"ti stavo pensando...e non riuscivo a dormire.."

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ore 03.18

-ehi Mick, che ci fai online? altri incubi?
-sai, io con quelle maledette medicine non riesco a controllare il sonno;
mi mancano le mie quindici ore di dormita.
-ci sei?

ore 03.26

-ehi..
no, solo che non riuscivo a riprendere sonno.
devi tenere duro, andrà tutto bene Ian;
stai andando alla grande e sono tanto fiero di te.

il sorriso che si era stampato sul volto di Ian poteva tranquillamente rispondere a quello che le aveva scritto il suo ragazzo.
cavolo, ora poteva davvero dire, poteva davvero chiamarlo così, dopo anni passati a torturarsi con questa storia.
Ian era a casa sua, aveva lavorato fino alle tre al club ed aveva deciso di andare a casa Gallagher per quella notte.

ma in testa aveva Mickey e sopratutto quelle dannate medicine che aveva deciso di prendere, rendendosi relmente conto di tutte le grandi cazzate che aveva combinato senza.

ore 03.48
-Ian? ci sei?
-si scusa, ma sono rimasto a fissare quello che mi hai scritto come un fottuto ebete per quasi mezz'ora.
-ci sei?

ore 03.57
-si, ci sono.
e non so cosa dirti adesso;
ci vediamo domani, va bene?
-si, a domani Mick.

Mickey aveva passato l'ultima ora e mezza a rigirarsi e rigirarsi sul letto, cercando una posizione comoda per poter lasciarsi cullare nel sonno, ma gli sembrava impossibile.
le uniche volte che riusciva a dormire bene era con Ian:
quando i loro respiri si mischiavano era tutta un'altra cosa.
Mickey amava dormire con Ian, accarezzargli i capelli, le guance, la mascella, gli zigomi.
amava ogni centimetro di Ian, ogni sua superfice, ogni respiro e ogni sguardo.
"ma che ne so io dell'amore?" si chiedeva, continuando a tartassarsi con questa domanda.
ma lui, sapeva bene cosa fosse l'amore;
certo, l'amore é qualcosa che non si può spiegare, e infatti lui ci andava molto vicino.
da bambino non era mai stato abituato a dare e a ricevere, se non fosse per le botte.
quelle erano un'abitudine ormai.

erano le cinque meno venti, e ancora non prendeva sonno..
"e se gli scrivo?magari dorme e lo sveglio;
oppure per le medicine non riesce a dormire.
oh fanculo."

e nel mentre Mickey continuava a pensare se scrivergli o meno, Ian fece il primo passo..

ore 05.06
-ehi mick, sei ancora sveglio?

il problema di Mickey é che con Ian pensava troppo, davvero troppo, quando avrebbe dovuto rilassarsi e fare quello che avrebbe fatto piacere al suo ragazzo:
fare dei primi passi, ma no, per Mickey era tanto, davvero tanto.

ore 05.08
-si, sono ancora qui.
stavo per scriverti, però mi hai preceduto.
-oh..davvero stavi per scrivermi?
-si..beh...ti stavo pensando e non riuscivo a dormire e quindi ho pensato di scriverti.
poi però ho pensato fossi addormentato e mi hai preceduto.
-ti stavo pensando anch'io.
-domani vieni a casa?le notti senza di te sembrano cosí vuote..
-certo che verrò a casa.
ora voglio dormire un po', notte Mick a domani.
-notte Ian..
lo sai vero?
-mhm?..
oh..si lo so e anch'io, non sai quanto.

spazio autrice..
BENE CIAO.
ho iniziato a scrivere delle brevi Fanficts sulla Gallavich, ho davvero un botto di idee in testa e ho pensato ''perché no?''
spero vi piaccia..
enjoy.

elisa<3

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