Io e Sam quella mattina stavamo già correndo nel Labirinto. Erano già passate un paio di notti dal mio sogno e non avevo fatto più incubi... o quasi: di tanto in tanto mi ritornavano alla mente un po' del dolore e della sofferenza che W.I.C.K.E.D. mi aveva procurato.
Ogni giorno io e Sam ampliavamo la mappa del Labirinto, ogni giorno rischiavamo di essere consumati dalla depressione. Sì, in quel posto, la Radura, io e lui ci facevamo compagnia a vicenda ma essere solo in due era... strano. Almeno non eri solo ma ti sentivi comunque smarrito e abbandonato. Non vedevo l'ora che quel mese finisse, magari arrivava qualcuno...proprio come con Sam...
- An... -
- si Sam? -
-cosa. cavolo. è. quella. roba. !?!? -
Mi voltai lentamente.
- Sam, ti presento un parente di un mio vecchio "amico" : un'altro Dolente! -
Senza aggiungere altro ci misimo a correre.
- ma non avevi detto che uscivano col buio!? -
-si... infatti -
Ed era quasi buio...
- Sam corri!!! -
- è quello che stiamo facendo da sta mattina... -
- se non corri più veloce di così rimaniamo chiusi fuori!-
- oh -
- eh. -
Lo vidi accelerare. Lo imitai. Il Dolente ci stava alle calcagna. Io riconoscevo la strada, anche se i muri del Labirinto erano pressoché tutti uguali. Eravamo vicini alla Radura.
- Anna... non ce la faremo. -
- non dirlo neanche per scherzo Sam. -
- non c'è speranza...-
- c'è sempre speranza. -
- non sta volta Anna.-
- Razza di idiota... C'è SEMPRE SPERANZA! -
-scommetto che ti danno un euro ogni volta che lo ripeti. - disse con un sorriso sghembo.
- NOI CE LA FAREMO... - ormai ero quasi al limite delle forze. Poi vidi le Porte. Si stavano già chiudendo.
- Anna... è inutile, verremo schiacciati se...-
Non gli diedi il tempo di finire la frase che mi lanciai tra le porte, Sam che mi correva dietro per tentare di raggiungermi o tirarmi fuori.
Sentivo le Porte che stavano per sfiorarmi le spalle quando mi sentii violentemente tirata in avanti e mi ritrovai stesa sull'erba. Ero nella Radura. Ce l'avevamo fatta.
Mi misi in piedi. Sam mi guardava con un sorriso da ebete stampato in viso, poi si mise a ridere.
- che c'è? - gli chiesi ridendo.
- ho perso un euro... - scoppiammo a ridere come due cretini. Poi lui mi baciò.
Diventai come un pezzo di legno. Rigida. Quello proprio non me lo aspettavo...
L'avevo sempre considerato solo un amico. Mi staccai. Lui mi guardò con gli occhi che mi chiedevano scusa. Poi lo baciai anch'io.
Ecco cosa si prova ad amare una persona. Io non avevo mai amato. Era una sensazione bella e piacevole.
Sam si staccò con gentilezza e mi osservò il viso centimetro per centimetro. Poi mi prese per la vita e mi fece fare un paio di giri in aria, per poi riprendere a baciarmi con passione.
Ma c'è sempre un pensiero contraddittorio a ciò che si sta facendo: mi chiesi se quella era la cosa giusta. Amarlo, baciarlo, il solo fatto di averlo accanto... stavo forse sbagliando? Forse sì, forse no. Era un motivo per continuare a vivere, ma anche per morire se l'altro non ce l'avesse fatta...
Ma si vive una volta sola. Bisogna rischiare o non si otterrà mai ciò che si vuole.
Anche se io non stavo esattamente "rischiando" potevo amarlo. Anche se significava restare chiusi in quel posto per l'eternità. Eternità... quella parola mi echeggiò nella testa. Sembrava un tempo interminabile. E un po' era vero.
Ma nonostante tutto io e Sam ce l'avremo fatta. Dovevamo farcela. Se amare qualcuno significa anche stare con lui fino alla fine, sarebbe stato così. Ed era la cosa giusta. Me lo sentivo, che che ne dicessero i miei stupidi pensieri contraddittori del caspio.
*****************
ANGOLO SCRITTRICE
Ma ciao miei muchacos!
Vi è piaciuto questo capitolo? Spero di sì...
Diciamo che ci sto prendendo la mano con le storie d'amore... che ovviamente non mancano in nessuno dei miei libri. (per ora... devo smetterla di scrivere sbaciucchiamenti...)
Non ho resistito perciò vi propongo questa ship tra Sam ed Anna: Annam. Voi che ne pensate? Avete altre possibilità di ship da proporre? (scrivete nei commenti!)
Al prossimo capitolo! Vi saluto miei muchacos!
Baci...Aury

STAI LEGGENDO
The First, The Maze Runner
FanfictionAnna si sveglia nella scatola... Quando ne esce si trova circondata da altissime mura... Fuori... Beh, fuori c'è il labirinto. Sa chi è stato a mettercela, un mese da soli in quel luogo è una tortura e può essere opera solo della W.I.C.K.E.D. Ma ben...