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·Chuuya·

-Fare pratica, dici?-
Guardò il compagno con un sopracciglio alzato, cercando di capire esattamente cosa volesse dire
-Ma si, pratica- rispose Dazai, con un alzata di spalle. Uno strano luccichio appariva nei suoi occhi: aveva qualcosa in mente
A quel punto Chuuya era sicuro di aver capito, ma non pensava affatto che quella del partner fosse una buona idea
Improvvisamente sentiva parecchio caldo, tanto che dovette slacciarsi il primo bottone della camicia.
Dazai lo guardò, con un sorrisetto sulle labbra
-Che c'è? Non puoi tirarti indietro, a questo punto- sussurrò quest'ultimo, sporgendosi verso di lui sul tavolo
-A-ah, certo che..-
Il rosso fu interrutto dalla cameriera, che chiese in tono imbarazzato se avessero preso una decisione
Con un brivido sentì le dita di Dazai accarezzargli il viso. Cosa stava facendo?
Stava arrossendo di nuovo, lo sapeva, perciò si affrettò a rispondere alla ragazza, che lo osservava da un po.
Alzò lo sguardo verso Dazai, cercando di mantenere un espressione calma
-Shuji- sospirò, guardandolo negli occhi. L'espressione divertita dell'altro si era tramutata in un sorriso piuttosto dolce, che lo fece sentire di nuovo accaldato. Perse il controllo sui propri pensieri, e davanti a lui si presentò l'immagine di quello stesso viso ma in una situazione diversa, molto più intima. Possibile che avesse già visto quel sorriso?
-T-tu hai..- a corto di parole prese il menù e lo agitò in aria, provocando l'ilarità di Dazai
-Ah, mio caro...sei emozionato? Lo so, è il nostro primo viaggio, anche io fatico a crederci- sorrise lui, riprendendo ad accarezzargli il viso
La cameriera prese in fretta le ordinazioni, poi scappò verso la cucina, mentre Chuuya lanciava al partner un occhiataccia
-Maledetto te, Dazai- sibilò -non puoi..-
-Ma certo che posso! Sei tu che non puoi fare così ogni volta, ed è per questo che penso sia ora di fare pratica- sogghignò Dazai per tutta risposta
Chuuya era troppo esasperato per ribattere
Era anche confuso nel profondo
Perché non riusciva ad essere controllato? Aveva quasi...paura
Era spaventato nel sapere che Dazai avrebbe potuto giudicarlo per il suo modo a dir poco impacciato di recitare
Una sensazione sgradevole gli invase il petto, e il suo viso si contrasse in una smorfia
Dazai notò la sua espressione e mosse le dita sul tavolo per richiamare la sua attenzione
-Che hai?- sussurrò. Sembrava quasi preoccupato, perciò Chuuya rimase zitto per qualche secondo, prima di scuotere la testa
-Niente, sto..sto bene- sospirò, mentre la cameriera tornava con i loro piatti
Presero entrambi a mangiare in silenzio, guardandosi fugacemente l'un l'altro
Dazai sembrava pensieroso, tanto che l'altro si chiese se fosse tormentato dai suoi stessi pensieri
Scartò subito l'idea. Lui sembrava così sicuro di se...come sempre, del resto. Non c'erano molti momenti nei quali l'aveva sentito vulnerabile
Chuuya si sentiva quasi arrabbiato per questo. Perché Dazai non aveva insicurezze? Perché piaceva a chiunque incontrasse?
Allontanò il piatto da se, aveva lo stomaco chiuso, mentre il partner non sembrava ovviamente inappetente. Il suo piatto era infatti quasi vuoto
-Lo mangi quello, Chuuya? Sai, ho una certa fame..-
Sbuffando, il rosso spinse il piatto verso quello del compagno
-No. Tieni, non voglio sprecarlo-
L'altro sorrise allegramente, battendo le mani
-Chuuya! Come sei carino, quasi non ti riconosco~-
Alzando gli occhi al cielo, Chuuya cercò di spostare la mente altrove. La missione, per esempio, era quella di scoprire chi fossero i membri della Yakuza presenti nell'hotel, così iniziò a guardarsi attorno
Le faccie che popolavano il ristorante erano tutte completamente diverse, tanto che il ragazzo si rese presto conto che non sapeva da dove iniziare. Era un compito così difficile...
Dazai lo riscosse nuovamente dai suoi pensieri, comunicandogli che potevano finalmente alzarsi per andare in camera
Si sentì sollevato: almeno avrebbe potuto smettere di fingere
Si alzò dalla sedia, e fu allora che notò un gruppo di uomini in nero, che sembravano quasi le guardie del corpo di qualcuno
Richiamò l'attenzione del compagno, ma vide che lui stava già scrutando quelle figure. Che li avesse adocchiati da molto? Era possibile.
Chuuya sbuffò, dirigendosi verso l'ascensore, mentre l'altro lo seguiva in fretta
-Hai visto?- Dazai gli mise una mano sulla schiena -potremmo essere sulla pista giusta-
Entrando nell'ascensore, il rosso si appoggiò alla porta
-Mh si, certo.-

Soukoku//Even If I Die For YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora