Prologo: Nel posto sbagliato al momento sbagliato

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Ho apportato alcune correzioni but here we are (!!!!) l'ho ripubblicata perché mi piace molto. Spero sia lo stesso per voi 🤞🏻.
Enjoyy💕

Erin è una stronza, al mattino.
O almeno, prima di aver tracannato manco se fosse una drogata il suo cappuccino molto zuccherato.
È per questo che la sua coinquilina, nonché migliore amica, le fa trovare sul comodino accanto alla porta della sua camera una tazza azzurra piena di cappuccino ogni mattina, prima di andare al lavoro.

Erin pensa che Ivy debba essere fatta santa, seriamente, soprattutto perché, grazie a quella piccola attenzione che la sua migliore amica le riserva, riesce a non prendere a calci in culo il suo migliore amico nonché fratello di Ivy, Luke, che da due settimane a quella parte si è praticamente trasferito in casa loro visto che ha litigato di brutto con il fidanzato.

E al mattino non fa altro che lamentarsi perché Mi mancano Michael e la mia piccola, Petunia ha bisogno del suo papà oppure Posso corrompere il padrone di casa e portare qui la mia bambina? TI PREGO IVY e Erin vorrebbe solo colpirlo con gli immensi mattoni che sono i libri dell'università per farlo stare zitto, ma è pur sempre il suo migliore amico quindi non può fare a meno di abbracciarlo e consolarlo. Cosa che le fa guadagnare dolcetti al limone gratis, oltre che il cappuccino. Coccole e dolcetti e cappuccino, altro che due piccioni con una fava, lei mira in alto.

Non appena apre occhio, però, sa che quel sabato mattina sarà diverso, perché non trova il suo cappuccino ma il viso pallido della sua migliore amica.
Ivy ha ancora i capelli biondi legati, il suo ridicolo pigiama giallo e arancione e un'espressione esterrefatta sul volto mentre guarda Erin, sepolta sotto le lenzuola.

"Non puoi capire" le dice, fissando il cellulare, "Levi ti ha mandato un messaggio"

Erin spalanca gli occhi, "CHE COSA?" esclama, schizzando fuori dal letto.
Levi che l'ha gentilmente piantata dopo due anni di relazione, rifilandole la solita scusa "Non è colpa tua, te lo giuro. Sono io che non riesco a stare a passo con te" (che se ci ripensa, non ha il minimo senso).
Ovviamente, le ha proposto di restare amici.
Ovviamente, troppo incantata dai suoi occhi verdazzurri, Erin gli ha risposto di sì.

"Ivy ti prego" piagnucola la mora, "Non dirmi cazzate"

Ivy sbuffa, buttandosi sul letto accanto alla sua amica e spingendole praticamente il telefono in faccia. Erin legge Ciao, Grace! Ti va di vederci verso le undici, al solito posto? Devo dirti una cosa importante

"Che sarà mai questa cosa importante?" chiede la biondina, in fibrillazione, "Se vuole riprovarci con te?"

"Ivy, ma insomma" la richiama Erin, "Mi ha mollata con una scusa orribile, vero. Ma è successo sette mesi fa...quindi-"

"Quindi..." un sorriso malizioso, Erin arrossisce, "Quindi non ci starei" asserisce, risoluta.

Ivy la appoggia baciandole una guancia, "Brava, tigre. Fagli il culo" ringhia quasi, facendola ridere.
Erin lancia un'occhiata alla sua sveglia e poi alza le spalle, "Con stile, tesoro" dice, spalancando le ante del suo armadio.

La bionda si lascia scappare un gridolino emozionato, "Dio, posso accompagnarti vero?" le chiede, mordendosi un labbro rosato, "Non posso perdermi questa cosa, qualunque essa sia"

"Certo!" esclama Erin, con il naso sepolto nei vestiti, "Prima scegli che cosa devo mettere, però"

Si spoglia della maglia extra-large che usa come pigiama e corre sulle punte dei piedi per raggiungere la doccia, proprio accanto alla sua camera. Riesce a sentire Luke brontolare al cellulare con Harry. Pensa che probabilmente il ragazzo dall'altro lato del telefono dovrà subirsi le chiacchiere di Luke per tutto il giorno, visto che lei e Ivy non ci saranno. Comunque sia, si insapona appoggiata in modo precario alla parete piastrellata per evitare di bagnarsi i capelli, posizione resa più accurata negli anni a causa di quello stupido soffione che fa zampillare l'acqua praticamente ovunque.

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