Prologo

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(POVs Marinette)

<Marinette, quante volte ti ho detto di non fare fuoripasti?!>
<Vuoi rovinare la tua carriera?!>

Lo stridio delle urla dei miei. Certamente, impossibile NON rompere per una singola stramaledetta barretta di cioccolato! Questi due pensano che gli stilisti si prendono le morte. Fortunatamente, Alya mi fornisce qualche spuntino e così io riesco a fare una dieta normale... Sono viva solo grazie a lei!
<Uff, mi volete far diventare anoressica?> rispondo io, dal divano.
<Vuoi essere anche povera?>

Ecco che ci risiamo, con la tiritera dei soldi... potremmo costruirci un palazzo e avremmo comunque soldi da buttare. Ma loro vogliono ancora, per le loro vacanze extra lusso, mentre io sto qui a sgobbare per loro.

MI CORREGGO- Che meravigliosa famiglia! 

<Beh, se mi volete morta fate PURE, non mi interessa neanche...> rispondo io infastidita, mentre mangio nel salotto un'altra barretta, facendo sciogliere di proposito il cioccolato, così da sporcare i divani in stoffa bianca. Dato che i miei sono avari ed egoisti, non vogliono neanche assumere una cameriera e quindi lavano tutto loro.

Ben gli sta! Vadreme chi spunta questa discussione stavolta...

<MA INSOMMA! VUOI FINIRE NELLA CATEGORIA CURVY?!>. Mia madre, Sabine Cheng, esce dalla cucina e viene in salotto.
<Ma per favore mamma, forse quella che potrebbe finire in categoria curvy sei tu. E poi è una barretta di cioccolato, non un elefante. >
Guardo freddamente mia madre, con chiaro sguardo di sfida. Poi sorrido malevola e me ne vado in camera, sapendo della sorpresa che le avevo lasciato in salotto.

Salgo le scale e appena arrivo in cima...
<MARINETTE DUPAIN-CHENG, FIGLIA DI SABINE CHENG OVVERO ME E TOM DUPAIN, TU SEI UNA DONNA MORTA!>
Ecco, ha visto la scritta del vai a quel paese sul divano con la cioccolata, meglio correre e chiudermi in camera!

Lo so, è stato molto immaturo per una ragazza di 18 che si suppone matura, ma insomma! Voi ci vivete con i miei genitori? No, quindi non avete ragione di giudicarmi!

Chiudo la porta a chiave e mi stendo sul mio letto. È nero, con le coperte rosse e i cuscini rossi a pois neri. La mia stanza è enorme, con una piccola scala che conduce sul soppalco, dove c'è il mio studio. Nostante tutte le cianfrusaglie che ho in giro, non riesco a riempirla...

Un po' è come il vuoto che ho dentro. Cerco di fare di tutto per metterci dentro qualcosa, ma alla fine non riesco mai a riempire quel vuoto. Quell'infanzia dolce e meravigliosa che mi avevano donato i miei genitori era tutta una messa in scena. Mi avevano ingannata dicendo che mi amavano, ma in realtà io per loro non ero altro che un enorme portafogli.

Avevo (e ho ancora, ovviamente) molti talenti, ma loro optarono sulla mia bellezza (cosa abbastanza azzardata direi!) e mi iscrissero a qualche concorso di moda, intorno ai 13 anni. Vinsi miracolosamente il primo premio è cominciai a suscitare interesse. Lentamente, mi sono fatta strada fra le modelle, e molto spesso poso per le marche famose del tipo Versace o Chanel, ma anche per qualche sottomarca. Oppure compaio su qualche rivista di moda famosa, solitamente in copertina.

Fortunatamente, i miei genitori non hanno scoperto i miei talenti segreti: il ballo e il canto.
Molto spesso faccio delle cover di alcune canzoni famose e registro qualche ballo che creo sul momento. Non so perché lo registro, specialmente considerando che i miei genitori usano spesso la telecamera/fotocamera per fare le foto per le riviste, per non pagare nessuno. (ah, che cosa brutta l'avarizia!)

Io però, scarico i video su un secondo computer che ho acquistato con la mia personale carta di credito (già, i miei hanno avuto almeno la decenza di darmi una carta di credito) e lo tengo ben nascosto dai miei che entrano di rado in camera e che vedono solo il mio computer normale. Infine, i video sulla fotocamera li cancello definitivamente, così da non essere mai più ritrovati dai miei genitori.

Pretty Girl ☆ AU Miraculous Fanfiction {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora