3 anni dopo
"Zio voglio volare "
Corre strillando un piccolo birbante dagli occhi verdi, con un buffo ciuffetto scompigliato.
"Amore l'abbiamo già fatto venti volte" risponde il povero zio col fiatone, sfinito dal più piccolino
Ma vedendo quella boccuccia pronunciarsi davanti ai suoi occhi, si arrende nuovamente, e prendendo il suo ometto, si butta sul tappato di giochi, ritornano a volare, tra le risate divertite del più piccolo.
"ancora ancora" urla contento, stringendo forte forte suo zio, mentre sdraiati sono circondati da mille giocattoli intorno.
"Amore lo zio è stanco, pausa ok?"
Ed il più piccolo si solleva di colpo, salendo sulla pancia, saltellando sopra il povero zio.
"Ricky per caso vuoi uccidermi" Domanda con una voce troncata dai saltelli del piccolo terremoto, che si ferma di colpo, guardandolo con due occhi furbi, mentre suo zio, sospira, ringraziandolo col pensiero.
"Tu e lo zio siete innamorati?"
"Certo, tesoro"
"Allora perché non ho un cuginetto, ancora? Ed inclina il visino guardandolo fisso.
Patabum!
Ed imbambolato, rimane a guardare quel visino interrogativo, con due occhietti vispi in attesa di una sua risposta.
"Eh tesoro, è complicato" risponde non sapendo in realtà che dire.
Ed il più piccolo, mette su un broncio lunghissimo nei confronti di suo zio, e sentendo una voce familiare, si alza velocemente, correndole dietro, lasciandolo sdraiato completamente di sasso.
"Zioooooo" trilla ed aprendo le manine si tuffa ad abbracciarlo, accolto con un gran sorrisone dal più alto.
"Tesoro mio" e lo bacia ovunque, ascoltando le risate dolci del piccolo Riccardino.
"Zio Claudio è cattivo"
E volge un veloce sguardo a Claudio, che lo guarda dispiaciuto
"Lo devo picchiare allora! Che ha fatto al mio piccolo amore?"
"Voglio un cuginetto" dice con naturalezza, spiazzando Mario, il quale strabuzza lievemente gli occhi, sorpreso.
"Riccardo, basta!"
E sentendo il rimprovero dell'altro zio, si gira guardandolo storto, e scende velocemente, dalle braccia di zio Mario, per correre verso la sua stanza e chiudersi dentro."Daii non ti sembra di avere esagerato un po'? Chiede con tono calmo
"È piccolo, cosa gli dobbiamo dire? Non possiamo avere figli, perché siamo due maschi e non possiamo neanche adottarlo, perché il mondo ci rema contro di continuo?"
Risponde con un tono frustato, distogliendo quasi subito, lo sguardo da Mario, girando il capo verso un punto morto della casa."Ehi, ehi! Ci vado a parlare io, tu calmati un po'!"
"Non sono agitato, ma incazzato!"
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Un Ricordo Impresso in un Istante
Short StoryA volte, per ritrovarsi bisogna perdersi, quasi del tutto ... #1 Lacrime #3 loveislove (4/08/2018) #11 Angst