Io e Jasmine

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Allungai la mano verso la parte di letto di Jasmine,cercavo i suoi capelli o qualcosa che mi ricordasse che esistono anche delle ottime giornate,ma la sua assenza mi fu chiara quando avvertii un intenso odore di caffè invadere tutti e cinque i sensi.-Jaaas-urlai con la voce di uno che sta attraversando per metà la fase del rem-Jasmiiineee..amaro per me niente zucchero..-dissi mentre praticamente mi alzavo scalzo e mi dirigevo in cucina.-ODDIO JASMINE..ODDIO!!-era stesa a terra e non c'erano tracce di sangue ne quant'altro.
-JASMINE!-la scossi leggermente controllandole il polso prima con la mano sinistra.-..che botta Alex..- borbottò Jasmine mentre si alzava a mezzo busto tenendosi aggrappata alle mie spalle.
-Cosa diavolo hai fatto..lasciami guardare hai un taglietto- lungo la tempia toccai una lieve ferita dalla quale non usciva nemmeno sangue essendo di lieve entità.
-Non lo so cosa è successo..-mi disse toccandosi la fronte-so solo che ho visto improvvisamente tutto buio,e mi sono risvegliata a terra..volevo fare il caffè..-
- e infatti l'hai fatto- le risposi sollevandola dal tappeto della cucina
-é stato proprio l'odore del caffè a portarmi di qua.Ero ritornato al mio normale colorito credo,perché anche il cuore,questa volta il mio,sembrava essere ritornato ai suoi battiti naturali,prima che Jasmine pronunciasse le parole che non avrei mai voluto sentire.
-Alex ho sentito una voce che diceva:"Torneremo..torneremo qualcosa"..non ricordo bene.Mi si geló ogni singola goccia di sangue che mi scorreva in corpo,poi la strinsi forte a me e le dissi:
-È tutto apposto amore,ti sei solo spaventata..-
Erano tornati.Il caffè era freddo ma ottimo per la prima di una  lunga serie di sigarette.

DEMONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora