Amore a distanza

Esame

Io e Teo ormai siamo rimasti in buoni rapporti, è come un migliore amico per me e ci sentiamo tutti i giorni.
Ogni sera, prima di andare a dormire lui mi ricorda che mi ama, mi racconta tutto quello che fa e ogni volta che incontra Beatrice me lo dice, io fingo che non m'importi più di lei, invece non è così, amo ancora Matteo e mi manca da morire.
Sono qui fuori, fuori dalla mia classe ad aspettare il mio turno per il mio esame orale. Questa classe che mi ha accompagnato per cinque stupendi anni e che mi ha fatto conoscere persone meravigliose, tra cui la mia migliore amica Ilaria. Per quanto riguarda l'università non ci ho ancora pensato, dopo l'esame ci penserò. Tra cinque giorni parto e vado a lavorare nel bar di Luca. Mi manca da morire.

È il mio turno, sento persone che entrano ma non voglio girarmi a guardare, sapevo che venivano i miei genitori ma già sono dieci 'buongiorno' che sento. Ho un'ansia tremenda. Sono sempre andata bene a scuola, quindi i professori si aspettano molto da me. Inizio a ripetere la mia tesina, non mi bloccano neanche una volta se non alla fine per farmi due domande alle quali so rispondere bene. Escono tutti, rimango da sola con i professori che si complimentano e mi dicono i voti dello scritto, secondo i miei calcoli dovrei uscire con un 86, niente male.
Esco per l'ultima volta da quella classe, non vedo l'ora di abbracciare mia madre che mi è stata accanto in ogni mio pianto disperato per questo stupido esame.
La vedo lì, sorridente. La abbraccio e piango nelle sue spalle, piango tutta l'ansia di questo ultimo periodo, per la preoccupazione, per Matteo o semplicemente perché era appena finito tutto e significava che ero diventata grande. Appena mi asciugai le lacrime notai che c'erano tutti, mio padre, mia zia, Ilaria, Luca, Luana, Noemi e Matteo. Matteo?
"Matteo..." sussurrai correndo verso di lui che aveva in mano un mazzo di girasoli, i miei fiori preferiti
"Sei stata bravissima amore" mi disse mentre riniziai a piangere tra le sue braccia, mi era mancato così tanto.
"Quando sei arrivato?"
"Un'ora prima del tuo esame, non potevo perdermelo"
"Sei pazzo" dissi ridendo
"Si, di te"
Salutai tutti, ero così felice, avevo intorno a me le persone più importanti della mia vita.