troppo giovane.-
-non cercare di calcolare l'età solo dall'aspetto fisico. Qui non funziona così. Non per me almeno. Ora torniamo a casa, forza.-
Annuii e seguimmo Omega e i suoi tre uomini fino alle celle criogeniche.
-è tutto sicuro, lo abbiamo fatto tante volte. Ora voi entrate qui, vi addormenterete e quando vi sveglierete sarete a casa e sarà come se nulla fosse successo. Tranne per te Clint e per Loki.-
-non potete evitare di farci perdere la memoria?- chiese Tony.
Lei scosse la testa:-non siamo noi che decidiamo. Mi dispiace.- ci fece cenno di entrare.
Gli uomini che erano con lei aiutavano tutti a farli entrare e addormentare. Li guardai uno per uno mentre si sdraiavano dentro a quelle alcove, si addormentavano e sparivano alla mia vista.
-ehi, Clint.- Tony mi chiamò a se prima di sdraiarsi.
-io conto su di te per ricordare tutto.- strinse tra le dita i due anelli.
- d'accordo.- sorrisi e lo baciai. Un bacio disperato, come se fosse l'ultimo.
-spero non sia un bacio d'addio.- sussurrò mentre si sdraiava. Il vetro si chiuse su di lui, il gas entrò in azione e lui si addormentò, poi il lettino fu inserito dentro a quell'immensa struttura.
-addio Tony. - sussurrai mentre una lacrima mi scivolò sulla guancia.
-l'adamantio è proprio un metallo forte. Resiste a qualsiasi cosa.- disse Omega intromettendosi in quel momento così triste.
-che centra?- chiesi.
Lei scosse la testa:-tocca a te, Clint.-
Annuii:-lo so. - mi sdraiai e lei mi si avvicinò prima di chiudere tutto. Doveva dirmi un'ultima importante cosa.
-ricorda questo Clint, c'è sempre qualcuno che combatte perché gli eroi, veri o finti che siano, esistono.- sussurrò piano. Era una lezione che voleva dare solo a me, nessun'altro doveva ascoltare.
-gli eroi esisteranno sempre.- dissi serio e sicuro della mia affermazione, in qualche modo solenne.
-già. Una bella favola da raccontare a propria figlia non credi? il mondo senza eroi... che ha, finalmente, trovato i suoi.- disse, sembrava quasi commossa.
-io non ho figli.- risposi atono.
Omega sorrise:-lo so.-
Premette un pulsante.
La cella si riempì di gas.
Inspirai profondamente.
Il buio calò su di me, come era caduto su tutti i miei compagni.

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⏰ Last updated: Aug 04, 2018 ⏰

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