Lingua dell'amore

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Tutti sanno che per ogni persona c'è un'anima gemella , io penso che forse non esiste una persona compatibile con me .

In ogni caso inizia un'altro giorno di scuola per me , questo significa che devo evitare Kevin e chiarire con Adam.

Pensandoci bene io non ho fatto nemmeno amicizia con gli altri però se sono tutti come quella vipera che mi ha buttato in acqua .

Allora oggi farò amicizia più che posso.

Mi lavo e mi vesto in fretta senza fare le mie solite lamentele ...

Quando scendo noto che c'è un bigliettino per me fatto da mia zia che dice che oggi non devo prendere l'autobus visto che verrà mio cugino Tailer a prendermi.

Sono felicissima perchè e da tanto tempo che non vedo il mio cugino preferito.

Però c'è da sapere che Tailer non è il mio cugino di sangue.

Lui è stato adottato quando era piccolo e ora io penso a lui come cugino di sangue.

Entro a scuola con un sorriso smagliante per la notizia inaspettata che ho ricevuto dal bigliettino di mia zia.

Arrivata all'armadietto vedo sempre il solito sbruffone che aspetta solo me.

È proprio fissato con me questo ...

Io non lo sopporto più e per essere onesti io quando parlo con lui non faccio altro che litigare.

-Ciao piccolina.

-Quante volte te lo devo ripetere di non chiamarmi piccolina e poi vorrei sapere perchè ieri mi hai abbracciata e baciata sulla guancia.

- Niente di ché... mi divertivo con te ieri , solo vederti andare via mi ha fatto venire voglia di vedere se quando vado oltre al bacio sulla guancia cosa farai.

Mi sento brividi di freddo trasalire dalla schiena fino ad arrivare al cervello.

-Ma io non ti farò fare niente di tutto questo mai più e poi chi sei tu per fare queste cose... Io non ho paura di te o del tuo eccentrico egoismo di vendicarti di me solo per la spinta di quel fottutissimo giorno.

Finalmente mi sono liberata.

-Vedi io non mi sto vendicando , sto solo giocando con un giocattolo nuovo.

Il suo sguardo è impassibile e gelido come se lui non provasse niente per la gente .

-Se cerchi di spaventarmi non ci sei riuscito ora scusa , ma devo andare a lezione , a dopo .

Penso ancora a ieri ed il fatto che io devo chiarire la situazione con Adam , ma non so se riuscirò a parlare con lui per un momento da solo senza nessuna ragazza in giro che gli sbava addosso.

Dopo la terza lezione sono determinata a parlare con il dio greco, che però non vedo da nessuna parte e allora mi arrendo dopo alcuni tentativi.

Vedo che una ragazza è sola con in mano un libro ancora chiuso ...

La cosa mi fa pensare molto a cosa gli sarà successo , così mi avvicino per tentare un rapporto con lei.

-Ciao scusa se ti disturbo ,posso sedermi accanto a te?

- Si certo il posto è libero.

La sua voce è così delicata , ma al tempo stesso soave e melodiosa... al contrario la mia sembra da maschio e cinguettante come una cornacchia.

- Cosa stai facendo di bello tutta sola soletta qui?

- Niente cercavo di togliermi dalla testa tutti i pensieri che mi affliggono.

Brothers conflictDove le storie prendono vita. Scoprilo ora