Ora più nessuno mi ostacolerà

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L si mise davanti a una grande finestra, nella sua camera, fissando l’imponente edificio che precedentemente fece costruire.

Light, nel frattempo, era ottimista. Sapeva che un certo N, erede di L, aveva iniziato a indagare sul caso Kira. Ma aveva ucciso L, non sarebbe stato un problema eliminare anche un suo erede.

Il giorno seguente, al quartier generale, verso le 15:30, gli schermi dei computer diventarono tutti neri.
Nessuno della squadra investigativa parlò, ma tutti stupefatti osservavano i monitor. Una voce metallica iniziò a parlare, dicendo: “Sono un sostenitore di Kira, abbandonate il caso, oppure questa sarà la vostra ultima settimana di vita.”
Light tra sé e sé pensò: “Adesso anche i miei stessi sostenitori mi mettono i bastoni tra le ruote!”. Batté il pugno sul tavolo esclamando: “Questa non ci voleva.”
Matsuda disse: “Light hai qualche idea?”
Light rispose: “Propongo di andarci a prendere un caffè al bar, ci aiuterebbe a riflettere meglio.”
Matsuda, non capendo, esclamò: “Va bene Light.”
Uscirono e si diressero al bar, si sedettero e Light sussurrò: “Temo che abbiano trovato il modo di collegarsi ai nostri computer e alle nostre telecamere.”
“Ma come avrebbero fatto? E poi da cosa lo deduci.” disse immediatamente Matsuda.
Light rispose: “Non so come hanno fatto, ma sarebbe l’unico modo per controllarci e capire se faremo ciò che vuole. Sono riusciti sicuramente ad hackerare il sistema di videosorveglianza e i nostri computer dall’esterno. Infatti nessuno è entrato nel palazzo di notte, e da quando è morto… bhe, da quando è morto L che sono rimasto sempre sveglio per fare ricerche, riposandomi qualche ora mentre voi facevate colazione e iniziavate a lavorare. Escludo che abbia messo le cimici a qualcuno di noi, per sorvegliarci, visto che è da molto tempo che non usciamo, avendo a disposizione qui tutto ciò che ci occorre e lavorando sempre sul caso.”
Soichiro Yagami aggiunse: “E se togliessimo le telecamere lui ci ucciderebbe lo stesso.”
“Esatto papà. L’unica cosa che ora mi viene in mente è quella di cambiare sede domani stesso. Se siete d’accordo ce ne andremo e informerò N di questa minaccia e della nostra decisione. Adesso tornate nel quartier generale e prendete le vostre cose, io contatterò N e poi verrò anch’io.”
Light aspettò che se ne andassero e chiamò N, dicendogli che il giorno dopo se ne sarebbero andati, senza, però, informarlo della minaccia ricevuta. Spense il computer portatile e sorridendo se ne andò dal bar. Se avrebbe avuto fortuna, anche N nel giro di pochi giorni sarebbe stato eliminato da quel sostenitore di Kira.
Andò verso il suo appartamento e fece le valigie. Aveva detto agli altri che N sarebbe comunque arrivato e avrebbe trovato un rimedio autonomamente.
Tutti, all’interno di quella sede, fecero finta di aver deciso di abbandonare l’investigazione, in modo da ingannare la persona che li stava spiando.
Light pensò: “Ora più nessuno mi ostacolerà!”

Death Note: il trionfo di L Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora