Capitolo 4

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Siccome oggi è il mio compleanno, ve lo faccio io il regalo e vi lascio questo capitolo che ho revisionato ieri e che avevo scritto sempre prima di partire ❤️
Fatemi sempre sapere con un commento come sta andando secondo voi questa storia 😃💋

Iris

Il mattino dopo, arrivo all'indirizzo indicatomi da Logan il giorno del nostro incontro. Appena ero andata via mi aveva subito mandato una mail per indicarmi dove fosse casa sua, quasi avesse la certezza che io avrei firmato il contratto.
Indosso un abito semplice, che sembra uno spezzato. Sopra è come se fosse una camicetta e sotto ha una gonna che scende a tubino.

Mi trovo davanti a un palazzo enorme e quando suono al citofono, mi risponde una voce durissima. Credo sia il suo body guard.

Mi dice di salire all'ultimo piano e mi apre l'immenso portone che troneggia davanti a me.

Avanzo e prendo l'ascensore, così gigante che ci starebbero venti persone.

Arrivo all'ultimo piano e busso alla porta con un design favoloso.

È una donna ad aprirmi. Ha un sorriso dolce e mi fa segno di entrare, è vestita da cameriera e immagino sia la governante.

«Venga signorina Rhoden, il signor Dark l'aspetta nel suo studio. Io sono Adele Forton, la sua governante. Per qualsiasi cosa può rivolgersi a me, sarò lieta di aiutarla» dice gentile e io sono felice che ci sia un volto amico a casa Dark.

Avanzando lungo un piccolo corridoio, mi ritrovo poi in una sala enorme. Lascia senza fiato. Le vetrate immense che danno una vista spettacolare su San Francisco mi sembrano da film.

«Wow!» esclamo, perdendomi un istante in quel panorama mozzafiato.

«Bello, vero?» dice lei con un sorriso.

«È meraviglioso» sibilo ancora incantata.

«Signorina. Il signor Dark l'aspetta di là.»

Una voce grossa tuona all'improvviso e mi fa sobbalzare.

Ancora quell'uomo. Mi mette in soggezione. Sarà perché è così alto e grosso, sembra possa spezzarmi con un dito.

«La ringrazio, signor...»

«Drew Benson. Guardia del corpo e autista del signor Dark» dice con lo sguardo glaciale.

Annuisco e lui mi fa strada verso lo studio del mio nuovo capo.

La porta è chiusa e io busso.

Sento la sua voce dire "Avanti" ed entro.

«Buongiorno, Logan» dico avanzando.

«Buongiorno a te, Iris» risponde. «Ma prego, siediti.»

Ubbidisco e mi metto comoda. Voglio subito dargli il contratto firmato e togliermi un pensiero.

«Ti ho portato il contratto già firmato. Ecco a te» dico prendendo i fogli dalla borsa e porgendoglieli.

«Grazie, Iris.»

«Non c'è di che» dice e noto che sta guardando la mia scollatura. Maledetta camicetta!

«Allora, da dove cominciamo?» chiedo alzandomi e camminando con la scusa che non vedo l'ora di iniziare.

«Dal tuo numero» ribatte deciso e io sgrano gli occhi.

«Come?»

«Sì, Iris, mi serve il tuo numero. Non possiamo continuare a comunicare via mail. Ecco a te» dice porgendomi il suo telefono e io glielo scrivo.

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