Cap. 8, "Somebody that i used to know", Mayday Parade (punk goes pop 4)

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mi sveglio alle 6.30, lei dorme ancora. vado in cucina, preparo la colazione e inizio a preparare il pranzo. tu e rick vi alzate, ci sediamo tutti e tre e facciamo colazione.

"ok anto, porta fuori da qua la tua nuova ragazza che dorme nuda"

dice rick, nervoso

"emh... è la mia ragazza..." ti blocco io timida

tu e rick mi guardate come se venissi da marte.

"volevo dirvelo a cena" continuo

porto ad alice un po' di pancakes, le do un bacio e la lascio dormire

"non sapevo che avessi la ragazza" chiedi curioso

"già, ho la ragazza" rispondo timida

"da quanto state insieme?" chiedi ancora

"più o meno da una settimana, ci siamo conosciute in negozio, mi ha chiesto una cosa che era nel magazzino, mi ha seguita mentre andavo a prendere quello che le serviva e mi ha baciata" racconto fiera

"che bella storia, l'avete già fatto?" chiedi ridendo

"cretino" rido anche io, ti do una pacca sulla schiena, ti abbraccio e vado da ali. dorme dolcemente, le accarezzo i capelli viola e la abbraccio. il suo profumo mi invade le narici e i suoi lunghi capelli morbidi stanno sulla mia pancia. le faccio i grattini e prendo le cuffiette, le collego al telefono e metto "the black parade" dei my chemical romance. le metto una cuffietta e lei si sveglia e mi guarda dolce, mentre mi abbraccia

le do un bacio, poi mi lascio coccolare dopo aver chiuso la porta.

"dormito bene?" chiedo

"benissimo, te?" mi risponde lei

"da dio, ti ho fatto i pancakes" le faccio notare

"grazie, programma di oggi?"

"beh, pensavo di presentarti ai miei fratelli, poi loro escono, perciò abbiamo casa libera"

"uh va bene, andiamo?" chiede contenta

usciamo dalla camera, vi raggiungo in camera vostra, dove giocate alla play. busso gentilmente

"rick, anto, volevo presentarvi alice, la mia ragazza"

"piacere, sono riccardo, ma ale mia chiama sempre rick"

"piacere, antonio, per gli altri e anche per te anto"

vi presentate, poi inizio a pulire. dopo mezz'ora iniziate a prepararvi e dopo quaranta minuti uscite di casa. io e alice rimaniamo da sole, in camera mia. mi bacia come non mi ha mai baciato.

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