C'è una sola porta per il paradiso [IN PAUSA]

bozza n.7

COME INTUIRETE DAL TITOLO QUESTO CAPITOLO È UNA BOZZA E LO AGGIORNERÓ IL PRIMA POSSIBILE. HO DECISO DI PRENDERMI TEMPO PER RIVEDERE LA STORIA. VORREI PRECISARE CHE MI SPIACE PER TUTTI COLORO CHE HANNO SEGNALATO QUESTO MIO LIBRO PER GLI ARGOMENTI TRATTATI.
SAPPIATE CHE QUESTA COSA MI HA SCOSSO MOLTO PERCHÉ IO TENEVO TANTO A QUESTA STORIA NONOSTANTE FOSSE PESANTE CERTE VOLTE. VOLEVO RAPPRESENTARE CON GLI OCCHI DI UNA "BAMBINA" CERTE COSE CHE COMUNQUE FANNO PARTE DELLA VITA QUOTIDIANA, ANCHE SE LONTANO DA NOI.
DUNQUE, QUANDO MI RIPRENDERÓ DA QUEST'ENNESIMO FALLIMENTO LO CONTINUERÓ,
sempre se ne varrá la pena..

PV ANA

Io e Matt stavamo tornando in sala con Jason e Kate, ero felice di essermi levata quel peso; infondo loro rimanevano i miei migliori amici, no?
-Ehilà!- esordí Chris.
Gli feci un cenno con il capo mentre tutti gli altri lo salutavano cordialmente; ciononostante, Matt aveva difficoltà a fingersi felice del suo ritorno.
-Ho sentito che stai con Ana, eh Matthew?- lo provocó.
-C'è qualche problema? Infondo anche tu sei impegnato, se non vado errato- rispose Matt mantenendo la calma.
-Esatto, in caso la lasciassi guarda se ti viene voglia di metterti con lei- ironizzó sadico Chris.
-Se lasciassi anche Luna dimostreresti la vastità della tua ignoranza- ribatté ridacchiando.
-Beh dai, possiamo anche finirla qui- li interruppe Mark e ci invitó ad andare a pagare, essendo che la cena era conclusa.

-Sei stato bravo- sussurrai a Matt.
-A fare cosa?-
-A mantenere la calma nel porti con Chris- gli sorrisi.
-Che dovrei fare? Mandarlo di nuovo all'ospedale?- rise lui e mi strinse a sé mentre ci dirigevamo verso la cassa.

PV AXEL

Non ci potevo credere. Ana...e...Matt...?
Che situazione stupida.
Esco dal bagno e decisi di dirigermi verso la camera di Ana e Matt.

Busso alla porta della camera e ad aprirmi è proprio Ana.
Mi guarda sconcertata e vedo i suoi occhi che si sgranano e mi scrutano tremando dalla testa ai piedi.
-c..cosa...ci fai..qui..?- babetta.
-sorpresa?-
-ti hanno rilasciato?-
-no, sono scappato...-
Diamine sembrava cosi stupido ora.
Ana mi prende per la maglietta e mi spinge di forza dentro la camera poi chiude la porta a chiave.
-Che ti prende?- le chiedo.
-CHE MI PRENDE? SEI SCAPPATO DI PRIGIONE E VIENI DA ME COME SE NULLA FOSSE-
-Senti, chiediti un po il perché io sia venuto da te. Chiediti come mi sia sentito nel vederti con Matt-
-Davvero? È questo che ti preoccupa ora?- controbatte ironica mentre tira le tende alle finestre.
-Io e te eravamo...noi stavamo praticamente insieme..-
-Cosa? Ti ho mai promesso o detto nulla? E comunque se fossi stato innamorato di me non saresti andato a letto con chiunque-
Questa mi fece male, tanto male.
-Okay, capisco. Forse scappare di prigione per te, non è un gesto d'amore. Sparisco subito, tranquilla- rispondo e mi volto per andarmene.
-Aspetta!- mi chiama Ana.
-Io non intendevo dire quello...io ti amo Axel. Io ti amo ma non posso...-inizia a singhiozzare.
-Non puoi, cosa?- domando.
-Non posso permettermi di starti accanto...-
Ana inizia a piangere disperata e decido di abbracciarla.
-Cosa faremo se ti troveranno?- mi sussurra ancora avvinghiata a me.
-Tu niente, io torneró dentro. Ma fino a quel momento...-
-Cosa?- mi guarda lei.

Cos'hai da perdere Axel? Davvero.
Sii realista, tu tornerai in carcere e chissà quando uscirai. Tu sei un male per lei. Lasciala libera; lasciala vivere. Fallo ora Axel. Non hai niente da perdere.

Le afferrai delicatamente il viso e lo portai vicino al mio. Sentii il suo respiro infrangersi sul mio viso come le onde sugli scogli e, in seguito, assoporai le sue labbra.

Qualcuno tentó di aprire la porta da fuori.
-MATT!- urló Ana staccandosi da me.
-Merda, che faccio?-
-Nasconditi sotto il letto. Ti devo nascondere-
-Perché?- chiedo confuso.
-Perché ti amo-

Chiedo venia per la durata del capitolo.