I didn't want him to have any possession over me.

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Quella sera, lo zio Dom ci aveva preparato la sua pasta speciale fatta in casa. Seriamente, quella roba dava dipendenza- una volta che l’assaggi non puoi fare a meno di mangiarla. Mi sedetti al mio solito posto, a capo del tavolo, mentre Alex continuava a fissare il suo Blackberry. Sogghignava come una stupida, ridendo tra sé. Lo zio Dom intercettò il mio sguardo, indicò Alex come a chiedermi con chi stesse parlando. Scossi la testa, alzando gli occhi al cielo. Come se lo sapessi.

«Allora…» Iniziò con non curanza lo zio Dom, mentre masticava la pasta. Alex rimase incantata sul suo telefono, scrivendo rapidamente. Dom stava per continuare quando io lo interruppi.

«Con chi stai parlando?» Sbottai, arrivando al punto.

«Con nessuno.» Scrollò le spalle, rimettendo il telefono nella tasca dei suoi jeans. «Sutton, puoi passarmi l’insalata?» Chiese dolcemente, battendo le ciglia. Riluttante, le porsi l’insalata forzando un sorriso.

«Wow, sei uscita dalla tua gabbia?» Ridacchiò, mettendo dei pomodori nel suo piatto, evitando completamente la lattuga. Cosa diamine era un’insalata, per lei?

«Spero che tu ritorni nella tua.» Borbottai, prendendo della pasta e mettendola in bocca.

«Ragazze,ragazze.» Lo zio Dom alzò le mani al cielo, «Non so perché state litigando, ma possiamo avere una normale e piacevole cena di famiglia?»

«Prima di tutto, perché ci hai preparato la cena?» Chiese Alex,alzando un sopracciglio.

«Uno zio non può preparare la cena alle sue due ragazze preferite?»

Aggrottai la fronte in risposta. «Ci prepari la pasta solo quando hai qualcosa da dirci. Il più delle volte ordiniamo takeaway.»

«Mi avete scoperto.» Confessò, prendendo un sorso della sua birra. Continuammo a mangiare in silenzio, finchè non ne potei più.

«Okay, cosa devi dirci quindi?» Mi appoggiai alla sedia, incrociando le braccia.

«Beh..» Battè le mani insieme prima di continuare. «Mi hanno offerto di partecipare ad un’escursione.»

«Wow!» Esclamò Alex, mettendo su un’espressione drammatica.          

«Non ridete,okay? Il fatto è che dovrò andare in Europa per due settimane.» Aveva appena detto 2 intere settimane in Europa? Sentii il mio stomaco stringersi, una casa vuota? Era tutto quello a cui pensavo. Darò una festa!

«Sutton.» Lo zio Dom puntò i suoi occhi su di me. «ho bisogno che tu sia responsabile con questa libertà che ti sto dando. Nessuna festa, non ubriacarti, non rompere nulla…» Divagò per altri 5 minuti, ma non gli stavo prestando attenzione. Stavo per avere la casa vuota. Senza regole.

«Sutton,mi hai capito?» Ritornai in me, guardandolo.

«Certo, per chi mi hai presa? Non stavo nemmeno pensando a dare delle feste qui!» Sentii Alex soffocare una risata, così le diedi un calcio sotto il tavolo. Mi lanciò un’occhiataccia.

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