IL MONDO CONTRO ALICE

2.6K 43 4
                                    

Ormai è già arrivato venerdì sera e io ho davanti una valigia vuota. Domani mattina devo trovarmi in istituto alle 7.00 per poi partire per il congresso. Diciamo che non sono molto brava a fare le valigie, non so mai cosa portare.

Tuuuuu, tuuuuu, tuuuu Il mio telefono squilla, speriamo che sia Arthur

"Alice, Alice mi senti?"

"Arthur amore mi senti?"

"Sì ti sento. Come stai?"

"Mi manchi, non sai quanto"

"Anche tu Alice, ma forse ritorno per il weekend" No, il weekend no. Io sono via come faccio a dirglielo

"Arthur io questo weekend non posso"

"Alice credo di aver sentito male, hai detto che questo weekend non puoi?"

"Purtroppo hai sentito benissimo, questo weekend non posso, sono via"

"Sei a Sacrofano? Perché lì ti posso raggiungere"

"No Arthur sono via per un congresso"

"Ancora? Ed è così indispensabile che tu vada?" Seriamente Arthur mi sta implicitamente chiedendo di rinunciare al congresso per vedere lui?

"Ti potrei fare la stessa domanda, è indispensabile che tu vada ogni settimana da qualche parte?"

"Alice lo sai che è lavoro"

"Anche il mio è lavoro Arthur. Comunque adesso devo andare. Ciao" Gli chiudo in faccia face-time. Non mi sarei mai aspettata di sentir dire da Arthur queste parole.

Perché ho una vita così difficile? Cosa ho fatto di male?

Tuuuu, Tuuuu

Il mio telefono inizia a vibrare di nuovo, sarà di nuovo Arthur e speriamo che abbia intenzione di farmi delle scuse

Il nome che appare sullo schermo però non è quello di Arthur, ma quello di CC. Di cosa avrà bisogno Claudio alle 21 di venerdì sera?

"Pronto"

"Ciao Alice sono Claudio"

"Ciao Claudio, di cosa hai bisogno?"

"Perché credi sempre che io abbia bisogno di qualcosa quando ti chiamo?" Mi immagino già comparire un sorriso malizioso sulla faccia

"Perché di solito le persone chiamano un'altra persona al telefono per chiedere qualcosa"

"che ne sai Sacrofano, magari io volevo solo salutarti"

"DR Conforti questo mi sembra altamente improbabile"

"E in effetti hai ragione. Ti ho chiamata per dirti che domani ti passo a prendere alle 7.30 davanti a casa. Fatti trovare già giù."

"Ma non dovevamo incontraci all'istituto alle 7.00? E Ambra, Paolone, Lara e Anceschi" Dall'altra parte del telefono sento Claudio che fa un respiro profondo e come se fosse un po' scocciato risponde

"Alice non lo so. Anceschi mi ha solo chiesto se ti potevo portare io in macchina. Vieni con me o vai a piedi?"

"Dr. Conforti è un po' stressato?"

"No Allevi, è solo che lei mi porta all'esasperazione"

"E' sempre un piacere. Comunque accetto il passaggio, non ho molta scelta"

"Cara Alice salire sulla mia macchina è un privilegio da pochi"

"Mi sento coì onorata"

"Allevi le ricordo che domani potrei anche decidere domai di lasciarla in mezzo alla campagna, lo sa?"

"Non lo faresti mai"

"Sacrofano perché tutta questa voglia di restare al telefono con me stasera?" In effetti stavo continuando a rispondere alle sue provocazioni senza cercare di mettere fine alla conversazione

"Se tu mi provochi io non posso non rispondere o no? lo hai detto tu che sono a brava a tenerti testa"

"E poi dici che non flirti con me" Flirtare? Io non sto flirtando

"Ma cosa ho detto che ti possa far pensare che io sto flirtando?" Intanto sento lui che dall'altra parte del telefono sta sogghignando

"Lascia stare Alice"

In lontananza dall'altra parte del telefono sento un voce femminile che dice: "Scusa Claudio sono in ritardo. Hai già ordinato?"

Subito dopo Claudio rivolto a me "Scusi Dr. Allevi devo andare" e nei pochi secondi da quando Claudio presumibilmente allontana il telefono dall'orecchio a quando clicca il rosso per mettere giù sento la donna che chiede: " Chi era al telefono?"

Anche Claudio mi mette giù inaspettatamente. Sembra che Arthur e Claudio abbiano organizzato un complotto contro di me.

Claudio era in compagnia di una donna, ad un appuntamento magari?

Ma Alice cosa te ne importa, pensa a preparare la valigia per domani.

L'allieva - Alice e ClaudioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora