You are my hero {Bakugou Katsuki x reader}

Chapter 7: party

Ero solo in attesa dell'arrivo di kirishima, Todoroki e...Bakugou.

Quando sentii suonare il campanello corsi verso la porta. La aprii vedendo kirishima e Todoroki sorridermi.

-pronta?-

-si, corro a prendere lo zaino-

Afferrai la cartella adagiata sul divano e tornai all'ingresso.

-pronta!- sorrisi.

-perfetto ora tocca a Bakugou-

Annuii. Attraversammo la strada e suonammo il campanello.

-chi è?- chiese, pimpante, Mitsuki al citofono.

-salve Mitsuki, sono t/n. Sono venuta a prendere Katsuki-

-ah sisi. Aspetta solo un attimo cara-

Mitsuki agganciò ma subito dopo riaprì la conversazione.

-quell'idiota di mio figlio ha detto che vi raggiunge in moto-(sisi, avete letto bene, KATSUKI HA LA MOTO)

-OK, grazie-

Mi voltai verso i miei compagni che mi guardavano stupiti.

-qualcosa non va?-

-come fai...-iniziò Eijirou

-...a conoscere la madre di katsuki- concluse Shoto

-lunga storia-

Detto ciò ci avviammo verso casa di Momo.

Quando giungemmo sotto casa della ragazza trovammo l'intera classe a bocca aperta.

Era una villa enorme.

Anche più grande degli studi dove registravo le mie canzoni.

Entrai camminando lentamente.

-è permesso?- domandai a nessuno in particolare.

Poi, però la figura di Momo apparve sulla soglia pronta ad accoglierci. Si vedeva lontano un miglio che era emozionata.
Salutai con un sorriso che presto venne ricambiato dalla mora.

La ragazza fece da guida nella dimora e finito il giro turistico ci fece accomodare in una stanza dove erano sparsi dei sacchi a pelo colorati. Erano disposti casualmente, lasciando comunque abbastanza spazio per muoversi.

Momo indicò due porte vicine.

-in quelle camere potrete cambiarvi. Le ragazze in una e i ragazzi nell'altra.-

Senza nemmeno farcelo ripetere ci dividemmo in due gruppi e ci dirigemmo nelle camere assegnate per cambiarci.

Time skip...

Indossai un pigiama corto e due volte più grande della mia taglia, composto da un pantaloncino blu scuro e una maglia azzurra extra-large, a maniche corte, con sopra la scritta 'Neko'.

Ero adorabile con quel pigiama.

Uscii dalla stanza e vidi Mineta, con occhi a cuoricino e un filo di bava che gli colava da un lato, evidenziare le prosperose curve delle ragazze.

Capendo all'istante che il nanerottolo non si era fatto scrupoli a spiare dalla serratura della porta come le ragazze si cambiavano, il mio viso si tinse di rosso, un po' per rabbia un po' per imbarazzo.

Non persi tempo perciò a riempire di pugni quel faccino da piccolo pervertito che si ritrovava.

Denki, che aveva osservato tutto, scoppiò in una fragorosa risata.