Solo Amici

9. Valerne la pena

Il giorno dopo la mia prima volta con D, mi alzai molto stanca. Ció che avevamo iniziato duró per ore, in quanto Elena era uscita con Francesco e non c'era nessuno a casa.

Il punto é che il giorno dopo restammo per tutta la mattinata da soli. Mamma e Elena erano fuori per una visita medica e papá era a lavoro come sempre.

Dylen entróin bagno mentre stavo facendo la pipì e d'istinto mi venne da urlare - Ehi ma che modi! -.
- Kate ti ho visto nuda ieri...non fare la melodrammatica. E poi ti ricirdo che da bambini abbiamo fatto il bagno insieme centinaia di volte -.

Aveva ragione, ma per me era una cosa nuova, cioé lo era anche per lui, ma immagino che non si rendesse conto di quanto fosse sbagliata questa situazione. Insomma, avevo appena perso la mia verginità con mio cugino. MIO CUGINO.

- D, ma tu eri vergine? Prima di ieri intendo -.
- Eh? - mi guardó stranito con lo spazzolino in bocca.
- Cioé nel senso, io sono la tua prima volta? - insisto.
- Pft figurati se un bel faccino come il mio non l'ha mai fatto prima, per non parlare del mio corpo poi - disse facendomi l'occhiolino e uscendo dal bagno.
Mi affrettai ad uscire anche io dal bagno e lo tirai per i boxer.
- Sei serio? Io mi sento in crisi per aver perso la mia verginità con mio cugino e l'unica cosa che sai fare é rinfacciarmi i tuoi muscoli "sollevo tutto io"? Beh, se per te tutto questo é solo un gioco, puoi anche dimenticarti ció che é successo ieri! - dissi mollando la presa e girandomi dall'altra parte.

Dylen mi afferró da un polso e mi prese il viso fra le sue mani - Non volevo farti sentire a disagio scusa. Non era mia intenzione. Volevo solo rompere il ghiaccio per non farti sentire in imbarazzo, era solo una battuta -.

- Questo significa che... - ripresi io
- Che prima di farlo con te ero vergine anch'io - finì lui la frase.

Un po' mi aveva tranquillizzata la sua confessione. Ma sapevo comunque che questa situazione era sbagliata.

- D non dobbiamo farlo più - .
- Ma come Kate, abbiamo appena iniziato! -.
- D, non si tratta solo di questo per l'amor del cielo! Io e te non abbiamo un futuro, non possiamo siamo cugini - dico io sconsolata.
- E quindi? Che suggerisci di fare? Di essere amici? - Chiese lui.
- Sì! - rispondo secca.
- Ma che gran cazzata! -  disse lui andandosene verso il salotto.

Le mie parole erano giuste per quanto dure, di questo ne ero certa.

- Come puoi pretendere che faccia solo l'amico dopo che ti ho detto "ti amo" e che l'abbiamo fatto insieme per la prima volta per giunta! - chiede adirato.
- D, noi siamo cugini e...-
- Basta ripetermelo, lo so già! Ogni volta che lo dici mi fa sempre più male, perché é l'unica cosa che mi ostacola dall'averti per davvero - disse disperato.

Io mi sedetti vicina a lui e lo abbracciai.

- Non dobbiamo per forza smettere di volerci bene come vuoi tu, ma é giusto che entrambi non neghino la felicità all'altro - dissi.
- Ah tipo la tua felicitá con Alex? - disse frustrato.
- Dylen...io e Alex non ci parliamo nemmeno quasi più. Io intendo dire che non sarebbe giusto se con questa situazione stessimo negando all'altro una migliore possibilitá con qualcuno che i nostri genitori non ostacolerebbero - spiegai.
- Al diavolo i nostri genitori! Possiamo essere felici anche senza la loro approvazione! Perché ti importa del loro parere, noi possiamo costruirci un futuro insieme, ma lo devi volere anche tu - disse.
- Io non so se ne varrá la pena D...intendo tutte le lotte che dovremmo affrontare per farci accettare - dissi ingenuamente.
- Grazie, ho recepito il messaggio. Io non ne valgo la pena - disse alzandosi.
- No non intendevo questo... - se ne andó senza nemmeno darmi il tempo di finire la frase.

Si chiuse in camera a chiave e io andai subito da lui. Ma ovviamente la porta era bloccata.
Un minuto dopo uscì dalla stanza vestito.
Mi sorpassó e senza dire nemmeno una parola uscì di casa, senza nemmeno prendere le chiavi con sé.