Da quel giorno i due passarono molto più tempo insieme, sotto gli sguardi indiscreti dei loro compagni di classe.
Kaminari si scusò per essere stato troppo scortese con l'amico dalla chioma rossa, vendendo subito perdonato con un sorriso.
La coppia si ritrovò ancora una volta nella stanza nella stanza della corvina per le solite lezioni di musica."Kaminari! Ma cos'hai oggi?" chiese Kyoka all'ennesima nota sbagliata dell'altro.
"Non lo so, non riesco a concentrarmi... Ho un brutto presentimento" disse posando la chitarra nella custodia.
"Per oggi basta" concluse infine."Okay allora che-"
"STA GIÙ!" urlò Kaminari buttandosi sul corpo della ragazza.
Neanche un secondo dopo, un piccolo marchingegno elettronico sfiorò la guancia a della piccola donna.
"KYOKA, VAI A CHIAMARE AIZAWA!" gridò il biondo attivando la sua unicità.
"Scordatelo non ti lascio qui!"
"ADESSO!" continuò la torcia umana mettendosi davanti alla figura femminile.
Sentendo il tono deciso del ragazzo, Jiro decise di seguire le sue indicazioni.
Si fiondò fuori dalla porta per cercare il professore, lasciando il fidanzato da solo con quella minaccia.Non c'erano studenti nei corridoi, cosa molto strana dato che solitamente erano sempre molto affollati.
Dopo poco la punk arrivò finalmente vicino ai dormitori dei professori.
Proprio in quel momento Aizawa stava parlando con Present Mic, seduti entrambi intorno ad un lungo tavolo con dei fogli su tutta la sua superficie.Prima che i due potessero aprire bocca, la giovane quasi urlò.
"Kaminari! Sta combattendo nella mia stanza contro non so che cosa!" buttò fuori tutto d'un fiato.
I due uomini si alzarono e corsero verso la struttura degli alunni.
Quando arrivarono, lo spettacolo che videro fece gelare loro il sangue.
Non c'era più nessuna nella stanza mezza distrutta.
C'erano solo delle macchie di sangue in giro."No, non entrare" disse il professore, fermando Jiro sull'uscio della porta che li aveva seguiti.
L'insegnate la allontanò da quel posto, lasciando il collega ad indagare.
"Fatemi entrare, voglio sapere cos'è successo!" disse la ragazza dimenandosi alla presa del suo tutore.
"Kyoka, non possiamo-"
"Non mi interessa niente! Voglio entrare! Lasciatemi vedere!" gridò facendo bruciare le sue corde vocali
"I-io" disse iniziando a lacrimare."Posso capire il tuo stato d'animo, ma adesso per capire cos'è successo e aiutare Kaminari non possiamo far entrare nessuno, intesi?"
La piccola donna annuì.
"Per alcuni giorni dormirai da Yaoyorozu, è un problema?" chiese ancora l'uomo alto e magro.
La ragazza negò.
Il Pro Hero gli mise un mano sulla spalla.
"Andrà tutto bene" la rassicurò.
Quella sera la giovane donna ripensò a tutto quello che era successo.
Non mangiò niente e si ritirò nella stanza dell'amica molto presto.
Tutti i suoi compagni di classe avevano provato a tirarle su il morale, ma lei si sentiva vuota e persa, così non ascoltò neanche una delle parole rassicuranti degli altri.
Doveva in tutti i modi salvare Kaminari perché, ormai, lo aveva capito.Lei lo amava e avrebbe fatto di tutto per ritrovarlo.
-Intanto, non si sa dove-
"Oh, scusa non volevamo apparire in modo così brusco" sorrise Dabi facendo cadere il ragazzo.
"Ah, sta zitto" rispose il biondo, massaggiandosi la spalla.
Si alzò da dove era stato buttato, e si tolse la polvere dai vestiti.
"Kaminari, come va?" chiese il Kurogiri sbucando dalla porta.
"Ah, Kurogiri, elegante come al solito" sorrise la torcia umana.
Tutto bene... qui invece vedo che non siete messi bene" dedusse l'altro guardandosi intorno."Ti abbiamo chiamato perché il piano è stato cambiato" continuò l'uomo affiancandolo.
"Ah, sì?" fece Denki che venne scortato in un'altra stanza con un lungo tavolo.
"Già, quando saremo tutti inizieremo la riunione" dichiarò l'uomo fatto dal un corpo imprendibile.
Il biondo si mise a sedere su una sedia mettendo i piedi sulla tavola e le mani dietro la testa.
"Vedi di fare una buona impressione e sii educato" lo affiancò Dabi.
"Pare che Shigaraki voglia davvero usare questi tizi""Chiaro" disse l'altro non muovendosi da quella posizione.
"KAMINARI!"
Una bionda lo abbracciò da dietro.
"Da quanto sei qui? Mi sei mancato! Stare con Dabi è molto noioso!" strillò Toga.
"Ahaha, okay okay, però adesso lasciami" dichiarò Denki mettendosi più composto.
"Sei davvero mancato qui!" gridò ancora Hikimo.
"Bene, ora ci sono, no?" rispose sorridendo il ragazzo.
Spazio autrice:
tan Tan TANNN!
Ma cosa mi combina Kaminari!
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Byeee
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-L'elettrico suono del mio cuore- Kamijiro
FanfictionLa primavera lascia tanto tempo per riflettere. I ciliegi coperti di rosa, i fiori che sbocciano, le giornate che si allungano e il sole che diventa piano piano sempre più caldo. Tra tutta questa meraviglia, Denki Kaminari, capisce finalmente i suoi...