Un insolito gruppo di amici || SHAMELESS ||

" alla tua età portavo rispetto a mio padre "

Infilo la chiave all'interno della serratura per poi aprire la porta.
Innanzi a me appare una giovane figura maschile, distesa in una posizione scomposta sul divano.
Lancio il sacchetto di carta, contenente gli avanzi dei pasti preparati alla tavola calda, nella sua direzione.
Atterra a ridosso del ventre di mio fratello
- e questo sarebbe? - domanda prima di guardare il contenuto della confezione
- la cena - rispondo sorpassando l'apertura che collega la cucina al salotto
Apro uno sportello di una mensola, scarico la forza necessaria a sollevare la mia esile figura sulle punte dei piedi, raggiungendo con una coppia di dita, il barattolo sistemato sul punto più alto.
Tolgo il coperchio.
Sul fondo è rimasta qualche moneta
- dove sono gli altri duecento dollari?- chiedo all'adolescente mostrando il contenuto dell'oggetto
- non guardare me - nega accompagnando un gesto con il capo
Porta una mano in corrispondenza con la tasca posteriore dei jeans, sfila da essa una banconota
- ho preso solo cinque dollari per il pranzo - ammette ponendo il resto sulla superficie di un piano da lavoro
- Charles è a casa?- domando tentando di mantenere un tono pacato
Il ragazzino punta il dito in corrispondenza con le due stanze al piano di sopra.
Salgo velocemente le scale.
Seguo le indicazioni date dall'adolescente, arrivando all'entrata di una camera.
Fra le disordinate lenzuola del letto, una coppia costituita da un uomo sulla cinquantina ed una donna dalla parvenza straniera, entrambi caduti in un sonno profondo.
Scaglio il barattolo di latta con forza contro la parete, quest'ultimo si scontra in un assordante rumore causando un brutto risveglio ai due
- cristo mettetevi qualcosa addosso - impreco disgustata portando poi una mano sugli occhi del ragazzino accanto a me, per impedire la veduta
L'adulto infila alla rinfusa un paio di mutande lasciate in precedenza a terra, mentre, la signora infierisce frasi contro di me nella sua lingua natale
- Charles - chiamo a gran voce la figura maschile, attirando la sua attenzione
Punto un dito in direzione dell'oggetto usato per svegliare la coppia, lasciando intendere, l'esigenza di una valida motivazione.
Si allontana dal letto
- sono i miei soldi e i miei affari quelli - motiva in tono arrogante avanzando di qualche passo
- soldi guadagnati dai tuoi figli e quindi non tuoi, che tu spendi nelle tue dipendenze - specifico lanciando un'occhiata alla prostituta intenta a coprire il corpo con il lembo di un lenzuolo
Quest'ultima tenta di capire la frase espressa nella lingua poco conosciuta, grida poi qualche parola contro di me
- parla nella nostra cazzo di lingua o rimani zitta... cazzo - impreco in opposizione al suo intervento
Torno con lo sguardo su mio padre
- l'unica regola che ho cercato di far rispettare in questa casa era " ognuno di noi deve versare anche solo una piccola quota di denaro per pagare l'affitto, le bollette, fare la spesa "...- permetto ad un ricordo di riaffiorare all'interno della sua mente
- sei solo uno stronzo narcisista -
Una vasta mano avvolge il mio collo in una dolorosa presa, concedendomi un lieve respiro.
Con rabbia, scaglia l'esile schiena contro il muro
- alla tua età portavo rispetto a mio padre...- introduce alludendo ad un lontano momento
- non credo tu possa darmi questa soddisfazione... hai bisogno di importi, mettere in evidenza i miei sbagli...- continua picchiettando con forza l'indice contro il gracile petto avanti a lui
- piccola ragazzina insolente...-
Il figlio minore sporge di poco il viso dallo stipite in legno
- finché la casa sarà intestata a nome mio..-
- le regole verranno decise e imposte da me, sono stato abbastanza chiaro?- domanda accompagnando un sorriso, indicante l'orgoglio dovuto al lavoro eseguito
Lancia un'occhiata al volto dell'adolescente, il ragazzino intimidito mostra un cenno di consapevolezza con il capo.
Abbandona il collo violaceo, permettendo una caduta attutita dalle pallide ginocchia.
Tossisco cercando di riprendere fiato.
Porto un braccio attorno alle spalle dell'adolescente, sistema una mano in prossimità del mio fianco per aiutarmi a rimanere in piedi.
Varchiamo l'uscita, in seguito la porta si chiude
- non è sicuro dormire qui questa notte - ammetto massaggiando con una coppia di dita la zona dolorante
- hai qualcuno che ti può ospitare?-
- potrei chiedere a Carl se ha un posto a casa sua - propone
- e tu dove starai?- chiede con un filo di preoccupazione nel tono
Passo una mano fra il riccioluto ciuffo rossastro dell'adolescente
- troverò una soluzione - lo tranquillizzo mostrando una lieve curva su un estremità delle labbra
Sistemo una banconota all'interno della tasca posteriore dei suoi jeans, lo incito poi ad andare mediante una leggera spinta sulla schiena.
Sfilo un malridotto telefono dalla fessura degli shorts, digito alcuni tasti componendo il numero del mio capo
- Al dimmi - risponde in tono disponibile la voce dall'altra parte
- scusa per l'orario... - sospiro intraprendendo la conversazione
- ho paura di quello che mi potrebbe succedere se restassi in casa questa notte... mi potresti ospitare al Patsy, solo per una notte?- propongo all'uomo
- nessun problema, in ufficio ho una branda che utilizzo quando il turno serale si prolunga di qualche ora... ti aspetto al locale -
- sei una cazzo di salvezza - esclamo accompagnando un sospiro di sollievo
Riattacco.

......

Infilo la chiave all'interno della serratura per poi aprire la porta principale.
Scorgo una figura dalla folta chioma castana seduta su uno sgabello, intenta, a passare l'indice sul bordo del bicchiere di birra avanti a lui
- cristo, che ti è successo?- domanda preoccupato in seguito alla visione di un'estesa impronta violacea sul mio collo
- problemi di famiglia, lunga storia - evito l'argomento sistemandomi sullo sgabello accanto al suo
Sorreggo la fronte mediante il pollice e l'indice.
Con un paio di dita da una leggera spinta al bicchiere di vetro, contenente la stessa bevanda, permettendogli di scivolare verso di me
- eri mentalmente preparato - scherzo racchiudendo l'oggetto con il palmo