Capitolo 4, Lo specchio

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Capitolo 4, Lo specchio

Uno specchio riflette fedelmente ciò che vede? Se chiedete a chi li fabbrica vi risponderà che due specchi diversi non riflettono mai allo stesso modo. E allora cos'è quel riflesso? Siamo noi? È qualcun altro? Se siamo noi, quale versione di noi finisce nello specchio? Se è qualcun altro, chi è?

Lexa passò il resto della notte a fissare il suo riflesso nello specchio. L'immagine di Clarke era svanita pochi istanti dopo essere comparsa e per quanto si fosse accanita nel suo compito di sorveglianza la Heda non era riuscita a scorgere più altro se non sé stessa. Verso l'alba cominciò a credere di essersi immaginata ogni cosa. Che il suo sguardo fosse labile esattamente come la sua mente. Ricordava cose mai accadute e non conservava memoria di quelle realmente successe, vedeva cose impossibili che poi svanivano poco dopo. L'estrazione della fiamma aveva danneggiato il suo cervello? O era forse colpa della morte con annessa resurrezione? In ogni caso queste visioni la turbavano assai meno della sensazione che le lasciavano addosso, la sensazione che fossero reali, per lei molto più reali di ciò che la circondava. Non era abituata a indulgere nelle fantasie e si sentiva frustrata da quell'improvvisa incapacità di farne a meno.

Mezz'ora dopo quando Octavia bussò alla porta ed entrò, la trovò con le gambe incrociate di fronte allo specchio, ancora intenta a fissarlo. La vide distintamente avvicinarsi a lei e fermarsi incerta a pochi centimetri, probabilmente convinta che stesse meditando e dissuasa dal disturbarla. Finalmente si schiarì la voce e le disse:

"Lexa, Indra sta meglio. Potresti parlarle, ma ti avverto che non è di umore particolarmente accomodante." le comunicò incerta.

"Non approva quello che sta succedendo." commentò cupa Lexa senza smettere di fissarsi, irrequieta al pensiero che qualcosa avrebbe potuto comparire nell'istante esatto in cui si fosse voltata.

"Decisamente, no." nella voce di Octavia c'era una punta di rammarico.

"Non sta dimostrando apprezzamento per la tua rinnovata condizione di comando delle file nemiche." Lexa era divertita. Lo era a sufficienza da avere la forza di spostare finalmente la testa in direzione di Octavia. La colse fare una smorfia di disappunto.

La Heda si alzò e si avviò verso la sala del trono. Con una certa sorpresa notò che la Skairipa la stava seguendo. Appena entrata nella sala si accorse che molte persone erano state spostate: erano morte? Erano guarite e quindi erano state spostate in luoghi dove fossero più controllabili. Vagò con lo sguardo nella stanza memorizzandone la configurazione: una decina di guaritori Skaikru, otto delle loro guardie armate, i suoi erano stati suddivisi in quattro settori, probabilmente in base alle loro condizioni di salute. In tutto i terrestri saranno stati una quarantina. Nel settore in alto a destra riconobbe Indra, seduta contro la parete fissava con ostinazione uno spicchio di luce sul muro di fianco a lei. Le si avvicinò con passo deciso mentre il resto dei presenti, quelli che erano coscienti almeno, la osservavano con sorpresa, ma anche con risentimento.

"Oso gomplei don odon. Yu ouyon klin kom osir." fu accolta da questa frase sibilata tra i denti. "La nostra battaglia era finita. Tu ce lo dovevi."

"Octavia capisce ciò che dici Indra, non è necessario parlare nella nostra lingua." la ragazza le stava ancora appiccicata e Lexa ebbe la netta sensazione che la stesse sorvegliando, alimentata dalla reazione di agitazione che aveva avuto appena l'aveva sentita pronunciare quella frase.

Indra continuò imperterrita parlando nella lingua dei terrestri, con un tono ancor più aspro.

"Capisce ciò che dico ma non parla la nostra lingua, parla solo la lingua del suo popolo di traditori." ringhiò.

Lexa tacque e attese. Passarono alcuni minuti prima che Indra si decidesse a puntare su di lei i suoi occhi acquosi.

"Ci hai venduto agli Skaikru come bestiame. Hai venduto la libertà e la potenza del nostro popolo alle stesse persone che ci hanno avvelenato! Dovevi lasciarci morire con onore..."

Come back in timeWhere stories live. Discover now