Shawn Mendes

Like To Be You

Nei giorni seguenti la tensione si taglia con il coltello.

Io e Camila non ci parliamo più, ogni volta che la incrocio per i corridoi della scuola la vedo con gli occhi lucidi.

Ogni volta penso di poterla perdonare e quindi di lasciare il rancore che provo, perché l'amore che ho per lei è molto di più e più forte. Ma alla fine vince il mio egoismo e quindi fingo che tutto vada bene.

Cam e Nash non provano nemmeno a farmi cambiare idea, sanno che abbiamo bisogno di tempo e che sono scelte da prendere da soli.

Lei mi manca, lo ammetto, ma sapere che mi ha lasciato solo in quel modo...non ci voglio pensare...

Sto camminando lungo il corridoio per andare nell'aula di Fisica, quando mi scontro con qualcuno facendo volare tutti i fogli a terra.

Mi affretto a scusarmi e a raccogliere il tutto, ma una mano mi blocca e dei brividi percorrono la mia schiena.

"Shawn...", dice con un filo di voce e io non voglio alzare lo sguardo perché so per certo che se lo facessi rovinerei il mio scudo.
"Ti prego, guardami Shawn", dice con la voce rotta.
"So di aver sbagliato, ma non possiamo rovinare la nostra amicizia così! Ti prego dammi un'altra possibilità!", continua a dire ma io rimango in silenzio con lo sguardo basso.
"Non riesco più a dormire da quel giorno, voglio chiarire o magari andare al cinema, ci ha sempre tirati su di morale!"
"Camila smettila...", dico e alzo lo sguardo con tutta la forza che ho.
"Parliamone da un'altra parte, ma non qui e non adesso. Non è il luogo adatto, ci stanno guardando tutti", dico alzandomi e porgendole i fogli.
"Ci troviamo nell'aula di ieri alla fine di quest'ora", dico e me ne vado.

...

Aspetto con ansia il suo arrivo...devo resistere e non cadere nuovamente tra le sue braccia.
Un'amicizia può andare più che bene, basta che io mi dimentichi di lei.

Tra noi due non può funzionare...

Entra e sento già il cuore esplodermi dentro.

"Shawn, i-io..."
"No, Camila. Parlo io. Sono stanco di questa situazione. Facciamo una tregua, io non voglio tornare a letto stasera piangendo o ripensando alle cazzate che ci sono successe negli ultimi giorni. Io non so cosa tu voglia da noi due, se potessi essere nei tuoi panni sa Dio cosa farei! Io non so più cosa tu voglia...se sei arrabbiata con me, se mi ami, se volevi sin da subito usarmi in quel modo ma non hai mai avuto il coraggio di ammetterlo....non lo so.
Ogni giorno mi spaventa perché so che potrei perderti da un momento all'altro, soprattutto quando litighiamo o parliamo come ora...", dico tutto d'un fiato e le lacrime minacciano di scendere.

Lei si avvicina piangendo, sento una sua mano sfiorarmi la guancia e asciugarla.

Stavo piangendo?

La mente va in tilt e lo scudo che mi ero creato si distrugge in mille pezzi, tutto con un suo tocco...
Mi manca il respiro, il cuore che potrebbe esplodere da un momento all'altro e le farfalle che continuano a svolazzare nello stomaco.

I nostri sguardi incastrati perfettamente e le nostre labbra vicinissime.

"Posso baciarti?", mi chiede con gli occhi lucidi e io senza risponderle mi fiondo sulle sue labbra.

Dopo pochi secondi mi stacco lasciandola in ballia dei sentimenti. Non posso lasciarmi andare oltre...o cadrei nuovamente tra le sue braccia facendomi nuovamente del male.

"Non importa quello che dirai o farai, io non ti amerò di meno e mentirei se dicessi che lo faccio", dico lasciando l'aula.

Mi dirigo velocemente al mio armadietto e prendo la lettera che le avevo scritto la mattina seguente a quel fatidico errore.
La metto nel suo armadietto e torno a lezione.

Spazio scrittrice:
Eccomi di nuovo! Come vi sembra per ora il libro? A me sinceramente non dispiace, ma se avete alcune idee o suggerimenti fatevi avanti!
Presto aggiornerò con gli altri capitoli, quindi vado e vi auguro una buona lettura!

Buonanotte!

Horses2203🌸