13-La verità su Mario

14 2 0
                                    


Dopo qualche minuto, mio padre avvicinandosi a me dice: «Adesso sei pronta per conoscere la verità.»

«Hai ragione papà mi sento pronta» meglio non contraddirlo, proprio ora che si è deciso. «Dimmi!»

«Cara, è bene che tu sappia il motivo per cui mi sono rivolto a padre Girolamo. Ora che sei più serena, posso raccontarti tutto.»

Tira fuori da una carpetta rossa delle foto, e me le passa ad una ad una. Non riesco a credere ai miei occhi. Alzo lo sguardo come per chiedergli conferma di quello che vedo nelle foto.

«Che cosa significa tutto questo?» domando incredula.

In una di queste foto ci sono io vestita da sposa, con ciuffi di capelli dritti e increspati, che tento di arrampicarmi sulla statua di San Giuseppe. In un'altra foto sono fuori, in piedi, al centro della scalinata della chiesa e porto in alto come per brindare, un calice tutto d'oro avvolto nel velo nuziale. In un'altra foto sono sempre in cima alla gradinata e sto bevendo dal calice, in un'altra bevo dalla bottiglia, in un'altra ancora mi butto in testa il vino. In un'altra lo verso in testa ad alcuni ospiti che tentano di afferrarmi.

«Non riesco a credere a quello che vedo, tutto questo è successo ieri, e nessuno è riuscito a fermarmi?»

«Stavi per distruggere mezza chiesa. Non hai idea di cosa è uscito dalla tua bocca davanti la croce di Gesù. Ero sconvolto, hai incominciato a inveire contro il Crocifisso, la Madonnina e il Bambinello.»

«Strano, io non ho mai bestemmiato. Ma ne sei sicuro papà?»

«Bestemmiavi in latino, greco, arabo, cirillico e aramaico.»

«Ma che dici papà! Non è possibile, io a malapena conosco l'italiano.»

«È quello che ho detto a padre Girolamo: "Mia figlia mica le conosce tutte queste lingue!"»

«Ah, sì? E lui che ti ha risposto?»

«Padre Girolamo era molto preoccupato, mi ha riferito che le tue erano bestemmie nelle lingue più antiche del mondo. Per me quello che dicevi era incomprensibile. Ma lui mi ha confermato senza ombra di dubbio, che una forza maligna si era impossessata della tua anima, per nostra fortuna ieri era in chiesa tra gli invitati di Mario.»

«E Don Vincenzo era d'accordo?»

«Veramente Don Vincenzo non ne sa niente dell'esorcismo.»

«Come sarebbe a dire?»

«Lui in realtà mi ha detto di non preoccuparmi. Né le ostie che hai mangiato, né il vino erano consacrati. Una volta smaltito l'effetto del vino, Don Vincenzo mi ha assicurato che tutto sarebbe tornato normale.»

«E allora, perché tutta questa sceneggiata?»

«Ma tesoro, è sempre meglio chiedere un secondo parere, non credi?»

«Hai ignorato di proposito, il consiglio di un saggio prete come Don Vincenzo, per mettermi nelle mani di quel tirocinante!»

«Ero disperato! Non sopportavo di vederti in quello stato. E poi si tratta di un innocuo rito cattolico, sicuramente ne trarrai un qualche beneficio.»

Osservo mio padre incredula.

«Credo che dovresti andarti a confessare con Don Vincenzo, hai appena violato uno dei dieci comandamenti più importanti: ehi tu, padre onora tua figlia.»

«Non esiste questo comandamento.»

«Beh, allora dovrebbe esistere! Organizzerò una raccolta di firme per farlo inserire nell'Antico Testamento. Andrò a parlare oggi stesso con il Vescovo, e lo metterò al corrente che nella sua diocesi esistono dei novelli preti che si esercitano nella pratica esorcistica su delle innocenti creature indifese.»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Vestiamo di viola... dal corredo di NolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora