Luccichii nell'aria

Bruciare per te

BRUCIARE PER TE

Robin non si sarebbe mai immaginata di ritrovarsi in una situazione anche lontanamente simile a quella, ma eccola là: seduta su una panchina di una delle strade principali di New York, alle undici di sera, con in mano un abito da sposa davvero troppo costoso.

Se fosse stata qualunque altra donna, avrebbe anche pianto, probabilmente, ma Robin Sherbatsky era fatta di legno resistente.

Luglio era caldo e afoso e Robin pensava che sarebbe stato un mese meraviglioso per lei e Kevin.

Ma, poco prima, quel pomeriggio, le cose avevano iniziato ad andare fuori controllo, quando Barney l'aveva chiamata al lavoro.

La sua voce era solo un sussurro mentre iniziava la conversazione con un semplice:

-Mi dispiace-

Lei aveva riso nervosamente, chiedendo il perché. Lui le aveva spiegato, senza molta eccitazione, di aver portato Nora a casa sua, la sera prima.

Robin si era aspettata che Barney avrebbe iniziato a bearsi della sua felicità "ho appena fatto sesso", come faceva sempre, ma non era avvenuto.

-Mi ha chiesto di vedere il mio guardaroba-

Robin aveva sorriso leggermente a quelle parole.

-Ha visto il tuo abito da sposa- aveva finalmente detto.

Robin era rimasta in silenzio, non sapendo esattamente cosa dire. Non si sarebbe mai aspettata, nemmeno in un milioni di anni, che lui l'avesse tenuto. Quando gliel'aveva ridato, la mora aveva pensato che lui se ne sarebbe sbarazzato, rimandandolo al negozio di Londra a cui apparteneva.

-Tu...- aveva ingoiato qualcosa di duro che le si era bloccato in gola e che le faceva venir voglia di vomitare.

-Tu l'hai tenuto?-

Lui non aveva perso un colpo, perché Barney Stinson non lo faceva mai.

-Ovviamente-

Robin aveva potuto sentire il sorriso nella sua voce, nella sua affermazione risoluta.

-E' il tuo abito perfetto, Robin. Ho dovuto tenerlo per il tuo grande giorno-

A Robin era venuta voglia di piangere, ma non sapeva il perché, fino a quando non gli aveva detto:

-Non mi sposerò mai, Barney-

Quando aveva lasciato Don per Okinawa, c'era già una grande parte di lei che lo pensava.

Sembrava non essere in grado di amare completamente una persona e di abbandonarsi totalmente ad un uomo.

In più, il fatto che non poteva rimanere incinta le distruggeva definitivamente le poche speranze di trovare qualcuno.

-Non dirlo. Ci arriverai. Ora hai Kevin, dopotutto- l'aveva consolata.

Robin era rimasta in silenzio, non sapendo cosa dire.

-Potrebbe non essere quello che sposerai, non lo so. Ma quel ragazzo arriverà. Tu sei troppo meravigliosa per non essere condivisa da qualcuno, Sherbatsky-

Robin aveva riso leggermente.

-Allora, Nora ha visto l'abito da sposa e ha pensato che tu mi stessi per sposare in segreto?- gli aveva chiesto, prendendolo in giro.

Lui aveva sospirato, dall'altro capo del telefono.

-Diciamo solo che non ha capito perché lo avessi ancora. Anche dopo che gliel'ho spiegato, mi ha detto che era strano che continuassi a tenerlo-