Capitolo 3

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Stamattina mi sono svegliata decisa ad ascoltare le parole della mamma, a partire alla ricerca della felicità.
Prendo un vecchio zaino che avevo abbandonato in un angolo, e lo riempio con le cose fondamentali per un viaggio: una felpa, una bottiglietta d'acqua, qualche snack, il mio telefono, una piccola agenda e la lettera.
Come ogni mattina prendo il pullman per andare a scuola, ma stavolta mi fermerò alla stazione.
Poco dopo aver preso posto vedo salire il controllore - Buongiorno signorina. Mi fa vedere il suo biglietto? -
- Buongiorno, il biglietto non ce l'ho, devo essermi scordata -
- In questo caso le farò recapitare a casa una multa. Buona giornata-
Non mi preoccupa il fatto che mi faccia recapitare una multa a casa, in quanto io a casa non ci tornerò più.
Finalmente arrivo alla mia fermata dove scendo e mi affretto a prendere il biglietto per il treno.
Salgo sul treno, e dopo aver preso posto cerco di chiudere gli occhi, dato che il viaggio sarà tremendamente lungo. A fianco a me si siede un tipo davvero carino, ma non mi importa, dato che l'ultima volta che sono stata con un ragazzo solo perché era carino sono rimasta incinta.
Di colpo mi si annuvolano in testa pensieri negativi legati alla gravidanza che stavo vivendo all' oscuro da me stessa, in quanto non riesco ad ammettere di essere incinta.
Tuttavia dovrò fare qualcosa riguardo a questa situazione, quindi mi sono promessa che quando arriverò a destinazione farò un visita.

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