Passarono alcuni mesi e, senza accorgersene, il ragazzo che inizialmente dubitava, diventò più felice, giorno dopo giorno.
Come se il castano gli fosse entrato nell'anima, preso ogni suo brutto pensiero, preoccupazione e dolore.
Il peso sul suo cuore non c'era più, se ne rese conto quando, un giorno, si sdraiò sul letto e rideva con Jaemin di cose stupide.-
Si mise una mano su cuore, diventato leggero come una piuma.
"Jaemin."
L'altro sorrise: "Dimmi.""Ora puoi spiegarmi come hai fatto? A rendermi felice."
"Mh..." si sistemò a sedere, accanto a lui e continuò "Io sono stato mandato apposta. Diciamo che... non ricordo nulla di quello che è stato, so solo che ho il compito di portare la primavera anche nel tuo cuore."
Il più basso si mise a sedere a sua volta e proseguì a fargli domande: "Quindi sei uno spirito? Un folletto? Sei un angelo o qualcosa del genere?"
Jaemin rise: "Un angelo o qualcosa del genere."
-[scusate per i possibili errori di grammatica! non appena avrò tempo, correggerò tutti i capitoli.]