33. Sull'onda dei Ricordi

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*POV'S ALICE*

Ehy,ma...Aspetta un momento...I Diari!

Scatto in piedi e comincio a cercare in tutta la stanza i miei vecchi Diari Segreti,di quando andavo al liceo, sotto gli occhi spaventati,curiosi e divertiti allo stesso tempo del mio fidanzato.

"Che fai?Ti posso aiutare?" Alzo la testa.-Sì,grazie. Vedi se trovi una scatola blu di una camicia chiusa da un elastico giallo consumato.

"Okay,ma...Perché?"

-Perché ho un'idea. Sorrido. "Tu mi fai paura..."Scoppia a ridere andando ad aprire l'armadio.

Passiamo tutta la mattinata a cercare insieme quella scatola,quando fa capolino mia madre per poco non le prende un infarto:"Cos'è tutto questo disordine?!Ragazzi,ma siete impazziti?!"

-Mamma! Urlo saltando la sedia.. A terra...Caduta.Seppellita dai miei stessi vestiti. -Ti adoro,dopo rimettiamo tutto a posto,ma adesso ho una domanda iper super mega ultra importante,una questione di vita o di morte!

"Cos'hai perso 'sta volta?" Mi guarda male.

-No,niente. Solo...Tu sai dove sono i miei vecchi Diari?Quelli del liceo! Sorrido sbattendo le palpebre per sembrare un tenero angioletto pacifico.

"Sono in garage!"

-Il garage!Ti adoro...Andiamo! Urlo afferrando dandole un rapido bacio sulla guancia.

Scendiamo le scale di corsa e gli ultimi gradini li saltiamo - per poco non cadevo - e una volta scesi,li troviamo negli armadietti in basso,insieme a tutti i miei libri da leggere. Prendo l'enorme e pesante sacchetto di plastica verde petrolio e lo appoggio a terra,sedendomi. Invito il mio fidanzato a fare lo stesso e smistiamo quelli del liceo da tutti gli altri,poi torniamo su.

"Ma quanto scrivevi?!Quelli non sono diari,ma quaderni interi!Di quelli che si usano a scuola!!" Esclama esterrefatto,facendomi sorridere.

-Ehh! Rido,poi torno seria: -Avevo molte cose da raccontare,ma nessuno di cui potermi fidare ciecamente,quindi...I fogli erano tutto ciò che avevo! Sorrido a mia volta entrando in casa. -Mamma,li appoggio sul tavolo! Li lascio in cucina,poi prendo Fil e,come promesso,sistemiamo la stanza.

Dopo circa mezz'ora torno a prendere il mio "bottino",insieme ad alcuni fogli,una penna e il computer che mettiamo in carica,poi ci sediamo a tavola e cominciamo a pensare a cosa mettere nella nuova storia.

Passiamo due ore a leggerli tutti e durante queste,tra una risata e l'altra,butto giù qualche idea.

Quando alziamo la testa notiamo che è già mezzogiorno così,da bravi bimbi quali siamo, decidiamo di mettere a posto e apparecchiare per tutti.

Quando mamma viene a vederci resta a bocca aperta:"Per poco non mi commuovo!"Esclama sorridendo e noi scoppiamo a ridere.

-Papà oggi viene? Domando,ma dal suo sorriso capisco già la risposta. -Ha sessant'anni,oramai dovrebbe essere in pensione!Perché lavora ancora?! Esclamo.

"Magari gli piace ciò che fa!"Risponde Fil,al ché gli lancio un'occhiataccia:-Dopo una carriera di cinquant'anni,quaranta dei quali passati a fare su e giù da aerei e i primi dieci in una fabbrica,direi che una pausa la si possa prendere!No? Lo guardo male e lui alza le braccia in segno di resa. Forse sono stata un po' troppo dura...

Dopo pranzo torno in camera con Fil e ci risediamo sul letto per continuare la ricerca in silenzio,ma dopo venti minuti la situazione diventa insostenibile.

-Perdonami. Alza la testa dal dodicesimo Diario e mi guarda:"Per cosa?" Abbozzo un mezzo sorriso:-Non avrei dovuto risponderti così a tavola,soprattutto in presenza di mia mamma,ma...E' solo che...Sono preoccupata per mi padre! Non si ferma mai. Lavora,lavora,lavora...Non fa bene,bisogna anche riposarsi un po' !

Scriverò di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora