LA MATTINA DEL PATIBOLO

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Purtroppo la mattina seguente o come la chiamo io la mattina del patibolo arriva troppo velocemente. Non posso negare che dentro di me è sorta una grande curiosità per sapere se CC vorrà parlare dellaccaduto oppure lascerà correre tanto per nomea Claudio sarà abituato a queste situazioni imbarazzanti con tutte quelle con cui è stato.

Mi guardo allo specchio, sono orribile!!! Non posso presentarmi così in istituto. In un tempo più o meno ragionevole riesco a sistemarmi e come sempre naturalmente sono in ritardo e la Wally mi ucciderà, me lo sento, quella donna mi odia con tutta se stessa.

Stranamente ho solo 15 minuti di ritardo ma sempre perché luniverso mi è contrario, chi sta scendendo dalla sua fantastica macchina per poi salire le scale dellistituto? Claudio ovviamente, chi altri. Va bhe Alice, tu devi fare finta di niente e salire quelle scale come se niente fosse. Prendo coraggio e inizio a salire le scale e come non detto sento quella voce fin troppo familiare dietro di me:

"Buongiorno dottoressa Allievi, ti sei ripresa da quel virus? Pensi di averlo contratto al congresso? Ne sarei molto addolorato"

Ancora ha stampato in faccia quel suo sorrisetto malizioso

"Buongiorno Claudio, scusa ma sono in ritardo devo andare" replico io accennando il sorriso più falso che io abbia mai fatto

Mi giro per continuare a salire le scale ma lui mi prende il braccio e mi costringe a girarmi di nuovo verso di lui. Ma cosa sta facendo?, non può fare così davanti a tutti!

"Claudio lasciami subito, sono in ritardo e non voglio che la Wally mi uccid"a

"Alice lo sai che dobbiamo parlare, vero?, spero che questa settimana di cosiddetta malattia ti sia servita per schiarirti le idee o no?"

"Claudio non abbiamo niente da dirci, o almeno io ti ho già detto tutto cioè che è stato un errore, punto e stop. E poi credo che le scale dell'istituto non siano il posto migliore per avere una conversazione"

"Dr. Allevi forse hai ragione, ci vediamo tra 10 minuti nel mio ufficio e soltanto per renderlo più chiaro, questo è un ordine del tuo professore" Dicendo questo mi lascia il braccio e io corro su per le scale. 20 minuti di ritardo, la Wally mi ucciderà me lo sento.

Apro il portone entro nellistituto correndo e vado subito nella sala degli specializzandi dove ovviamente la Wally mi aspetta con aria minacciosa

"Buongiorno signorina Allevi a cosa è dovuto il suo ritardo oggi? La stavo aspettando".

"Buongiorno. Mi scusi ma ho avuto un contrattempo" dico io abbozzando un sorriso forse ancora più falso di quello che avevo riservato a Claudio

"Ora che è arrivata le posso assegnare il lavoro che ho preparato per lei" prima che mi dica il lavoro terribile che ha trovato questa volta uso il mio patibolo come soluzione a un secondo patibolo

"Mi scusi dottoressa, sono curiosa di sapere quale lavoro ha riservato per me ma purtroppo oggi non posso portarlo a compimento, ho un incontro con il Dr. Conforti tra pochissimo

"Oh. Mi addolora non poterle dare un occupazione per oggi, ma domani non mi sfugge. Arrivederci"

Se ne è andata per fortuna e io tiro un sospiro di sollievo anche se questo sollievo non dura molto perché nella stanza etra subito Claudio che dice: "Allevi nel mio studio ora"

Ma quanto è difficile la mia vita e soprattutto Claudio crede che sia una bambina e per questo devo assicurarsi che io arrivi nel suo studio? Forse però ha ragione anche perché in questo momento vorrei una pala per sotterrarmi. Ma come mi sono ripetuta devo affrontare questo momento.

L'allieva - Alice e ClaudioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora