-Capitolo 8-

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"Come scusa?"

"Hai capito benissimo" rispose Kaminari.
"Ora ti lascio con il tuo tramonto"

No aspetta, non andare.
Anche tu mi piaci.
Resta ti prego.

Queste sono le parole che Jiro avrebbe voluto dire, ma non uscì niente dalla sua bocca e intanto il ragazzo si allontava sempre di più da lei.

Successe tutto in pochi secondi.
Finalmente la corvina diede retta al suo cuore, rompendo la barriera che negli anni si era costruita celando i suoi sentimenti dietro una maschera seria e apatica, e si buttò all'inseguimento del biondo.
Lo prese per un polso e prima che potesse dire qualcosa lo baciò nuovamente.

Questa volta il giovane non era stupito dal gesto della compagna di classe e ricambiò subito il bacio.

"K-Kaminari, mi piaci anche tu"

Denki sorrise raggiante come non mai e iniziò ad accarezzarle i capelli.
La avvicinò di più a lui e la strinse in un abbraccio dolce e rassicurante.
Rimasero così per interminabili minuti, fin quando lo stomaco della giovane donna non brontolò.

"Scusa, mi è venuta fame"

"Anche a me, andiamo in caffetteria" disse la torcia umana prendendola per mano.

A quel gesto ella arrossi, ma cercò di coprirlo distogliendo lo sguardo e osservando un punto indefinito del vuoto.
Quando arrivarono nella loro meta, non si accorsero di avere ancora le mani intrecciate l'una con l'altra, beccandosi sguardi divertiti dai loro compagni di classe.

"Grande amico, finalmente ce l'hai fatta" sorrise Kirishima spuntando davanti ai due con un sorriso raggiante.

"A fare cosa?" chiese confuso il ragazzo.

Per tutta risposta il rosso indicò la mano destra del compagno di classe, legata avidamente contro quella delicata e morbida della giovane al suo fianco.
Quando i due guardarono nel punto indicato e, successivamente, fecero scontrare i loro occhi arrossirono violentemente, lasciando la stretta e girando lo sguardo imbarazzati.

"N-Non è come pensi" risposero in coro.

"Oh, parlate anche insieme, che coppia carina che siete" sorrise ancora il compagno di classe lasciandoli intontiti.

I due mangiarono qualcosa in fretta e si diressero verso le loro camere, sentendosi osservati dagli occhi indiscreti degli alunni della prima A.

"Oh, Kyoka!" quasi urlò il biondo quando furono in ascensore.

"Cosa?" chiese la corvina incrociando le braccia al petto.

"Oggi abbiamo saltato la lezione di musica!" concluse il ragazzo di fronte a lei.

La piccola donna di sbatte una mano sulla fronte.

"Tutto qui?" chiese infine.

"Sì, vieni devo mantenermi allenato!" sorrise Kaminari trascinando la musicista nella sua stessa stanza.

"Uff, è così tardi dobbiamo proprio esercitarci adesso? Non possiamo farlo domani?" domandò stiracchiandosi la ragazza.

"No" rispose secco l'altro impugnando la chitarra e sedendosi sul letto della proprietaria della stanza a gambe incrociate.

"Oh, va bene" sbuffò Jiro sedendosi affianco alla torcia umana.
"Inizia"

Dopo alcune ore passate a suonare.

"Evviva ce l'ho fatta!" esultò Denki.
"Kyoka, Kyoka ci sono riu-" si ammutolì quando vide il volto dormiente della piccola donna poggiato sulla sua spalla.

Kaminari posò la chitarra a terra senza fare rumore e cercò di andarsene ma la voce della corvina lo bloccò nuovamente.

"Resta" sussurro ad occhi chiusi.

"Come prego?" bisbigliò a sua volta, rosso un viso.

L'altra non rispose e si appoggio meglio sulla spalla del compagno, spingendolo involontariamente contro il materasso.
Così i due si ritrovarono sdraiati sul letto, col la prima che dormiva profondamente e il secondo imbarazzato che non sapeva come comportarsi.
Infatti, ad ogni movimento del biondo, la ragazza di attorcigliava sempre di più introno al suo petto.
Rimasero così per tutta la notte, anche quando il giovane si addormento e nel sonno abbracciò a sua volta la compagna di classe.
Fu una bella notte per entrambi.

-L'elettrico suono del mio cuore- KamijiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora