Il pomeriggio lo passammo a ridere, scherzare e cucinare.

Kade era serio quando diceva che era bravo a cucinare, perché decidemmo di fare i biscotti ed erano effettivamente molto buoni.

Ovviamente grazie a lui..

Scampai una battaglia con la farina nascondendomi sotto il lavandino, però quando uscii dal mio nascondiglio gettai l'intero pacchetto sulla testa di Kade.

Basti dire che non fu molto contento.

Morale della favola entrambi finimmo col farci una doccia.

Quando mi vestii, mossi i capelli con un asciugamano cercando di asciugarli perché non avevo voglia di farlo con il phon, poi presi sia i miei vestiti che quelli di Kade e li sbattei dal balcone cercando di togliere la maggior parte della farina.

"Ti serve una mano?" Sentii parlare alle mie spalle, e dietro di me stava Kade. Senza maglia. Con un solo asciugamano intorno alla vita. Con i capelli gocciolanti.

Gesù, Giuseppe e Maria..

Le parole mi si bloccarono in gola, così per evitare eventuali figure di merda gli porsi semplicemente i vestiti.

Lui li prese, li guardò per un attimo e quando alzò lo sguardo mi beccò a fissare i suoi addominali, così lasciò cadere i vestiti sul letto e mi prese per i fianchi spingendomi indietro fino a quando non mi appoggiai alla porta.

"Allora ti piace quello che vedi?" Chiese con il suo diamine di ghigno in faccia. Le parole mi morivano in gola, quindi degluii, il che non fece altro che far ingrandire il suo ghigno.

"Lo prendo per un si." La sua altezza torreggiava su di me.

Si chinò verso di me e quando le nostre labbra erano a pochi centimetri, ormai certa che mi avrebbe baciato, chiusi gli occhi, ma il contatto non arrivò e sentii le sue labbra sul mio collo, ma essendo troppo bassa per lui, mi alzò e chiusi le braccia intorno a lui e le gambe intorno alla sua vita.

Non staccò le labbra dal mio collo e quando trovò il punto alla base del mio collo che mi fece gemere, iniziò a succhiare e mordere, cosa che non fece altro che far aumentare i miei gemiti.

Per un secondo fu come se lo sentii cedere, ma mi sbatté contro la porta con più forza di prima e io per la sorpresa strinsi le gambe intorno alla sua vita e dallo stupore dell'averLO sentito, un gemito più forte uscì dalla mia bocca, cosa che lo fece solo mordere più forte e provocò anche lui un gemito che proveniva dal profondo della gola. Strinsi i capelli scuri mentre cercavo di trattenere ulteriori gemiti, non riuscendoci troppo bene.

"Kade.." Uscì della mia bocca, senza che io riuscii a trattenerlo.

Lo sentii contrattare tutti i muscoli del suo corpo al suono della mia voce così piena di piacere

"Ancora" Grugnì sulla mia pelle e quello mi bastò a stringere i suoi capelli ancora più forte e ripetere il suo nome.

"Kade" Mossi leggermente i fianchi per sistemare la presa intorno alla sua vita, ma lo sentii ispirare contro il mio collo, quando mi resi conto di averLO sfiorato.

Mi piacque la reazione che gli avevo provocato, quindi mossi leggermente i fianchi ancora e lui ispirò ancora.

Spostò le sue mani dai miei fianchi al mio sedere e strinse, per la sorpresa mossi di nuovo i fianchi e lui ebbe la stessa reazione di prima, allora decisi che era il mio turno

Gli tirai leggermente i capelli quello che bastava per farlo staccare dal mio collo, sapendo già che il segno sarebbe rimasto.

Allora iniziai io a lasciargli baci lungo tutto il collo e quando lo sentii fremere sotto un punto in particolare, iniziai a succhiare e mordere, avendo una reazione più che immediata da Kade, che dovette lasciare una delle mani sotto il mio sedere per sbatterla contro la porta alle mie spalle, e poi lasciarla per avere maggiore stabilità.

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