-Questo è il luogo da dove entreremo.- Ape indicò un punto nella mappa della capitale. Una via nella periferia della città.
Il tavolo nella sala da pranzo era stato sgomberato da bicchieri e pietanze per fare posto ad una larga pergamena attraverso la quale Ape spiegava il piano d'azione a tutti nonostante ne avrebbero preso parte solo in quattro. Nessuno osava fiatare. Tutti pendevano dalle sue labbra. Uriel non si sentiva a suo agio, percepiva su di sè una responsabilità che non desiderava, però, almeno così avrebbe capito finalmente di cosa si occupasse di fatto questa banda malsortita.
-A mezzanotte avviene il cambio della guardia, sarà in quel momento che entreremo. Le nostre fonti ci garantiscono che ogni giorno, durante questa procedura, le guardie si spostano per bere qualcosa nella taverna a pochi metri dall'abitazione. È una questione di qualche minuto: è necessario essere celeri e silenziosi.-
-E se qualcuno dovesse vederci? Dico, non lo uccideremo giusto?- Uriel iniziava a pentirsi di quella decisione presa così a cuor leggero, infatti poteva essere finito in un'organizzazione di sicari per quanto ne sapeva.
Ape sorrise come se stesse parlando ad un bambino ingenuo. -No, certo che no. Non siamo degli assassini, diciamo di essere più... come potrei dire... delle persone che sanno cogliere le occasioni!-
La ragazza liquidò in fretta gli sguardi preoccupati del rosso per riprendere a spiegare. Se si fosse trattato davvero di un'occasione così importante per il gruppo, perché voleva proprio la sua compagnia? Inoltre lui non aveva mai combattuto prima, o almeno così credeva. Forse non sarebbe stato in grado di difendersi. Odiava la situazione di vuoto in cui la sua mente si trovava. In una simile situazione di tensione riuscì a trovare un minimo di conforto quando le dita fini di Wingril si strinsero alle sue.
Il piano sembrava abbastanza semplice. Un nobile della corte di Orthe, la capitale, un tale Robert Von Crystis, parente di terzo grado dell'attuale re, aveva avuto dei problemi di natura pecuniaria con il fratello maggiore Christopher. Un uomo sopra la cinquantina dai modi libertini. Non si era mai costruito una famiglia sua e spendeva i soldi in gioco d'azzardo, donne e alcol. Quando quest'individuo era riuscito a penetrare nella cella blindata di famiglia alla Banca di Fuoco, aveva dilapidato il patrimonio in sciocchezze; arrivando perfino a vendere il loro più prezioso cimelio di famiglia, un ciondolo in elettro con la foto della loro defunta madre. Certamente quel ciondolo nella loro situazione economica costituiva un ago nel pagliaio ma era il valore affettivo di quell'oggetto ad essere molto elevato per Robert.
Quest'ultimo chiese aiuto alla corona, dal tronde erano parenti ma la risposta fu negativa.
Robert non mirava ad un risarcimento, ma vendetta nei confronti di "quel mostro" di suo fratello, per citare le sue parole. Si rivolse quindi ad Ape per questo motivo. Il nobile non si sarebbe sporcato le mani e con la sua rabbia cocente nei confronti della corona che gli aveva voltato le spalle, sarebbe stato un ottimo alleato per lo scopo finale dei Fuochi Fatui che ancora non conosceva, sebbene Wingril avesse cercato più volte di avvertirlo a tal proposito.
La parte più difficile del piano era l'ultima; Ape aveva detto a Uriel che si sarebbero liberati di Christopher facendolo espatriare nel Continente dell'Aria, lì, nessuno l'avrebbe mai più trovato. Uriel ne aveva chiesto il motivo, ma nessuno gli diede una risposta, neppure Wingril.-Questo è tutto- concluse Ape sollevandosi la cascata di capelli neri in una coda di cavallo, alcune ciocche le ricaddero attorno al viso delicato. -Drago, Colibrì, affido a voi Volpe. Mostrategli l'armeria e dategli qualcosa per combattere, decidete voi cosa.-
Uriel non era molto volenteroso nel prendere in mano un'arma. Autodifesa, è solo per autodifesa continuava a ripetersi, ma non ne era convinto.
I due fratelli camminavano davanti a lui senza dire una parola. La più piccola era magra e non molto alta, il fratello, altrettanto magro, era una testa più alto rispetto a lei. I loro capelli lisci e chiarissimi oscillavano ad ogni movimento.
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Il canto della Regina
FantasíaTremiladuecentocinquanta anni dopo l'alleanza che permise di unificare i territori mondiali in quattro regni distinti: A Piros, più comunemente detto Continente di Fuoco, la magia è stata estirpata dalla rabbia e dall'odio degli umani in un raptus d...