La pioggia si fece più forte ma il ragazzo non si mosse, le lacrime che aveva con tanta fatica cercato di trattenere, sgorgavano dai suoi occhi come fiumi in piena.
Si accorse solo dopo qualche attimo che l'acqua gelida non lo stava più toccando; alzò lo sguardo notando un ombrello blu sulla sua testa, cercò a chi appartenesse, qualcuno si era seduto accanto a lui.
"Hey."
Incontrò due occhi che sembravano riuscire a calmare la tempesta nel suo cuore, che per un attimo sembrò perdere dei battiti.
"Jaemin. Tu sei Renjun, giusto?" chiese mentre la pioggia bagnava i suoi morbidi capelli castani.
La mente del ragazzo più grande (di età) era offuscata dal dolore che sembrava trapassargli il petto, così non si fece molte domande e annuì.
Il castano si avvicinò e per un attimo le loro gambe si sfiorarono, l'altro trasalì ma fece finta di niente; quel ragazzo aveva attirato la sua attenzione ma non poteva di certo mostrarlo, sarebbe stato meglio fare come sempre, rimanere da solo, respingere chiunque provasse ad avvicinarsi.
Renjun l'ha sempre pensata così: se non hai nessuno di importante per te, nessuno potrà ferirti.
