At the beginning

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·Chuuya·

Ma quando arriva quel maledetto idiota?   Chuuya batteva il piede a terra, spazientito
Stava aspettando il suo partner, Dazai Osamu, da almeno 15 minuti.
La macchina a cui era appoggiato aveva i fari accesi, illuminando così la via da dove il ragazzo sarebbe dovuto arrivare.
-Chuuyaaa~-
La voce fin troppo famigliare gli giunse alle orecchie da una direzione inaspettata, mentre la figura di Dazai appariva da una finestra del palazzo di fronte a lui.
-Cosa ci fai li, idiota bendato? Sei in ritardo, maledetto te.-
Sbuffò Chuuya, minacciando già di perdere la pazienza.
L'altro, con un alzata di spalle saltò giù dalla finestra, atterrando in un mucchio di neve a lato della strada
-Suvvia Chuuya, lo sai che amo le entrate ad effetto- ridacchiò, dopo essersi alzato.
Alzando gli occhi al cielo, Chuuya aprì la portiera dell'auto, salendo sul sedile del guidatore
-Sali, prima che io decida di lasciarti qui.-
Sapeva benissimo che non avrebbe potuto farlo in ogni caso, ma niente gli impediva di minacciare il compagno. Lo provocava fin troppo in quelle occasioni, il viaggio sarebbe stato certamente un incubo.
Nonappena Dazai salì sull'auto iniziò a lamentarsi
Durante i primi dieci minuti di viaggio sfilò il cappello a Chuuya, con aria annoiata
-Chuuya...ho fame. Perché non mi hai portato la colazione? Lo sai che ho bisogno di mangiare!-piagnucolava
Il ragazzo cercò di non starlo a sentire, ma pochi minuti dopo sentiva il sangue affluirgli al viso per il fastidio
-Guidi anche malissimo! Ecco, ora ho la nausea. Sento che vomiterò...-
Fermo ad un semaforo, Chuuya sbattè la testa contro il volante, esasperato. Fu allora che sentì la mano del compagno passargli delicatamente tra i capelli
-Su Chuuya, non fare così- ridacchiò Dazai
-Mi sto solo divertendo un poco-
Il ragazzo alzò il viso, quasi stupito da quelle parole
Lo stava..trattando in modo quasi gentile? Arrossì.
Poi Dazai gli lanciò in faccia il cappello
-Su, riparti~-
Chuuya rimise in moto la macchina, inveendo contro il compagno. Dazai lo faceva impazzire, anche in una circostanza importante come quella
Guidavano infatti verso il centro di Yokohama, più precisamente verso un grande Hotel aperto da poche settimane
L'agenzia per cui lavoravano, un organizzazione di agenti segreti, li aveva incaricati di supervisionare il luogo, dopo una segnalazione anonima che avvertiva di una banda mafiosa annidatasi nell'hotel, con scopi non ancora precisati.
I due ragazzi dovevano solo presentarsi alla reception, dove avrebbero ricevuto qualche istruzione in più su come comportarsi, tramite alcuni informatori.
Fu così che, arrivati davanti all'hotel scesero dall'auto, sapendo pressapoco nulla della missione
Arrivati davanti al bancone della reception, fu Dazai a prendere la parola
-Salve, sono il signor Okada- disse, sporgendosi sul bancone con fare ammiccante. Chuuya lo tirò per la giacca, alzando gli occhi al cielo. Doveva per forza provarci con ogni essere vivente gli comparisse davanti?
Sospirò. Non ce l'avrebbe fatta, non se Dazai continuava così. Il fatto che avesse quel comportamento lo irritava particolarmente.
Mentre pensava alle possibilità che aveva di uscire con la propria sanità mentale intatta, Dazai continuava a parlare con la donna dietro al bancone
-Oh, certo- diceva lei
-Siete la coppia che ha prenotato. Ho sentito che siete in luna di miele- sorrise, mentre sul viso di Dazai passava un lampo di sorpresa
C-coppia?

Soukoku//Even If I Die For YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora