Il rumore della pioggia riempiva il silenzio di quella città ormai illuminata solo dalla luce della luna e da lampioni.
Un ragazzino sedeva solo sull'erba bagnata, i suoi pensieri erano più rumorosi di tutto quello che lo circondava.
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"Renjun! Cosa sono questi voti?!" urlava una donna sulla cinquantina "Devi trovare un lavoro, per aiutarci!"
"Guardaci quando ti parliamo!" seguiva l'uomo accanto a lei.
"Sei una delusione."
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Continuò a fissare davanti a sé la pioggia cadere, mentre le parole dei suoi genitori echeggiavano nella sua testa.
Prese un sasso e lo lanciò con rabbia lontano, il più possibile.
"Basta..." sussurrò con un fil di voce mentre tirava a sé le ginocchia, cingendole con le sue esili braccia.
Ripeté quella parola mentre strizzava gli occhi, cercando di cacciare indietro le lacrime, mentre la pioggia continuava a cadere insistentemente e l'aria fredda di quella notte lo abbracciava.