Lost In Japan

229 9 0
                                        

È passato un mese dalla partenza di Camila e io non faccio altro che pensarla.

Tutti sentiamo la sua mancanza, ma io molto di più soprattutto dopo quella sera...

"Avanti Shawn, pensa ad altro!"
"E come faccio, Cam? Mi manca tantissimo...", dico disperato.
"Anche a noi manca. Sappiamo cosa provi per lei, ma le relazioni a distanza non possono funzionare!", esclama Nash che si becca subito un pugno nel braccio da parte del mio migliore amico.
"Se parli così ci credo che si deprime!", gli urla contro e scoppio a ridere.
"Okay, ho capito. Smetterò di pensare a lei", dico.
"Davvero!?"
"Certo! Non appena avrò capito perché non mi scrive più!"
"Shawn!", mi rimproverano.
"Ci siamo sentiti per le prime due settimane, poi non ha più risposto alle mie chiamate o messaggi..."
"Forse avrà cambiato numero di telefono e avrà perso tutti i contatti", mi conforta Cameron.
"O forse ha deciso anche lei di dimenticarti e di voltare pagina!", esclama Nash che si becca un altro pugno da Cam.
"Ma la smetti!? Certo che su di te non ci si può proprio contare!", gli grida il mio amico e io scoppio nuovamente a ridere.
"Forza...andiamo a lezione, prima che vi facciate davvero male!", esclamo mentre entriamo in classe.

...

"Ragazzi ho deciso...parto per il Giappone"
"Cosa?! Non se ne parla!"
"Ormai ci ho pensato, voglio delle risposte. Quando le avrò avute vedrò cosa fare", dico.
"Tu sei pazzo, vuoi andare là da solo? Ti accompagneremo noi, così ci allontaniamo da questa vita insopportabile!"
"E poi non state nemmeno insieme, tutto solo per uno stupido bacio?", chiede Nash.
"Come volete...io parto domani mattina...", dico dirigendomi verso casa e senza far proferire loro parola.

...

Arrivati in Giappone, raggiungiamo il nostro hotel che si trova a pochi isolati di distanza dalla casa di Camila.

Appena lei arrivò qua mi disse subito dove abitava, forse nella speranza che la venissi a trovare in futuro.

Sistemiamo i nostri bagagli in camera, dopodiché Cameron e Nash decidono di restare mentre io vado alla ricerca della ragazza che amo.

Arrivo davanti alla sua casa.
Busso e ad aprirmi è lei.

"S-shawn!? Che ci fai qui!?", chiede lei sbiancando.
"Sono venuto a trovarti...", dico con il cuore a mille.
"Entra, forza!"

Entro e subito l'abbraccio.
Cazzo, quanto mi era mancata.

"Hai fatto colazione?", mi chiede e io nego sentendo lo stomaco brontolare.
"Stavo giusto per mangiare, fai come se fossi a casa tua!", esclama e iniziamo a parlare del più e del meno.

Mi racconta la sua vita in Giappone, quanto sia strano e stupendo questo posto ma anche quanto sia difficile imparare il giapponese.

"Quando tornerai?", le chiedo.
"Papà ha detto che tra un paio di settimane potrò tornare a Toronto. Mi ha promesso che potrò starci finché voglio e che non dovrò più tornare qua!"
"Ma è fantastico!", esclamo e iniziamo a pulire velocemente la cucina, poi usciamo a farci un giro.
"Come mai non rispondevi alle chiamate?", chiedo.
"Ho cambiato numero...e poi non sopportavo la nostra distanza e ho provato a dimenticarti..."
"Ahw..", non mi aspettavo tanta sincerità.
"Dai Shawn, dopotutto non stiamo insieme! Devo ancora capire quali sono i miei veri sentimenti...", dice e io non so cosa dirle.
...

"Allora a presto!", esclamiamo io e i miei due amici.
"A presto!", esclama lei di rimando e noi saliamo sull'aereo.

Sono stati 4 giorni intensi, ma alla fine possiamo tornare a casa con la felicità che presto anche Camila tornerà da noi.

Due settimane...
Sembrano tante, ma anche poche!
Non vedo l'ora di riaverla tra le mie braccia!

Sembrano tante, ma anche poche!Non vedo l'ora di riaverla tra le mie braccia!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora