Baci al chiaro di Luna

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**QUESTO CAPITOLO CONTIENE LINGUAGGIO SCURRILE**

Finalmente dopo quella straziante ora e mezza in aereo arrivammo a destinazione. Atterrammo nell'aeroporto di Calgary, in Canada.
Il nostro alloggio era il Baker Creek Mountain Resort, una vera favola. Essendo febbraio, c'era davvero un sacco di neve dappertutto. Questo voleva dire soltanto una cosa: i ragazzi avrebbero iniziato a tirarci palle di nev..
-EHI! AHIA! SMETTETELA DEFICIENTI- urlai contro a Jason e Matthew che mi avevano lanciato a raffica almeno 5 palle di neve. Loro la presero con filosofia e risero. Adoro guardare Matthew quando ride; lo so che detto così sembra che io sia innamorata o cose simili, ma é cosi carino. Ha una voce meravigliosa, una delle più belle che io abbia mai sentito; dei bellissimi denti bianchi incorniciati da delle labbra rosse leggermente carnose, ma non troppo. Ha dei capelli corvini mossi come gli occhi. Matt, come me, ha una carnagione molto pallida e odia il caldo.
La mia visuale della contagiosa risata di Matt, venne interrotta da Chris.
Eh si, mi piace ancora.
Siamo stati insieme 3 anni. Ci siamo lasciati perche non ho mai voluto portare la nostra intimità ad un "livello più alto" e lui mi ha tradita. Non so con chi.
Chris, dimunutivo di Christophe, é un ragazzo prepotente, infantile, permaloso e malizioso ma dannatamente bello. È un giocatore di baseball eccellente è giocava nella squadra di Matt che peró ha smesso qualche mese fa di giocare, va bene a scuola copiando e ha un fratello minore di nome Luchas di un anno in più della mia dolce Isabelle. Chris ha un fisico scolpito, infatti ha posato piú volte per H&M, Primark e due volte per Calvin Klein. Ha i capelli castani lisci perfetti, la mandibola squadrata e dei fantastici occhi verdognoli.
Onestamente, essendo che provo ancora amore nei suoi confronti, mi preoccupa questa vacanza, certo, ci andiamo ogni anno da 4 anni ormai, ma fu proprio qui che ci fidanzammo ma anche qui che mi tradì. In ogni caso, se non fosse per Jason e Kate che mi hanno fatto ragionare, gliele avrei perdonate tutte. Perché lo amavo e lo amo.
-Emozionata?- mi chiede Kate avvicinandosi.
-..mh..? AH, si...si- le risposi colta alla sprovvista.
-Smettila di guardare Chris- mi rimproveró seccata.
-COS..NO ASPETTA, SI VEDEVA?- risposi preoccupata
-Si e ora asciugati la bava- rispose ridacchiando
-Sei una vera stronza Katherine -
-

NON MI CHIAMARE COSI- ringhió lei.

Kate odia essere chiamata con il suo nome intero perché semplimente non le piace il suo nome, sostiene che, Kate Bennett, suoni meglio di Katherine Bennett; "fa meno vecchia" crede lei.

-E tu non mi infastidire con questa storia!- mi difesi io.
-sei una migliore amica stronza- mi rispose ridacchiando
-ne sono consapevole- dissi ridendo e dandole un bacio in guancia.
Poco dopo ci raggiunse Jason.
-Ehi Kate hai un nuovo ammiratore sai?- si congedó cosi lui. Nonostante la notizia allettante le sue parole nascondevano un po di amarezza.
-UUUH!!!  E chi sarebbe?- chiesi curiosa.
-..che?...ma davvero? Io?- rispose Kate incredula
-Si Kate; ma saprete tutto a tempo debito- disse Jason prima di aumentare il passo allontanadosi da noi che provammo a inseguirlo mezze urlanti.
-Sono quasi le 22, cosa avete da fare le oche giulive?- ci provocó Axel
-Non sono cose che ti riguardano, vero Ana?- disse Kate cercando la mia approvazione.
Il punto è che non mi sentivo di insultarlo dopo ciò che mi aveva raccontanto mio papá.
-Ah..emh..- gesticolai cercando delle parole che potessero salvarmi da quella situazione.
Finsi di dover cercare una cosa nella borsa per fermarmi e farli andare avanti.
-Cosa succede?- domandó Kate
-Nulla cerco il telefono, SVELTA SEGUI JASON- la incitai e lei annuì sorridendo e si mise di nuovo a rincorrere Jason.
-Vuoi una mano?-
L'ultima persona che poteva aiutarmi in quel momento ovviamente arrivó.
-No grazie Axel- risposi il piu cortese possibile. Presi il telefono e mentre stavo per chiudere la cerniera della borsa la mano destra di Axel si posizionó sulla mia mentre il braccio sinistro mi avvolse il bacino. Axel era attaccato a me. Sentivo il suo respiro caldo sul mio collo. Mi piaceva. Non potevo negarlo ma nemmeno ammetterlo davanti a lui.

C'è una sola porta per il paradiso [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora